SCIOPERO GENERALE E SOCIALE/ Udine, Pordenone, Trieste

scioperosociale

 Udine+report+foto                          Pordenone                     Trieste – REPORT

 

UDINE

Quello del 14 novembre è uno sciopero che già nel suo annuncio intende essere “sociale”, ossia uno sciopero che porti dentro non solo i lavoratori contrattualizzati ma anche le frammentate e diffuse figure del lavoro precario, precarizzato, individualizzato. Oggetto delle mobilitazioni è anche la contrarietà alla “Garanzia Giovani”, un progetto europeo che nei fatti sta veicolando idee malsane e devastanti come quella del lavoro gratuito attraverso stage, tirocini e quant’altro. Il 14 novembre bisogna far emergere la pluralità dei soggetti del lavoro e anche di quelli che non hanno il diritto di sciopero. 

Ci saranno manifestazioni in 60 città italiane, tra cui Udine e Trieste. I sindacati di base hanno confermato l’indizione dello sciopero il 14. 

Il 14 novembre gli studenti di Udine manifesteranno con rabbia e determinazione, riprendendosi gli spazi e le possibilità di creazione comune. Ritorneremo nelle strade come studenti, ma anche come cittadini e come persone perché è questo quello che siamo e sono i diritti di tutti che vengono continuamente attaccati e negati. Questa è una data che ci coinvolge e ci appartiene come cittadini europei, cittadini di un’Europa schiacciata che vuole dire basta all’austerity e alle direttive finanziarie della BCE che di fatto ci privano di un futuro degno e libero. Sarà una protesta che riguarderà diverse fasce della società quella del 14 e che vedrà nella nostra città il Movimento Studentesco scendere in piazza con un corteo, così come già il 10 ottobre. Studenti e lavoratori sono uniti in questo attacco statale alla loro dignità: con la riforma Giannini distruggono il nostro presente, con il Jobs Act il nostro futuro. Saremo in strada per dire basta alle politiche contro i diritti dei lavoratori del governo Renzi (in linea con il pacchetto Treu, la Legge Biagi e riforma Fornero), all’austerity, alla “Garanzia Giovani” e alla riforma Giannini, in cui manca completamente il diritto allo studio e il diritto degli studenti, in cui si premia la disponibilità allo sfruttamento dei docenti, sotto l’etichetta «produttività», formalizzando un aumento dell’orario di lavoro che arriva anche a raddoppiare, e in cui si introducono una meritocrazia volta a istituzionalizzare le diseguaglianze, presidi manager, parificazione (attraverso il SNV) tra scuole pubbliche e private, privati nella scuola pubblica e scuole-fondazioni. 

Una realtà diversa è possibile! RIPRENDIAMOCI IL FUTURO! 

PER L’AUTO-ORGANIZZAZIONE DEGLI STUDENTI E DEI LAVORATORI! 

Si invitano a partecipare studenti medi, universitari, lavoratori, insegnanti, personale ATA e realtà sensibili.

Concentramento: ore 8.00 in Piazzale Cavedalis, ore 8.40 in Piazza I Maggio
Corteo per le vie del centro,
alla fine del corteo microfono aperto,
interventi e assemblea propositiva in Piazza Libertà
(in caso di pioggia sotto la Loggia del Lionello)

Movimento Studentesco di Udine 

 

PORDENONE

Presidio dalle 10 in piazzetta Cavour indetto da:

