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Trieste/ XXI° Congresso nazionale USI AIT

XXI CONGRESSO NAZIONALE DELL’U.S.I. / A.I.T.

 

 TRIESTE, 24 – 25 – 26 APRILE 2015

 

SEDE: Via Fabio Severo, 14/b

 

ORDINE DEL GIORNO DEFINITIVO DEL CONGRESSO USI-AIT:

 

 

* la natura della crisi in atto,quali ricadute prossime e future?

 

* analisi della riduzione dei diritti e delle conquiste della classe lavoratrice, delle privatizzazioni in tutti i campi, dell’annientamento di tutte le forme di organizzazione dei lavoratori e lavoratrici e della loro rappresentanza sindacale, strategia di conflittualità per un valido ostacolo contro lo strapotere delle classi dominanti: nelle politiche contrattuali,nelle forme dell’autorganizzazione,nella questione del reddito e dell’occupazione, delle politiche energetiche e nella difesa dell’ambiente e del territorio.

 

* Analisi della rappresentanza e strategia dell’USI-AIT stante il rigetto dell’accordo Confindustria / sindacati confederali del gennaio 2014.

 

* situazione AIT dopo il congresso straordinario in Portogallo.

 

* lo sviluppo delle forme dell’autogestione, dell’azione diretta e riappropriazione/ occupazione di spazi, da parte delle classi subalterne, come presupposto necessario per una società futura liberata.

 

* rapporti con le altre OO.SS. del sindacalismo di base.

 

* azione dell’USI-AIT coi precari, disoccupati e precariato sociale.

 

* antimilitarismo e guerra.

 

* organismi di propaganda, di comunicazione e di coordinamento.

 

* nomine incarichi statutari.

 

Trieste, 23/04/2015

 


 

Programma congressuale

 

Venerdì 24/04:

 

Dalle 9.00: Accoglienza delle delegazioni.

 

Ore 13.00: Pranzo

 

Ore 14.00: inizio lavori – Apertura congresso e saluti.

                                         Approvazione ordine del giorno definitivo

 

Ore 20.00: chiusura lavori prima giornata

 

Sabato 25/04:

 

Ore 9.00: inizio lavori seconda giornata

 

Ore 13.00: sosta pasto

 

Ore 14.00: ripresa dei lavori pomeridiana

 

Ore 20.00: chiusura lavori seconda giornata

 

Domenica 26/04:

 

Ore 9.00: inizio lavori ultima giornata

 

Ore 14.00: fine lavori congressuali – Pasto di arrivederci e fraterni saluti a tutti.

 

Comunicato di saluto CUB Friuli Venezia Giulia indirizzato ai delegati USI-AIT

USI-AIT/ Congresso del centenario 1912-2012

23-24-25 marzo 2012 Libera Officina Modena

USI-AIT Congresso del Centenario

L’importanza dell’anarcosindacalismo per un futuro autogestionario

 

centenario_usi_ait

Confermato lo sciopero dell’USI-AIT del 15 aprile

Oggi telefonicamente dal ministero della funzione pubblica il sindacato USI-AIT viene informato della revoca del proprio sciopero generale del 15 per il settore pubblico da parte di una USI-AIT con sede a Roma… questa la risposta del sindacato USI-AIT legittima.

revoca

Dalla CNT una presa di posizione sul problema delle due USI

Una netta sconfessione dell’USI romana e quindi di quella di Udine che fa capo a Renato Grego e Matteo Pizzolante, proviene ora dalla CNT, cioè dalla storica organizzazione dell’anarco-sindacalismo spagnolo, della quale, quest’anno (2010) si celebrano i 100 anni di vita.

E’ ora che i signori suddetti si decidano a dismettere quanto meno l’uso della sigla AIT  e porre fine ad un ignobile atto di pirateria oramai smascherato e ridicolizzato a livello internazionale.

Anche ammesso che un po’ ovunque (Spagna, Francia, Italia…) ci sono state scissioni nelle organizzazioni anarco-sindacaliste e/o sindacaliste rivoluzionarie, solo in Italia oramai permane una situazione assurda, patetica e provocatoria nella quale la componente scissionista ed espulsa dall’AIT continua ad usare la sigla di un’organizzazione della quale non fa parte!

