Udine Piazza Libertà, Sabato 1° Novembre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Presidio con volantinaggio, interventi e proiezione video |
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Onda Resistente
Marzo 18th, 2017 — General, Kurdistan
Udine Piazza Libertà, Sabato 1° Novembre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Presidio con volantinaggio, interventi e proiezione video |
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Marzo 18th, 2017 — General, Sbattezzo
dal Piccolo 2014-10-28,
Gli studenti del liceo Carducci a fianco del professore gay che ha rimosso il crocifisso dall’aula. Si sono riuniti ieri mattina in assemblea straordinaria per dare appoggio e solidarietà a Davide Zotti che, in una nota su Facebook, li ringrazia. «Hanno anche annunciato – racconta commosso Zotti – l’avvio di una raccolta firme affinché la dirigente scolastica non mi commini alcuna sanzione». Appoggio e solidarietà arriva anche dall’Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia di cui Zotti è membro del direttivo. «Intendiamo ribadire il nostro totale appoggio al professore e sottolineiamo come la decisione di rimuovere il crocifisso dall’aula sia stata una reazione ponderata alle ennesime gravi dichiarazioni omofobe di un membro della Chiesa contro le persone omosessuali» spiega il presidente Daniel Saiani, presidente dell’Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus. «Il gesto di Zotti è la conseguenza delle ennesime dichiarazioni omofobe rilasciate dal cardinale Ruini il quale, in un’intervista al Corriere della Sera, ha affermato l’omosessualità non conforme alla realtà del nostro essere – sottolinea Saiani -. Appoggiamo Davide perché sta lottando per ottenere quella laicità che nel nostro paese e nella nostra città è sempre mancata». Il presidente dell’Arcigay Arcobaleno risponde poi alle pesanti critiche che una parte del mondo politico ha rivolto al professore: «È curioso come alcuni esponenti abbiamo dato dell’intollerante a Davide Zotti, soprattutto tenendo conto che tali critiche giungono proprio da politici che hanno fatto dell’intolleranza verso i propri nemici una bandiera, siano essi migranti, omosessuali o genericamente persone che si pongono fuori dal loro discutibile concetto di “normalità”». Ma anche dal mondo politico arriva delle sorprese. C’è una parte del Pd che si dissocia da un’altra non condividendo, per esempio, la dura posizione del capogruppo in Comune Marco Toncelli («Una forzatura oltre i limiti»). «Il gesto simbolico attuato dal professor Davide Zotti ha posto una questione di dignità e di rispetto nei confronti delle cittadine e dei cittadini omosessuali, che non può essere liquidata da un partito come il Pd con sbrigative parole di condanna affidate ai giornali. Tanto più dopo il silenzio sulle esternazioni dei vescovi del Fvg, che ancora una volta entrano a voce alta nel dibattito pubblico riproponendo la loro contrarietà ai matrimoni tra persone dello stesso sesso» scrivono Ofelia Altomare, Leo Brattoli, Saul Ciriaco, Mariagrazia Cogliati Dezza, Carla Ferro, Francesco Foti, Fabrizio Monti, Giancarlo Stavro, Gabriele Ugolini, Aldo Vesnaver, un misto di civatiani e cuperliani. «Sarebbe bene, ad ogni occasione, che il Pd tutto – scrivono – rivendicasse il primato della laicità e della politica sulle scelte confessionali. E sarebbe ancora meglio che atti politici e amministrativi chiari indicassero un cambio di passo in tema di diritti». (fa.do.)
Marzo 18th, 2017 — Fascisti carogne, General
Mobilitaimoci contro fogna nuova e fiamma triorrore
http://www.udinetoday.it/politica/manifestaizione-forza-nuova-stazione-udine-8-novembre-2014.html
Marzo 18th, 2017 — General, Gruppo Ecologia Sociale
Domenica 2 novembre San Giorgio di Nogaro alle ore 17.00
Conferenza sull’antispecismo con Adriano Fragano
Marzo 18th, 2017 — General, Regione
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Trieste, 3 novembre.
Un gruppo di compagn* ha realizzato una piccola azione diretta antimilitarista. |
Marzo 18th, 2017 — General, Storia
Il potere deve essere abolito
DALLE RISOLUZIONI DEL CONGRESSO DI SAINT’IMIER (1872)
Il Congresso di Saint Imier dichiara:
1. la distruzione d’ogni potere politico è il primo dovere del proletariato;
2. l’organizzazione d’un potere politico provvisorio sedicente rivoluzionario e capace d’accelerare la distruzione dello Stato, non può essere che un inganno di più e sarebbe tanto pericolosa come i governi oggi esistenti;
3. respingendo ogni compromesso al fine di attuare la rivoluzione sociale, i proletari d’ogni paese devono stabilire, al di fuori di ogni politica borghese, la solidarietà dell’azione rivoluzionaria.