Collettivo RiffRaff

Usi-Ait

Cobas scuola

Usb

Il 7 novembre si è tenuta la giornata di lotta contro il programma
Youth Guarantee, che dovrebbe essere la risposta europea alla crisi
dell’occupazione giovanile. In Italia il tasso di disoccupazione
giovanile censito dall’ISTAT ha raggiunto il 44,2%. La politica del
fare del governo Renzi, mentre parla di crisi, lotta alla
disoccupazione e tutele del reddito agisce in modo ambiguo
liberalizzando, di fatto, lo sfruttamento intensivo, il lavoro
precario e servile e il free job, il cui esempio emblematico sono gli
oltre 18.500 mila volontari per l’Expo di Milano. Oltre alle 46 forme
di contratto atipico, al lavoro volontario gratuito sono stati
stanziati 1.5 miliardi in tre anni, per il programma Garanzia Giovani
che dovrebbe essere gestito dai Centri per l’impiego. In realtà
in molte regioni non è partita alcuna misura e la gestione di questa
“opportunità” è gestita da agenzie interinali, senza nessun
controllo da parte del Ministero del Lavoro su qualità e congruità
delle offerte di lavoro. Garanzia Giovani è l’ennesima scatola
vuota che mistifica un vero e proprio “business della disoccupazione
giovanile”. Attraverso il servizio civile e i  by GoPhoto.it V9.0″ style=”color: #135cae;”>BONUS occupazionali si
permetterà alle imprese di approfittare di “volontari”, stagisti ed
apprendisti e di utilizzare manodopera precaria, gratuita (con i
rimborsi dell’INPS) o a basso costo, estremamente ricattabile. In
realtà i reali beneficiari sono le imprese, le agenzie interinali, gli
enti privati di formazione e di orientamento, le agenzie tecniche
della pubblica amministrazione. Per tale motivo il giorno 7 sono stati
affissi dei manifesti sulle facciate del Centro per l’impiego, di
Obbiettivo Lavoro, del Leopardi Majorana e dell’ Opera Sacra
Famiglia che denunciano questa mega truffa dello stato che, come al
solito, promettendo una vita dignitosa alle persone arricchisce i
soliti noti. Ora basta! Non siamo più disposti a farci sfruttare, a
far finta che tutto vada bene, bisogna reagire e agire per un futuro
diverso. Chi parla di stabilità e garanzie ci rende sempre più precari
e ricattabili fino a farci credere che lavorare gratis sia una
meravigliosa opportunità! Se questo è il futuro che ci prospetta il
governo, assieme al contratto a tutele “futuribili”, è
meglio che Renzi e la sua cricca non faccia nulla. Anche per questo i
precari saranno in tante piazze italiane, anche a Pordenone, il 14
novembre prossimo in occasione dello Sciopero Sociale.

rete precari/e riffraff

 

 

 

TRIESTE

h.8.30 presidio informativo in largo barriera
h.9.00 corteo unitario da p.Goldoni

Il 14 novembre sarà una giornata di sciopero generale, per tutte le categorie pubbliche e private.
Questa scadenza, proclamata dalla gran parte del sindacalismo di base e autoorganizzato, è stata accolta da molte realtà sociali di lotta (collettivi studenteschi, centri sociali, reti di lavoratori ecc); l’obiettivo è quello di rendere questo appuntamento quanto più generalizzato e ampio possibile, proseguendo il percorso di sciopero sociale europeo portato avanti già da anni.
Lo sciopero è stato indetto contro le politiche di massacro sociale del Governo Renzi, che -in perfetta continuità con i suoi predecessori- sta portando avanti un attacco feroce alle condizioni di vita delle persone: da un lato il taglio secco ai servizi sociali, dall’altro l’aumento della precarizzazione del lavoro tramite lo Jobs Act.
Anche la scuola pubblica è sotto tiro, con l’intento di trasformarla definitivamente in scuola-azienda.
A questo si aggiungono il famigerato “Piano Casa”, che preclude la possibilità di ottenere la residenza e gli allacciamenti alle utenze a chi occupa una casa per non dover vivere in strada, il sostegno alle grandi opere inutili (TAV su tutte) e il continuo sperpero di soldi pubblici per le spese militari (F35, guerre…).
Queste politiche si inseriscono all’interno delle direttive europee di austerità che da anni stanno massacrando i ceti popolari.
Chi cerca di contrastare tutto ciò e osa alzare la testa trova davanti a sè sempre più frequentemente la repressione: multe, manganellate, denunce e arresti.

