Entries from Marzo 2017 ↓

TRIESTE: presidio solidale con Davide Zotti

«Crocifisso tolto, caso da archiviare»

Davide Zotti sentito dagli organi disciplinari della scuola. In 60 per il presidio dell’Arcigaydi Giulia Basso

Erano almeno una sessantina le persone che ieri, sotto la pioggia battente, si sono riunite davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per manifestare la propria solidarietà a Davide Zotti, l’insegnante di filosofia che per aver rimosso il crocefisso dall’aula in cui insegnava è stato convocato dall’Usr e rischia ora un procedimento disciplinare. C’erano i rappresentanti dei Cobas Scuola, dell’Arcigay, dell’Uaar, dell’associazione studentesca Iris e della Rete degli Studenti Medi, di Jotassassina. Ma c’erano anche colleghi e studenti della scuola dove il docente insegna. «Siamo qui per esprimere la nostra vicinanza al professor Zotti e per chiedere che il caso venga archiviato – spiega Michele Lotta, rappresentante degli studenti -: abbiamo avviato a tale proposito una raccolta firme, che solo nella sede di via Corsi è stata sottoscritta da 200 ragazzi. Ma proseguiremo con la raccolta anche nelle altre sedi e scuole della città, perché vogliamo ribadire il diritto a una scuola laica».

 

E anche i colleghi sono scesi in strada per esprimere solidarietà, perché, dicono, il diritto ad esprimere le proprie opinioni dovrebbe essere garantito. «In questo caso nessuno ha criticato l’amministrazione – dice anche Daniela Antoni, dei Cobas Scuola – e quello della libera manifestazione del pensiero è un diritto sancito dalla Costituzione. A favore della rimozione del crocefisso, in questo caso da un’aula di tribunale, si è già espressa la Corte di Appello dell’Aquila nel 2012. E d’altra parte anche la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha ritenuto che a proposito di questioni religiose sia meglio non entrare nel merito delle legislazioni nazionali. Il bello è che in Italia non c’è nemmeno una legge in proposito, come ha ricordato la stessa Corte Costituzionale».

 

Continua Antoni: «Scalda il cuore vedere che docenti e ragazzi hanno raccolto firme a sostegno di Zotti: fa capire come il tema della laicità della scuola sia davvero molto sentito. Il gesto di Davide – ribadisce anche Daniel Saiani, presidente dell’Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia – è il simbolo di una lotta che ha come obiettivo quella laicità che è parte integrante dei nostri valori associativi».

 

«E’ incredibile che nel 2014 ci si trovi ancora in questa situazione”, rincara la dose Flavio Romani, presidente dell’Arcigay nazionale.

 

«Oggi era importantissimo esserci – dice Antonio Parisi, di Jotassassina -: sono convinto che il gesto di Davide sia il risultato di una lunga riflessione, e non un modo per fare polemica».

«Invece di guardare ai crocefissi sarebbe il caso di guardare alle nostre scuole, che hanno i muri che crollano», dicono dalla Rete degli Studenti Medi. E alla fine, dopo un’ora buona di colloquio, dalla porta dell’Usr esce Davide Zotti, accolto da abbracci e applausi. «Senza entrare nel merito del procedimento – dichiara – ho ribadito le ragioni del mio gesto: credo che la scuola debba essere un luogo neutrale, in cui i simboli religiosi non debbano essere presenti. Il crocefisso incide sulla dignità delle persone, perché il catechismo della chiesa cattolica lede la dignità degli omosessuali. Ed è giusto che la scuola, per un vero confronto educativo, parli anche di questi temi». Zotti e il suo legale hanno chiesto l’archiviazione del caso: «Si tratta di una triste pagina per la scuola – dice il docente -, perché la laicità è il valore di ogni democrazia liberale».

dal piccolo on line del 02/12/14

 

 

 

UDINE/ Volantino del Coordinamento contro il carcere

Distribuito al convegno del PD

anti carc 12-14

 

 

REPRESSIONE/ Venezia perquisa all’Ospizio Occupato

 

http://www.informa-azione.info/venezia_repressione_perquisito_exospizio_occupato_per_azione_no_tav_con_accusa_di_270_sexies

Venezia – Nelle prime ore della mattina di martedì 2 dicembre 2014, le forze repressive hanno perquisito l’ex Ospizio Occupato Contarini per un’azione No Tav; l’accusa verso ignoti è di 270sexies. 