Peraltro, come si puo’ vedere, fra le adesioni alla presa di posizione poi pubblicata dalla CNT su facebook ce né anche una proveniente da un militante della FAO Slovena

 

Contra el uso ilegítimo de las siglas IWA/AIT

pubblicata da cnt-ait il giorno domenica 26 dicembre 2010 alle ore 11.20

 

A principios de 1995 una parte de USI (que tenía su base en la ciudad de Roma) intentó llevar USI dentro de una organización llamada ARCA-USAE (vinculada a una coordinadora de sindicatos europeos) junto a otros sindicatos italianos, tanto alternativos como corporativos. El proyecto ARCA duró unos cuantos años y al final fracasó por luchas de poder en su interior.

La mayoría de USI en aquel entonces se opuso a la incorporación a ARCA, consciente de que significaría acabar con la identidad de USI y con su participación en la AIT.

La parte del sindicato que hacía referencia y se reconocía en la sección USI Roma dio lugar a un proceso interno que desembocó en un congreso, que tuvo lugar en Roma en abril de 1996 y que declaró su separación del resto de USI. La parte legítima de USI celebró en cambio su congreso en Prato Carnico en el mes de mayo del mismo año.

En su XX Congreso (Madrid, diciembre 1996) la AIT, después de comprobar las prácticas autoritarias del grupo escisionista del Congreso de Roma, decidió expulsarlos de la AIT, reconociendo al mismo tiempo la USI que había celebrado su Congreso en Prato Carnico como la única Sección AIT legítima en Italia.

A pesar de todo esto el grupo de la escisión siguió usurpando tanto la sigla USI como la de la AIT, creando a la USI-AIT legítima graves problemas en su acción sindical (convocación de huelgas, conflictos laborales etc.).

El grupo escisionista, además de usar arbitrariamente nuestras siglas USI-AIT, siguen teniendo una organización y una manera de actuar en el terreno sindical que no pueden sino definirse clientelares, corporativas, autoritarias y orientadas a delegar el poder a los cargos “cumbre” de la organización (incluso en unas ocasiones apoyaron el partido Rifondazione Comunista romano en las elecciones locales). Todo esto evidentemente no tiene nada que ver con los principios del anarcosindicalismo y de la AIT.

Un ejemplo de los problemas acarreados a nuestro sindicato por esta situación ambigua es que cuando llamamos la huelga contra la guerra en Iraq, junto a otros sindicatos alternativos, USI Coord. Rojinegra envió un telegrama al Ministerio de enseñanza, universidad e investigación, diciendo que USI no había llamado ninguna huelga. La consecuencia de esto fue una confusión enorme entre los trabajadores, puesto que el ministerio difundió una comunicación que declaraba la inexistencia de la llamada de la huelga.

Otro ejemplo son las declaraciones de las cumbres de USI Coord. Rojinegra, en las que anunciaban que votarían a los candidatos del Partito della Rifondazione Comunista en las elecciones locales de Roma.

Por lo tanto queremos comunicar a la hasta ahora llamada USI-Roma, es decir el sindicato que participa en la Coordinadora Rojinegra con las siglas USI / USI-AIT, que la única USI reconocida por la AIT, y por lo tanto que puede legítimamente usar sus siglas, es la que cuyo Secretariado Nacional tiene actualmente (2010) su domicilio en via Bologna 28, Genova, y cuyo actual Secretario Nacional es Guido Barroero, exigiendo que cese inmediatamente de usar tanto la sigla como la denominación IWA/AIT de nuestra internacional, a la que no pertenecen.

La página web de la USI-AIT es http://www.usi-ait.org/ y http://www.lottadiclasse.it/


La CNT del resto riprende il contenuto del seguente documento dell’AIT in cui viene chiesta nuovamente la cessazione dell’uso illegittimo della sigla AIT da parte dell’USI di Roma-Udine
ait-e

Alcune prese di posizione ufficiali contro l’uso della sigla AIT da parte dell’USI-Roma (e Udine)

