Entries Tagged 'Cronologia Pignarul' ↓

UDINE/ Pignarul 2016

Superate le 1000 visite a questa pagina

Grande successo del pignarul 2016. Quasi 250 persone hanno partecipato all’iniziativa.

Un buon inizio per l’attività dell’anno in corso. 

Memoria storica.  i Pignarul dopo lo sgombero/sequestro del CSA del 10 dicembre 2009.

2010 via Scalo Nuovo | 2011 ex Macello | 2012 ex caserma Osoppo | 2013 ex caserma Osoppo |

2014 ex Macello | 2015 via Scalo Nuovo | 2016 ex caserma Osoppo |

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 seguono foto

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UDINE/ Pignarul Antifascista e Contro la Repressione

 Superate le 2300 visite a questa pagina

Ottima riuscita del Pignarul 2015. Non meno di 130 persine hanno partecipato all’iniziativa, in crescita rispetto allo scorso anno, nonostante il periodo di crisi politica dei movimenti in generale in e le nostre specifiche difficoltà organizzative locali per la mancanza di una sede ad Udine.

 

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i Pignarul dopo lo sgombero/sequestro del CSA del 10 dicembre 2009. 20102011 | 2012 | 2013 | 2014

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UDINE/ Pignarul 2014

Udine. Buona riuscita del pignarul 2014. Dall’accensione fino allo spegnimento del falò si sono avvicendate oltre cento persone a dimostrare l’esistenza di un potenziale di aggregazione, nonostante i forconi, le minacce e le intimidazioni fasciste di queste settimane.

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 seguono rassegna stampa ed altre foto

 

 

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Pignarul CSA 2013

 

Grande successo del pignarul 2013

Foto e report. Circa 300 persone hanno partecipato all’iniziativa, fra le quali anche molta gente del quartiere.

Interventi contro il carbone a Monfalcone, il rigassificatore di Trieste, l’elettrodotto Ronchi-Udine ed ovviamente contro la TAV, da parte dei rispettivi comitati.

E’ stata ricordata la formazione del Coordinamernto di Difesa Ambientale che si pone l’obiettivo di collegare fra loro le realtà territoriali in lotta in tutta la Regione.

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UDINE/ Pignarul 6 gennaio 2012

Superate le 1000 visite a questa pagina.

 

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Report e rassegna stampa pignarul 2012
Oltre un centinaio di persone complessivamente ha partecipato al pignarul nella ex caserma Osoppo, segnando così la continuità ed il rilancio delle iniziative autogestionarie promosse dal CSA di Udine.
Ricordiamolo, siamo in esilio dal 10 dicembre 2009 cioè da quando il CSA occupato di Via Scalo Nuoco è stato sgomberato e sequestrato dai carabinieri. Nonostante questo nel 2011 siamo stati molto attivi, sia come gruppo che assieme ad altri, in quanto ad iniziative politiche ed uscite in piazza condotte sempre nello sprito autogestionario. Due anni fa, dopo lo sgombero, dicevamo: autogestione desiderio del presente, necessità del futuro, ma ora si è quasi costretti a dire: autogestione desiderio e necessità del presente!
A conferma dell’interesse suscitato dall’iniziativa va rilevato che venerdì 6 gennaio 2012 è stato raggiunto il nuovo massimo di visite al sito infoaction pari a 306 “visitatori unici”; il precedente era di 303, realizzato il 27 giugno 2011
 
 

 

 

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Pignarul Libertario 2011, ripartiamo ancora una volta

Merry Crisis And  A Happy New Revolt

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Foto Pignarul CSA 2011

Circa 150 persone hanno partecipato all’iniziativa. Interventi sulla storia e sul futuro del CSA, contro il CIE di Gradisca d’Isonzo, contro la TAV, contro la repressione degli studenti e poi il Freestyle di Tubet e Shaban

Significativo  rilievo è stato dato all’iniziativa dal Messaggero Veneto

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CSA Udine/ Rassegna Stampa Pignarul 2011

Messaggero Veneto VENERDÌ, 07 GENNAIO 2011 Pagina 5 – Udine
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All’ex Frigo la protesta del Centro «Senza spazi, la città è indebolita»

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È dal 1991 che i ragazzi del Centro sociale organizzano il tradizionale appuntamento con il pignarûl, ma quest’anno il rito ha un sapore amaro. Ieri si sono incontrati nel parcheggio dell’ex Frigorifero, in via Sabbadini, perché non hanno un altro spazio, dopo lo sgombero della loro ultima sede lo scorso anno, la palazzina di via Scalo Nuovo. «Siamo stati presi in giro dal sindaco Furio Honsell – spiega il portavoce del Csa, Paolo De Toni –, perché il primo cittadino ci aveva promesso che avrebbe trovato una soluzione. Ma non è andata così, la trattativa è naufragata e adesso, senza uno spazio, la nostra attività è fortemente indebolita. Ora dobbiamo riorganizzarci». De Toni, infatti, non si arrende e annuncia: «La prossima estate occuperemo uno stabile abbandonato della città, è l’unica soluzione che abbiamo». Il pignarûl di ieri, però, aveva anche un altro significato. Il Csa, infatti, sta organizzando una mobilitazione a livello regionale – che dovrebbe avvenire in primavera – per far chiudere il Cpt di Gradisca d’Isonzo. «Non è possibile che in Friuli – hanno spiegato i ragazzi del Csa – esista una struttura che funziona come un lager e che imprigiona persone senza alcuna colpa, se non quella di non avere tutte le carte in regola». Per sensibilizzare i presenti, ieri, durante l’accensione del pignarûl sono stati anche distribuiti numerosi volantini nei quali si spiegavano le ragioni della protesta. (r.s)
 

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CSA Udine/ Parte un nuovo anno di lotte

 

Pignarul libertario 6 gennaio alle 19.00

in Via Scalo Nuovo

 

davanti al CSA sequestrato

 

PARTECIPATE!