Segue comunicato:

Stamattina, 2 dicembre 2014, verso le 10.30 una quarantina tra Digos e Carabinieri in borghese ha fermato due compagni all’esterno dell’Ex Ospizio Contarini Occupato, a Santa Marta. Hanno quindi proceduto, dopo varie intimidazioni, a perquisire i due compagni, sottraendo con la forza le chiavi della casa occupata a uno dei due.
Gli sbirri sono quindi entrati a perquisire i locali dello spazio, sequestrando bombolette spray e vernici da ricondurre a un’azione di solidarietà No Tav avvenuta il 16 novembre scorso, durante la quale è stata imbrattata la facciata del Tribunale di Venezia con vernice rossa e scritte. Perquisizione motivata dalla nota vicinanza sempre dimostrata al movimento No Tav e, scopriamo solo dopo, dal tristemente noto reato di 270 sexies (condotta con finalità di terrorismo), rivolto in questo caso verso ignoti.
Lo stesso reato per il quale Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia si trovano in carcere dal 9 dicembre scorso per aver partecipato ad un’azione di sabotaggio al cantiere di Chiomonte!
Appare chiaro come anche la procura di Venezia, con manie di protagonismo e in cerca di facili carriere, stia cercando di usare le stesse armi giuridiche della procura di Torino per colpire, oltre ai No Tav direttamente implicati in azioni di sabotaggio, anche tutte le manifestazioni di solidarietà volte a far crollare questo infame, quanto farsesco, castello accusatorio.
Come abbiamo già avuto modo di dire, il reato 270 sexies, introdotto nel codice penale nel 2005 dopo gli attentati di Madrid, crea un fumus giuridico nel quale ogni condotta volta a “coartare le istituzioni” (leggi: ogni protesta che esca, anche di poco, dai limiti della rivendicazione democratica) è imputabile di terrorismo, dal sabotaggio di un compressore a, da oggi, della vernice su un Palazzo di Giustizia.
Prendiamo atto della totale mancanza di senso del ridicolo della pm Francesca Crupi, della Digos e dei carabinieri veneziani nel procedere ad una perquisizione per terrorismo cercando come prove spray e vernici relative ad un imbrattamento ma, in questi tempi di caccia alle streghe, non ci sorprendiamo più di nulla.
Rilanciamo con forza la solidarietà ai nostri compagni arrestati e i prossimi appuntamenti di lotta contro l’Alta Velocità, a partire dai prossimi 7 e 8 dicembre in Val di Susa.

Le occupanti e gli occupanti dell’ex Ospizio Contarini

Mar, 02/12/2014 – 20:35

UDINE/ Volantino antifascista del Movimento Studentesco

Testo.

 

STUDENTESSE/STUDENTI SEMPRE ANTIFASCIST*!

Udine, 5 dicembre 2014

Durante la mattina del 25 novembre 2014, due membri del partito politico neofascista Forza Nuova

(FN), che la stampa di regime definisce eufemisticamente “nazionalista” e che abbiamo visto sfilare

per le vie di Udine appena qualche settimana fa (e contestato, subendo un’aggressione da parte di

un digossino ad un nostro militante), si sono presentati di fronte al Liceo Classico “Jacopo Stellini”.

La loro presenza è stata unicamente provocatoria, al fine di fomentare la xenofobia e il razzismo,

turbati evidentemente dal fatto che nella scuola, seppur in moderatissime tinte demo-clericali, si

stesse parlando di solidarietà con le/i migranti. Con sé hanno portato uno striscione che recitava:

“Immigrazione: risorsa o problema? Lo Stellini indottrina al pensiero unico”.