La libertà e il lavoro sono la base della morale, della forza, della vita e della ricchezza dell’avvenire. Ma il lavoro se non è liberamente organizzato si trasforma in oppressione e per evitare ciò l’organizzazione libera del lavoro è una condizione indispensabile della vera e completa emancipazione del proletariato.
Il libero esercizio del lavoro necessita il possesso della materie prime e del capitale sociale. E’ impossibile organizzare il lavoro se l’operaio, emancipandosi della tirannia politica ed economica, non conquista il diritto di svilupparsi completamente in tutte le sue facoltà. Ogni stato, ogni governo ed ogni amministrazione delle masse popolari, sono necessariamente fondate sulla burocrazia, sull’esercito, sullo spionaggio, sulla chiesa, ed è per questa ragione che non potranno mai realizzare una società basata sul lavoro e sulla giustizia. L’organismo statale per sua natura è necessariamente spinto a negare la giustizia e ad opprimere il lavoro. L’operaio non potrà mai emanciparsi dall’oppressione secolare, se allo stato assorbente e demoralizzante non sostituirà la libera federazione dei gruppi produttori fondati sull’eguaglianza e la solidarietà.
Infatti, nei diversi luoghi ove si è tentato di organizzare il lavoro per migliorare la condizione del proletariato, il minimo benessere ben presto è stato assorbito dalla classe dei privilegiati, che tende continuamente a sfruttare la classe operaia. Ciò non esclude che l’organizzazione sia un fattore di forza tale che anche nelle condizioni attuali non si può rinunciarvi. In essa il proletariato fraternizza nella comunità d’interessi, si esercita alla vita collettiva, si prepara alla lotta suprema.
All’organismo privilegiato e autoritario dello Stato si dovrà sostituire l’organizzazione libera e spontanea del lavoro, che sarà una garanzia permanente del mantenimento dell’organismo economico contro quello politico. Lasciando alla pratica della rivoluzione sociale i dettagli dell’organizzazione positiva, noi intendiamo perciò organizzare solidamente la resistenza su larga scala.
Lo sciopero sarà per noi un mezzo prezioso di lotta, benché non ci facciamo illusioni sul suoi risultati economici. Noi l’accettiamo come un prodotto dell’antagonismo fra lavoro e capitale. In questo antagonismo gli operai diventeranno sempre più coscienti dell’abisso che esiste fra la borghesia e il proletariato. Attraverso le piccole lotte economiche il proletariato si prepara alla grande lotta rivoluzionaria che distruggerà tutti i privilegi e le classi e darà all’operaio il diritto di godere del prodotto integrale del suo lavoro e con questo gli procurerà i mezzi di sviluppare tutta la sua forza materiale e intellettuale e morale.
http://ita.anarchopedia.org/Internazionale_antiautoritaria
Marzo 18th, 2017 — Contro il negazionismo, General
All‘albo pretorio web di Ronchi risulta che la giunta comunale ha dato il patrocinio e l’utilizzo dell’Auditorium Comunale all’Associazione sportivo dilettantistica “Ghibli” di Pordenone per una conferenza da tenersi il 26 novembre su “Ronchi e l’impresa fiumana” (mentre a Monfalcone viene negata la sala della biblioteca comunale per presentare il libro che critica lo spettacolo di Cristicchi ‘Magazzino 18′).
Ma chi è questa sedicente associazione Ghibli di Pordenone?
Con l’Osservatorio Regionale Antifascista scopriamo che la misconosciuta associazione Ghibli di Pordenone non risulta registrata nella banca dati del Comune di Pordenone ed ha la sede allo stesso indirizzo in cui a breve Casa Pound aprirà la propria fogna in città.
Insieme a Ronchi dei Partigiani sosteniamo che chi ha l’interesse a valorizzare la figura di D’Annunzio e dei suoi legionari in relazione a Ronchi sono – e non possono essere altro – che militaristi aggressivi, nazionalisti intransigenti e fascisti… e continuiamo ad avere conferma di questo. Una volta in più i membri della giunta comunale di Ronchi – sindaco in testa – hanno dimostrato la propria superficialità e incapacità di valutazione politica o forse semplicemente fanno parte di questa schiera:
L’amministrazione comunale di Ronchi patrocina un’iniziativa riconducibile ai fascisti di Casa Pound presentatisi sotto falso nome.