Premessa. Ribadiamo ancora una volta che gli attacchi al CSA e praticamente all’intero movimento libertario regionale, partiti un anno fa, da parte di quello che è poi diventato l’esponente principale della “USI” non AIT di Udine, vale a dire il Signor Matteo Pizzolante, sono la  diretta ed esclusiva reazione al fatto che il CSA aveva posto il problema dell’uso illegittimo della sigla AIT da parte di questa organizzazione, fra l’altro, più politica che sindacale. La cosiddetta USI-Roma trova poca diffusione sul territorio italiano e per caso si è trovata ad esistere proprio ad Udine grazie ad un attivista, Renato Grego, dal passato non anarchico, ma proveniente addirittura da “Servire il Popolo”, cioè una delle peggiori organizzazioni mao-staliniste mai esistite. Avevamo mantenuto nei limite del possibile un rapporto non conflittuale con Renato Grego anche perché ci era noto da prima delle scissioni avvenute nell’USI e nell’anarcosindacalismo, negli anni novanta. Avevamo mantenuto rapporti con lui, come con tutti quelli che agiscono su tematiche comuni quali l’antifascismo, l’antirazzismo e poco più, non essendoci molte altre tematiche da condividere. Gli equilibri sono saltati quando l’ attività di cooptazione strisciante condotta per anni è emersa in tutta la sua gravità e determinazione pretendendo in maniera sempre più insistente un riconoscimento di questa organizzazione da parte del CSA. Dal respingimento di questa strategia è nato l’attacco frontale condotto “individualmente” dall’emergente Matteo Pizzolante, con lo pseudonimo di Souvarine, nel momento in cui la loro USI, felicemente posizionata in casa Comunista-Arci (Cas’Aupa), ha valutato di avere la forza per un tentativo egemonico-golpista in ambito Udinese. La questione dell’uso illegittimo della sigla AIT dimostra tutta la virulenza di questo aggregato politico pseudo-sindacale che partendo con l’obiettivo di appropriarsi addirittura di una sigla di levatura internazionale utilizza tutti gli strumenti possibili per raggiungere i propri scopi; dal ruffianamento alla denigrazione e perfino alla minaccia fisica. Tutto ciò è effettivamente accaduto ad Udine, cioè alla periferia delle perferie, politicamente parlando. Noi siamo testimoni di tutto questo e pur essendo estranei alle organizzazioni ufficiali anarchiche, anarco-sindacaliste e/o sindacaliste rivoluzionarie, ci siamo trovati di fronte alla virulenza di un comportamento che è la negazione di ogni principio libertario e come tale va  politicamente denunciato senza mezzi termini. In quest’ottica manteniamo una posizione attenta e puntuale sull’opera di chiarificazione che sta avvenendo a livello internazionale.

3 gennaio 2011 Paolo De Toni – Cespuglio

 

 

LINK

 

Dalla AIT-IWA(INTERNATIONAL WORKERS ASSOCIATION)

AIT

To “USI- Rome”

Copy: ESE, British Isles IWW, WI, CGT-E, CNT Vignoles, SAC, Solidaridad

Oberea Confederation

*

Protest against the “USI -Rome” illegitimate use of the initials AIT-IWA

*

1) The 20th IWA Congress in Madrid in December 1996 decided to accept

the USI “Prato Carnico” and not

the “USI Rome” as the IWA Section in Italy.

2) Since then the “USI Rome” has continued to misuse the initials

AIT-IWA and by this has been, and is, creating

big confusion among workers both in Italy and other countries.

3) The only legitimate USI-AIT has Guido Barroero as its National

Secretary, and is based in Via Bologna 28, Genova.

4) The IWA Secretariat demands that you stop this illegitimate use of

the initials AIT-IWA immediately!

Oslo, November 29th 2010

Greetings on behalf of

the IWA-Secretariat

Rolf P. Larsen

General Secretary

 

ZSP(Polonia)

We are writing to object to the continued use of the initials “AIT” by groups which are

not affiliated with the IWA-AIT.

 

The website http://www.usiait.it, maintained by USI, has the words: USI – Unione Sindacale Italiana – Associazione Internazionale dei Lavoratori – AIT – IWA right at

the top of the web page. This is clearly a fraudulent statement as the groups using

this

page are not affiliated in the AIT-IWA. And this has been the situation since the 20th

IWA Congress in 1996.

We do not understand why you continue this farcical activity 15 years later.

Please be informed that it is the specific will of the IWA sections that we do not

resort to state coercion to stop this activity – but that does not mean we accept this

or are willing to tolerate misleading the public. We would like a reply to this letter

telling us what action you intend to take in this matter and by when. Should we fail to

receive a reply in 14 days, we will consider USI to be acting in bad faith and will

have

to consider more resolute action.

International Secretariat

ZSP-IWA

NSF( Norvegia)

From the NSF-IWA

To “USI- Rome”

Copy: ESE, British Isles IWW, WI, CGT-E, CNT Vignoles, SAC,

Solidaridad Oberea Confederation

Protest against the “USI -Rome” illegitimate use of the initials

AIT-IWA

The only legitimate USI-AIT has Guido Barroero as its National

Secretary, and is based in Via Bologna 28, Genova.