E non è la prima volta che i fascisti cercano di prendersi spazi di visibilità in àmbiti scolastici: già

nel giugno 2014 avevamo contestato la presenza del gruppo neofascista Nazionalisti Friulani che

organizzava corsi di autodifesa espressamente contro le/i migranti nella palestra del Liceo

Scientifico “Giovanni Marinelli” di Udine.

Il responsabile cittadino di FN, Lorenzo Mestroni, ha accusato lo “Stellini” dicendo: “È giustissimo

parlare soprattutto con i giovani delle scuole di temi di attualità come la questione dei rifugiati, ma

organizzare queste conferenze con la presenza soltanto di relatori di parte è fazioso. In città sono

attivi partiti politici, come il nostro, con posizioni radicali sull’immigrazione e che avrebbero

qualcosa da ridire sulle attuali norme di concessione dell’asilo politico; perché non viene mai

invitata una controparte? Accusiamo apertamente lo Stellini, al pari delle altre scuole, di operare un

indottrinamento su alcune tematiche, al fine di inculcare nei giovani il pensiero unico politicamente

corretto. Se le scuole fossero veramente luoghi di libertà di pensiero, si darebbe l’opportunità a chi

la pensa diversamente di esprimersi liberamente e confrontarsi senza temere ritorsioni”.

In risposta a questa sua dichiarazione diciamo no al fascismo, di ieri, di oggi e di domani! Non

accetteremo mai principî discriminatori e xenofobi all’interno di una struttura scolastica, come

controparte in un dibattito di questo genere.

In risposta a ogni tipo di intromissione, noi rilanciamo l’auto-organizzazione delle/degli

studentesse/studenti, dentro, per esempio nelle assemblee studentesche, momento-spazio ottenuto

dal ministro Fiorentino Sullo, dal 1968, così come fuori dalle scuole.

Nei luoghi di istruzione dobbiamo portare alle/ai giovani solidarietà e antirazzismo. “Pensiero unico

politicamente corretto”? Ribadiamo valori di mutuo-appoggio, fratellanza, solidarietà, complicità

con le/gli esclus*, ideali che vogliamo portare nelle scuole e nella vita di ogni giorno, in

contrapposizione al neofascismo, al razzismo, all’omofobia, alla xenofobia, al sessismo e agli atti

discriminatori di Forza Nuova, che vorrebbe ora appellarsi a diritti democratici per potersi

esprimere liberamente.

A chiacchiere democraticiste noi rispondiamo, con Herbert Marcuse, che c’è una differenza tra la

tolleranza e la tolleranza della repressione. Tollerare l’oppressore significa rendersi su* complice!

Le/i partigian* non tolleravano il fascismo, lo combattevano!

Movimento Studentesco di Udine

NO OGM/ Conferenza a San Giorgio di Nogaro

Mercoledì 17 dicembre ore 20.30

Sala Conferenze di Villa Dora

San Giorgio di Nogaro

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CLIMA/ Appello di avaaz

 

Cari avaaziani, 

 

 

Tra pochi giorni i capi di Stato mondiali si riuniranno per decidere come combattere il cambiamento climatico. In tutto il mondo, membri di Avaaz stanno creando campagne locali per città alimentate al 100% da energia pulita: è il momento di far sì che comunità in tutto il mondo si uniscano in questa battaglia: già oltre 10 grandi città hanno preso l’impegno, fai che la tua sia la prossima:

 

 

 

 

Tra 4 giorni, i capi di Stato di tutto il mondo saranno chiamati a trovare un accordo per fermare il cambiamento climatico nei prossimi anni ma sono purtroppo spaventati dall’idea di prendere decisioni ambiziose, bloccati da una fredda burocrazia. L’opportunità migliore che abbiamo di convincerli ad agire è far sentir loro la voce delle comunità a loro più vicine, facendo levare in migliaia di città in tutto il mondo la richiesta per un passaggio definitivo ad energie pulite. 