Se a questo punto l’amministrazione comunale di Ronchi non toglierà il patrocinio e lo spazio ai fascisti, saremo noi a mobilitarci.
Coordinamento Libertario Isontino
Su segnalazione di Luigi Bon, eletto consigliere comunale nelle liste di Federazione della Sinistra Rifondazione Comunisti Italiani, in Ronchi, abbiamo appreso che il 29 OTTOBRE 2014 con atto N. 174 la Giunta Comunale di Ronchi all’unanimità di voti espressi in forma palese ha concesso patrocinio e utilizzo dell’Auditorium Comunale all’Associazione sportivo dilettantistica “Ghibli” con sede a Pordenone – Via Selvatico, 44 – per la realizzazione di una conferenza storico culturale, dal titolo “Ronchi e l’impresa Fiumana” sugli eventi storici che coinvolsero la cittadina di Ronchi dei Legionari e che la videro iniziatrice dell’impresa che portò alla presa di Fiume da parte di Gabriele d’Annunzio.
La conferenza è prevista in data 26 novembre 2014 alle ore 20.30 presso l’Auditorium comunale. Da alcune verifiche che abbiamo effettuato, con l’importante ausilio dell’Osservatorio Regionale Antifascista del FVG, nel sito del Comune di Pordenone e non solo, su tale associazione, ad oggi, non si riescono ad avere informazioni. Ma vi è di più. L’Osservatorio ha reso noto che in Via Selvatico 44 a Pordenone risulta che a breve aprirà la sede di Casapound i così detti “fascisti del terzo millennio”. E coincidenza vuole che tra i relatori del convegno, come patrocinato dal Comune di Ronchi, che ricordiamo essere Medaglia d’Argento al valor militare per l’attività partigiana svolta dai suoi cittadini, con l’attuale Sindaco eletto con l’appoggio delle liste politiche di Insieme per Ronchi, Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola e Partito Democratico, vi sarà Sonia di Filippo, che in una iniziativa del luglio 2014 ad Udine,dal titolo la depressione di d’annunzio, veniva presentata, nella locandina ivi realizzata, come collegata a Casapound di Udine. Interessante notare, come emerge nel programma, che vi sarà anche il presidente della Fondazione Ugo Spirito. Ugo Spirito che è stato firmatario del manifesto degli intellettuali fascisti e tra i teorici del corporativismo nonché presidente della Fondazione Giovanni Gentile. Sottoposto al procedimento di epurazione per apologia e collaborazione con il fascismo venne poi riammesso in servizio.Ed è da segnalare anche la presenza del giornalista Paliaga, che ha scritto anche per Libero Quotidiano,noto il suo articolo proprio contro l’iniziativa intrapresa da Ronchi dei Partigiani, ma ha pubblicato anche per la casa editrice di destra ‘Settimo sigillo’ o per quella del noto Franco Freda ‘Ar’ con prefazione di Claudio Bonvecchio che in rete risulta essere Oratore del Grande Oriente d’Italia, la principale organizzazione massonica del nostro Paese.
Questi i nomi dei relatori: Dott. Giuseppe Parlato professore ordinario di Storia Contemporanea presso la Luspio, presidente della Fondazione Ugo Spirito ha insegnato alla Luiss di Roma Dott. Diego Redivo assegnista presso la cattedra di Storia Contemporanea dell’Università di Udine segretario del Comitato di Trieste e Gorizia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Dott. Simone Paliaga giornalista e docente di lettere e filosofia Dott.ssa Sonia Di Filippo storica.
Quello che ci domandiamo è: esiste qualche legame, vista la coincidenza della via e del numero civico e non solo, tra l’associazione sportiva dilettantistica e ribadiamo sportiva e dilettantistica, che organizza un convegno storico su Fiume e d’annunzio e Casapound? Quali verifiche ha effettuato il Comune di Ronchi in tal senso? Sulla base di quale valutazione ha deciso di concedere il patrocinio?Patrocinio, che di norma rappresenta una forma simbolica di adesione e una manifestazione di apprezzamento del Comune considerato ad iniziative ritenute meritevoli?