A tutto questo occorre opporre una campagna di lotta che rivendichi:
-il diritto alla casa, al reddito, a servizi sociali pubblici, gratuiti e di qualità a partire dalla sanità
-una scuola veramente pubblica e laica
-il diritto di sciopero e le libertà sindacali

Per questi e mille altri motivi è molto importante che la giornata del 14 sia partecipata e condivisa da molti/e.

ASSEMBLEA CITTADINA PER LO SCIOPERO GENERALE E SOCIALE
Aderiscono (lista in continuo aggiornamento):
COBAS FVG
Unione Sindacale Italiana USI-AIT (Fed.provinciale)
Unione Sindacale di Base USB (Fed.provinciale)
Coordinamento Studenti Medi
Unione Degli Studenti Fvg (Trieste, Monfalcone, Gorizia e Grado)
Casa Delle Culture
ASC Trieste – Assemblea Sociale per la Casa Trieste
Sinistra Anticapitalista Trieste
Collettivo Oberdank
Anarchici e anarchiche per lo sciopero generale
Il Sindacato è un’altra cosa-opposizione Cgil Fvg
Partito della Rifondazione Comunista Trieste
L’Altra Europa con Tsipras Trieste

Collettivo UP-Attivismo Critico

Arci Territoriale Trieste

 

————————————————————————————————————-

Da Il Piccolo di Trieste

2014-11-12

STUDENTI E LAVORATORI UNITI VENERDÌ IN CORTEO

Foto de Il Piccolo

Doppio presidio – gli studenti in piazza Goldoni, i lavoratori in largo Barriera – dopodomani, venerdì, in mattinata, con corteo unitario a seguire nelle vie del centro; e sciopero generale per protestare contro la politica del governo. A indire la manifestazione e l’astensione dal lavoro sono le organizzazioni sindacali autonome dei lavoratori Cobas, Usi, Usb, il Coordinamento degli studenti e l’Unione degli studenti, la Casa delle culture, l’Assemblea sociale della casa, la Sinistra anticapitalista, il Collettivo Oberdank, gli anarchici, il sindacato di opposizione alla Cgil, il Collettivo Up, Rifondazione comunista e Tsipras. A spiegare le ragioni della protesta e dello sciopero generale sono intervenuti ieri numerosi rappresentanti delle sigle e delle organizzazioni promotrici. Mario Verzegnassi, dell’Unione sindacale italiana di Trieste, ha spiegato che «è necessario manifestare pubblicamente contro le politiche del lavoro di questo governo che, se non sarà fermato in tempo, porterà il paese al massacro sociale. Per questo abbiamo dato vita a questa iniziativa comune di studenti e lavoratori che, dopo i presidi nelle due piazze, si uniranno per formare un solo corteo». Il tragitto che percorreranno i manifestanti comprende corso Saba, le vie Carducci, Valdirivo, Roma e Mazzini, le Rive, piazza dell’Unità e infine assemblea aperta in piazza della Borsa. Davide Zotti, dei Cobas della scuola, ha sottolineato che gli studenti giudicano «devastanti le politiche che il governo Renzi intende attua nel mondo della scuola. Il presidente del consiglio vuole distruggere quel poco di buono che ancora c’è nella scuola pubblica, dandole un’impronta aziendalistica che vogliamo contrastare. Senza dimenticare – ha aggiunto – che gli edifici scolastici versano in condizioni pietose». Andrea Nicolini, dell’Unione degli studenti, ha parlato di «tre rivendicazioni principali, il diritto allo studio, agli spazi studenteschi perché gli studenti possano andare a scuola anche al pomeriggio a condividere la conoscenza, il contrasto alla matrice neoliberista del jobs act». Alessandro Volk, dell’Usb, ha spiegato che «l’adesione della nostra sigla allo sciopero e alla mobilitazione rientra nell’ambito della battaglia contro questo governo e le sue politiche. Si va verso la precarizzazione del lavoro – ha continuato – inoltre vogliamo dare una sottolineatura, su scala locale, al problema dei servizi educativi del Comune, che aveva promesso 400 assunzioni mai portare a termine». Ugo Salvini