 

Proprio in questi giorni, sono migliaia gli avaaziani che stanno lanciando campagne locali per il clima in tutto il mondo. Ma possiamo rendere ancora più forte il loro appello per città alimentate al 100% ad energia pulita, con migliaia di altre petizioni, dimostrando ai burocrati riuniti al vertice di Lima, in Perù, che comunità in tutto il mondo si stanno impegnando, dal basso, per una rivoluzione energetica. In fin dei conti sono persone anche loro, e le città non sono solo nomi su una mappa: sono la casa di amici e familiari, luoghi con un significato che possono ricordare loro l’impegno e il dovere di fare tutto il possibile per ottenere un accordo globale per il clima.

 

Tra pochi giorni sarà presa la decisione fondamentale: clicca qui sotto, per creare una petizione per la tua città e condividerla facilmente con tutti quelli che vivono nella tua zona. Il team di Avaaz allestirà un’enorme mappa del mondo davanti all’ingresso dei negoziati, con una luce per ogni città in cui c’è una petizione, in modo che assieme mostrino ai negoziatori la strada verso un futuro pulito: 

 

https://secure.avaaz.org/it/campaign/start/11662/?cl=6283662478&v=49689&bEilrbb 

 

I negoziatori sono a Lima da giorni per un vertice cruciale contro il cambiamento climatico, e il nostro appello per un pianeta alimentato da energia pulita al 100% è già nella bozza su cui stanno lavorando! È una richiesta ambiziosa e realistica al tempo stesso, e secondo gli esperti è quello di cui il Pianeta ha bisogno per ridurre velocemente l’inquinamento da CO2: ma la proposta rischia di essere eliminata dal documento del vertice in qualsiasi momento. Già 12 grandi città si sono impegnate a passare presto al 100% ad energie pulite. Se agiremo in tantissimi, come abbiamo fatto per la Marcia Globale per il Clima lo scorso 21 settembre, potremo portare subito questa rivoluzione verde in molte altre città e convincerli a mantenere questo obiettivo nel documento finale. 

 

Le città possono muovere intere nazioni. Il Giappone ha introdotto l’obbligo di indicare sulle etichette l’impatto ambientale dei prodotti dopo il successo della stessa iniziativa nella città di Kyoto. Copenhagen, dove si sono tenuti i negoziati sul clima del 2009, ha spinto la Danimarca a diventare “il Paese delle biciclette” con la sua autostrada ciclabile che ogni giorno porta al lavoro centinaia di migliaia di ciclisti urbani.

 

Tante cose si stanno muovendo nella giusta direzione: l’appello globale per il 100% ha già 2,2 milioni di firme (!), e nelle ultime settimane ci sono stati progressi incredibili verso un accordo globale: l’UE ha definito i tagli alle emissioni fino al 2030, e i presidenti di Cina e USA si sono accordati su una riduzione delle emissioni entro il 2020. Ora serve che anche tutti gli altri si mettano d’accordo su un piano ambizioso per fermare il cambiamento climatico: puoi contribuire facendo partire una campagna nella tua città, facendo arrivare la voce della tua comunità a chi sta lavorando all’accordo a Lima. Clicca qui sotto per iniziare, la migliore petizione in ogni città sarà poi mandata a tutti i membri di Avaaz della zona: 

 

https://secure.avaaz.org/it/campaign/start/11662/?cl=6283662478&v=49689&bEilrbb 

 

Da anni siamo testimoni della forza delle petizioni a livello nazionale e internazionale. Possono mettere al bando un pesticida mortale per le api in Europa, o contribuire a fermare la costruzione di una pericolosa fabbrica di semi Monsanto in Argentina. E questa forza è ancora più potente quando è diretta ai politici direttamente dai cittadini nelle loro stesse comunità locali, magari da persone che conoscono. Dobbiamo agire localmente per avere un impatto globale, e far diventare il nostro mondo pulito al 100%.