Certo, possiamo capire che concedere patrocini ad iniziative che probabilmente parleranno bene dell’impresa di occupazione di Fiume e di d’annunzio, possono forse determinare un certo entusiasmo da una certa parte istituzionale, però dei chiarimenti sono dovuti, specialmente quando sussistono forti sospetti in merito al coinvolgimento di realtà come Casapound. Se le nostre indiscrezioni verranno confermate e sino a prova contraria e se non verrà, dunque, smentito il possibile collegamento tra la detta associazione e Casapound, il Comune di Ronchi deve revocare l’autorizzazione per l’utilizzo dell’auditorium comunale ed il patrocinio e se ciò non accadrà si assumerà tutte le conseguenze politiche del caso. Ovviamente, in caso di mancato diniego, stante le condizioni di cui sopra, facciamo presente sin da ora, che una risposta antifascista a tutto ciò non mancherà. Ed infine, questo convegno dimostra, per l’ennesima volta, chi difende il nome di d’annunzio e l’impresa di occupazione di Fiume ed il colore politico principale di riferimento. Siamo consapevoli che esiste la volontà politica ed anche istituzionale di sostenere la così detta memoria condivisa, operazione semplicemente revisionista della storia, ma iniziative come quelle che ora si criticano e denunciano di norma vengono organizzate o sostenute da realtà politiche di destra…
Per Ronchi dei Partigiani…
da PRIMORSKI DNEVNIK – PAGINA DI GORIZIA Domenica, 9 novembre 2014 – pag.19 [articolo tradotto dallo sloveno]
Annullato il convegno dal titolo “Ronchi e l’impresa fiumana” previsto per il 26 novembre all’auditorio di Ronchi. Con delibera del 29 ottobre l’amministrazione comunale accoglie all’unanimità la richiesta di patrocinio per la conferenza storica promossa dal associazione sportiva amatoriale Ghibli di Pordenone, dopo alcuni giorni decide di revocare sia il patrocinio che la concessione d’uso della sala. Cos’è successo?
“E’ vero che il 29 ottobre avevamo accolto la richiesta, ma a condizione, che la conferenza affrontasse temi di carattere storico, non di propaganda politica e senza alcun coinvolgimento di associazioni estremiste, né di destra né di sinistra. Quando abbiamo verificato che non sarebbero state soddisfatte queste condizioni, abbiamo revocato il patrocinio” dice Fontanot, che questa sua dichiarazione farà senz’altro piacere all’associazione Ronchi dei partigiani. I suoi soci infatti erano rimasti atterriti dalla notizia dell’intenzione da parte del comune di sostenere una conferenza sul ruolo di Ronchi e dei c.d. Legionari sulla presa del potere a Fiume. Ciò che li ha fatti irritare non si limita al titolo del convegno, ma soprattutto ad un fatto, venuto alla luce grazie all’osservatorio antifascista fvg.
È stato verificato che l’associazione amatoriale Ghibli di Pordenone ha lo stesso domicilio dove dovrebbe aprire a breve anche l’organizzazione di estrema destra CasaPound, ma legami con l’estrema destra sarebbero riconducibili anche nella scelta di alcuni relatori che avrebbero dovuto partecipare all’evento di Ronchi. Secondo le dichiarazioni del sindaco, gli organizzatori sono già a conoscenza della decisione, ma non è noto se il convegno si terrà altrove”.
da Il Piccolo del 12 novembre 2014
Fa ancora discutere e divide il legame che Gabriele D’Annunzio ha con Ronchi dei Legionari. Sono trascorsi 95 anni dalla marcia di legionari su Fiume, ma ancora l’ideologia e la politica si insinuano all’interno di una volontà di distensione che ha visto l’amministrazione comunale, tra l’altro, dar spazio nell’antiquarium proprio a testimonianze che riguardano questa pagina di storia della città.
“Ronchi e l’impresa Fiumana” doveva essere il titolo di una conferenza che, il prossimo 26 novembre, avrebbe dovuto tenersi all’auditorium comunale, promossa dall’associazione “Ghibli” di Pordenone. Avrebbe, perché, dopo che il 29 ottobre la giunta comunale aveva concesso l’uso della sala e anche il suo patrocinio, ieri c’è stato l’improvviso “dietro front”. Niente auditorium e niente patrocinio.
Una decisione accolta non senza polemiche. «Ci siamo sempre posti in modo aperto e senza pregiudizi a questa pagina di storia – ha spiegato il sindaco, Roberto Fontanot – ma quando siamo stati informati che dietro a questa organizzazione c’erano formazioni di destra, che potevano dare un’impronta ideologica all’iniziativa, abbiamo detto di no. D’Annunzio non è mai stato demonizzato, anzi, ma se si vogliono dare altri significati alla sua persona allora non ci stiamo».
Di tutt’altra idea una parte dell’opposizione in Consiglio comunale. «Non mi pare che la cultura e il diritto di replica siano di pertinenza solo di una parte politica – tuona il consigliere comunale Michele D’Urso – come solo della politica in sé stessa, e mi chiedo cosa ci sarebbe di estremo nella storia e nella cultura. E poi, ammesso e non concesso che sia davvero così, perché è stato, prima, concesso il patrocinio? Ci sarà stata una richiesta scritta, con i nomi dei richiedenti. Vuol dire che lo si è concesso con leggerezza oppure è stato revocato senza motivo».
Secondo D’Urso non si può negare a priori alla gente di manifestare la cultura solo perché ha la tessera di un partito che non piace. «Così facendo – prosegue – si istigano le parti non al dialogo ma allo scontro, perché nessuno potrà vietare all’associazione Ghibli di trovare altro luogo, sempre a Ronchi, dove svolgere la conferenza».
Sulla questione interviene anche Rifondazione Comunista. Luigi Bon ha inviato un’interrogazione al primo cittadino per chiedere se sia vero il legame degli organizzatori con “Casa Pound”, un aspetto che entrerebbe in contraddizione con il fatto che il Comune di Ronchi dei Legionari è medaglia d’argento al valor militare per l’attività partigiana svolta dai suoi cittadini.
RONCHI DEI LEGIONARI Il “dietrofront” del Comune di Ronchi dei Legionari rispetto alla concessione dell’auditorium nel quale, il 26 novembre prossimo, avrebbe dovuto tenersi una conferenza su Gabriele D’Annunzio e l’impresa di Fiume secondo l’Associazione nazionale partigiani d’Italia è un atto responsabile che, ancora una volta, «pone nette le distanze con una cultura di destra che non può trovar spazio in una città decorata con medaglia d’argento al valor militare proprio per la sua intensa attività durante la Resistenza». L’ombra di “Casapound” aleggia alle spalle di chi, ovvero l’associazione “Ghibli” di Pordenone, aveva chiesto la concessione dello spazio ed il patrocinio, ai quali la giunta aveva detto si lo scorso 29 ottobre. «Evidentemente l’esecutivo è stato tratto in inganno – sottolinea il presidente dell’Anpi Paolo Zonta – ma successive ricerche ed informazioni hanno permesso di far luce e smascherare chi, dietro ad un’iniziativa culturale, nascondeva ben altri scopi ed altre volontà. Credo che il sindaco abbia fatto più che bene ad andare sui suoi passi ed ad intervenire. Troppo spesso – ha aggiunto – abbiamo dovuto fare i conti con chi voleva riscrivere la storia e modificare a suo piacimento gli eventi. Ronchi dei Legionari ha una lunga tradizione democratica ed antifascista e su questa linea deve andare avanti». Di tutt’altro avviso il consigliere comunale, Michele D’Urso. «Personalmente – commenta – ho già detto che ritengo il Consiglio comunale un organo ormai superfluo e per questo non ci vado, per non farmi pagare la presenza e quindi far risparmiare qualcosa al Comune. Qui si fanno solo chiacchiere. Solo un pazzo richiede una sede e un patrocinio promettendo una conferenza culturale per poi farne una politica ed incorrere, così facendo, in tutti i guai che seguono per aver infranto le leggi e le regole. E un politico – conclude – questo lo sa bene».
Marzo 18th, 2017 — General, Manifestazioni
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Udine. L’Antifascismo Legalitario, Istituzionale, (P)Democraticistico ha chiuso la sua fase.