 

Con speranza, 

 

Oliver, Allison, Meredith, Luca, Rewan, Morgan, Diego e tutto il team di Avaaz

STUDENTI UDINE/ Corteo studentesco il 12 dicembre

Superate le 300 visite a questa pagina

Non solo contro Renzi. Interventi a tutto campo durante la manifestazione ad Udine:

dalla Strage di Stato del 12 dicembre di 45 anni fa, all’antifascismo militante

e alla corruzione dilagante; dalla crisi globale del capitalismo, ai mutamenti climatici

e al dissesto del territorio; dagli OGM alla TAV …

e al processo a Mattia, Chiara, Claudio e Niccolò che si concluderà

mercoledì 17 dicembre a Torino.

VIDEO

https://www.facebook.com/video.php?v=376577915845066&set=vb.353383634831161&type=2&theater

CORTEO

STUDENTESCO

VENERDI’

12 DICEMBRE

Concentramento

in PIAZZALE

CAVEDALIS

(Centro Studi)

fino alle ore 8.20

udine12-12-14-giu
Nota di Infoaction:
abbiamo sempre sostenuto e sempre sosterremo le iniziative autonome di lotta degli studenti e quindi pubblichiamo e diffondiamo volentieri
anche la notizia della
mobilitazione di venerdì.
Ci teniamo però a
specificare che questo non significa in nessun modo
un nostro sostegno
allo sciopero di Cgil e Uil.
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PORDENONE: una ventata di aria fresca al corteo di cgil e uil…

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Anche nella provincia di pordenone la crisi si fa sentire in maniera pesante: desertificazione industriale, precariato, ricatto padronale che ci impone di cedere diritti per mantenere o accedere ad uno straccio di posto di lavoro. In questo quadro si inseriscono i provvedimenti della politica del jobs act che di fatto concede una sponda alle richieste di confindustria senza considerare minimamente gli aspetti concernenti la dignità del lavoro e la difesa dei lavoratori. Sempre più precari e sempre più precarizzati i lavoratori non hanno più punti di riferimento. A questo punto è stata creata la rete dei precari Riff Raff, per dare a chi non ce la fa più un luogo dove discutere agire e reagire. Perché quello che vogliamo non lo possiamo più elemosinare ma lo dobbiamo rivendicare ed esigere con l’aiuto di tutti e tutte. Quindi venerdi 12 dicembre saremo in piazza tra i lavoratori, i disoccupati, gli studenti ed i precari a ribadire che il futuro non è più nelle nostre mani,e l’unica nostra arma è la lotta.

 

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TRIESTE: striscioni solidali con i NOTAV condannati

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 Leggi l’approfondimento di Anarres

Ancora una volta i NOTAV triestini hanno voluto far sentire la loro vicinanza ai militanti NOTAV colpiti dalla repressione in giro per l’italia. Questa volta i nostri cuori erano vicini a Claudio, Chiara, Mattia e Niccolò condannati quest’oggi a 3 anni e 6 mesi per aver danneggiato un compressore al cantiere dell’alta velocità in valsusa. Se grande era la nostra gioia nel aver saputo che finalmente è caduto l’assurdo teorema del “terrorismo” d’altra parte la condanna ricevuta dai quattro esigeva comunque solidarietà e appoggio. Fra la notte di ieri e il pomeriggio di oggi sono stati affissi manifesti e appesi striscioni in molte zone della città sia del centro che della periferia.

Il movimento NOTAV non si arresta! Liberi Tutti! Libere Tutte!

 

Articolo del Piccolo on line

 

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E’ uscito il n.120-121 di Germinal!

germinaltestata

E’ nato il 12 dicembre 2014 il n. 120-121 di “Germinal”, giornale anarchico e libertario di Trieste, Friuli, Isontino, Veneto, Slovenia, ecc.

Contiene articoli su temi rilevanti come: lo sciopero sociale del 14 novembre, i tentativi autogestionari dei curdi, l’antimilitarismo di ieri e di oggi, gli omicidi di Stato, l’ecofemminismo, Joe Hill, la nuova rete di biblioteche e archivi libertari, l’edizione spagnola delle memorie di Umberto Tommasini, ecc.

 

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