Adesso riprendiamo ad organizzare l’Antifascismo Militante
Obtorto collo 09.10.2014 Ieri, 8 novembre 2014, il nuovo Kuestore di Udine ha autorizzato un corteo fascista, razzista e xenofobo di Fogna Nuova e MSI-Fiamma Tricolore contro le/i migranti nel quartiere della stazione. Dall’altrolato ha vietato qualsiasi manifestazione antifascista in stazione e in centro città. Alla fine la pace sociale ha trionfato con una (P)Democraticissima messa dell’ANPI in piazzale XXVI luglio, che chiedendo al Kuestore di non autorizzare il corteo fascista per non intralciare il traffico ha ottenuto dal tutore dell’ordine del privilegio, che ha preso la palla al balzo, il divieto per tutt* a manifestare da ora in avanti il sabato in centro a Udine. D’altra parte invece alcun* anarchiche/anarchici hanno attaccato uno striscione sopra il cavalcavia sotto cui passavo i fascisti e, mentre procedevano tappezzando le vie del quartiere della stazione, di adesivi antifascisti verso il corteo di Fogna Nuova, due di loro, notissimi ai servi in divisa, per essere “identificati”, sono stati fermati da un gruppo di digossini (che già li seguivano da tutto il pomeriggio per le strade della città) e celerini. E’ stato nuovamente applicato “il metodo kabu”: cioè prima ti prendo per il collo e poi ti chiedo i documenti. Infine, augurandoci che l’antifascismo di facciata venga messo in soffitta, è però evidente, dalle vicende di ieri, che nemmeno l’antifascismo militante si è dimostrato all’altezza della situazione. La constatazione, da parte nostra, di questo fatto è imprescindibile. Da qui si deve ripartire con la lotta perché i fascisti non possano mai più passare indisturati per le vie della nostra città! Collettivo Makhno – la polizia ha sorvegliato e poi ha chiesto i documenti a dei compagni solo perché avventori in un bar vicino alla stazione
– la digos ha insistentemente ripreso un gruppo di contestazione formatosi spontaneamente in Piazza della Repubblica, poco prima della partenza del corteo degli schifosi. Le riprese della digos sono continuate anche quando una compagna s’è avvicinata allo sbirro operatore per invitarlo a girare la videocamera verso fn, finendola così di importunare chi dimostrava con spontaneità la propria opposizione ai razzisti lì radunati.
infoaction reporter |
Marzo 18th, 2017 — General, Scioperi
Il 7 novembre si è tenuta la giornata di lotta contro il programma
Youth Guarantee, che dovrebbe essere la risposta europea alla crisi
dell’occupazione giovanile. In Italia il tasso di disoccupazione
giovanile censito dall’ISTAT ha raggiunto il 44,2%. La politica del
fare del governo Renzi, mentre parla di crisi, lotta alla
disoccupazione e tutele del reddito agisce in modo ambiguo
liberalizzando, di fatto, lo sfruttamento intensivo, il lavoro
precario e servile e il free job, il cui esempio emblematico sono gli
oltre 18.500 mila volontari per l’Expo di Milano. Oltre alle 46 forme
di contratto atipico, al lavoro volontario gratuito sono stati
stanziati 1.5 miliardi in tre anni, per il programma Garanzia Giovani
che dovrebbe essere gestito dai Centri per l’impiego. In realtà
in molte regioni non è partita alcuna misura e la gestione di questa
“opportunità” è gestita da agenzie interinali, senza nessun
controllo da parte del Ministero del Lavoro su qualità e congruità
delle offerte di lavoro. Garanzia Giovani è l’ennesima scatola
vuota che mistifica un vero e proprio “business della disoccupazione
giovanile”. Attraverso il servizio civile e i bonus occupazionali si
permetterà alle imprese di approfittare di “volontari”, stagisti ed
apprendisti e di utilizzare manodopera precaria, gratuita (con i
rimborsi dell’INPS) o a basso costo, estremamente ricattabile. In
realtà i reali beneficiari sono le imprese, le agenzie interinali, gli
enti privati di formazione e di orientamento, le agenzie tecniche
della pubblica amministrazione. Per tale motivo il giorno 7 sono stati
affissi dei manifesti sulle facciate del Centro per l’impiego, di
Obbiettivo Lavoro, del Leopardi Majorana e dell’ Opera Sacra
Famiglia che denunciano questa mega truffa dello stato che, come al
solito, promettendo una vita dignitosa alle persone arricchisce i
soliti noti. Ora basta! Non siamo più disposti a farci sfruttare, a
far finta che tutto vada bene, bisogna reagire e agire per un futuro
diverso. Chi parla di stabilità e garanzie ci rende sempre più precari
e ricattabili fino a farci credere che lavorare gratis sia una
meravigliosa opportunità! Se questo è il futuro che ci prospetta il
governo, assieme al contratto a tutele “futuribili”, è
meglio che Renzi e la sua cricca non faccia nulla. Anche per questo i
precari saranno in tante piazze italiane, anche a Pordenone, il 14
novembre prossimo in occasione dello Sciopero Sociale.
rete precari/e riffraff
Marzo 18th, 2017 — Auto-organizzazione, General