The NSF-IWA demands that you stop this illegitimate use of

the initials AIT-IWA immediately!

Oslo, December 8th 2010

Greetings on behalf of

the NSF-IWA Arbeidsutvalget

H Gren Secretary

SolFed (Inghilterra)

To USI ROME

Protest against the “USI -Rome” illegitimate use of the initials AIT-IWA

On behalf of the Solidarity Federation, British section of the International

Workers Association, I am writing to protest ay your organisations continued

us of the International Workers Association initials IWA-AIT. The IWA/AIT

has made it clear on many occasion that we only recognise one section in

Italy, that is the USI-AIT based in Via Bologna 28, Genova.

We demand that you stop using our international name and initials

immediately

Anthony Crowther,

International Secretary

Solidarity Federation

CNT-E (Spagna)

Madrid a 20 de Noviembre de 2010*

*

*Protesta contra la “USI-Roma” — uso ilegítimo de las iniciales de la

AIT-IWA*

1) El 20 Congreso de la AIT en Madrid, en diciembre de 1996, decidió

aceptar a la USI “Prato Carnico” y

no a la “USI-Roma” como Sección de la AIT en Italia.

2) Desde entonces, la “USI Roma” ha continuando haciendo un uso indebido

de las iniciales AIT-IWA y, por ello,

ha creado y continúa creando confusión entre los trabajadores, tanto de

Italia como de otros países.

3) La única USI-AIT legítima tiene a Guido Barroero como Secretario

Nacional y está domiciliada

en Via Bologna, 28 — Génova.

4) La CNT pide que dejéis de usar de forma ilegítima las siglas AIT y

no causéis más confusión para la clase trabajadora

Salud y Anarquía

Héctor Feliciano

Secretaría de Exteriores CNT

Agli inizi del 1995 una componente della USI (con centro operativo nell’USI
Roma) tentò di portare l’USI all’interno di un contenitore organizzativo
(ARCA-USAE, collegata con un coordinamento di sindacati europei) insieme ad
altri sindacati italiani, sia alternativi che corporativi (l’ARCA durò
alcuni anni e poi naufragò per lotte di potere interne). La maggioranza
dell’USI si oppose a quest’operazione che significava la fine dell’identità
dell’USI e della sua collocazione nell’AIT. Fu a questo punto che la
componente che faceva riferimento all’USI Roma inizio un processo interno
che portò a un congresso scissionista a Roma nell’aprile 1996. La componente
legittima dell’USI celebrò il suo congresso a Prato Carnico (maggio 1996).
L’AIT deliberò sulla situazione italiana nel suo XX Congresso (Madrid,
dicembre 1996), constando le pratiche autoritarie degli scissionisti decise
di espellerli dall’AIT e di riconoscere come unica USI sezione
dell’Internazionale quella che aveva celebrato il suo congresso a Prato
Carnico.

Nonostante questa decisione la componente scissionista ha continuato ad
usurpare ed utilizzare sia la sigla USI che la sigla AIT creando forti
problemi alla legittima USI-AIT nello svolgimento dell’azione sindacale
(indizione di scioperi, vertenze, ecc.). Gli scissionisti oltre ad
utilizzare arbitrariamente la nostra sigla e quella dell’Internazionale
hanno continuato ad operare con un sindacalismo verticistico, clientelare,
corporativo ed autoritario (appoggiando politicamente il partito romano di
Rifondazione Comunista) che niente ha a che vedere con i principi
dell’anarcosindacalismo e dell’AIT.

 

TRADUZIONI

 

Dalla AIT-IWA(INTERNATIONAL WORKERS ASSOCIATION)

AIT

To “USI- Rome”

Copy: ESE, British Isles IWW, WI, CGT-E, CNT Vignoles, SAC, Solidaridad

Oberea Confederation

Protesta contro l’uso illegittimo della sigla AIT-IWA da parte dell’USI-Roma

*
1)  Il ventesimo congresso a Madrid nel dicembre 1996 decise di accettare l’USI “Prato Carnico” e non l’ “USI Roma” come sezione Italiana dell’IWA.

2) Da allora, l’USI Roma ha continuato ad usare illecitamente le iniziali AIT-IWA ad ha creato, e crea, grossa confusione tra i lavoratori sia in Italia che in altri paesi.

3) L’unica legittima USI-AIT ha Guido Barroero come segretario nazionale, ed è basata in via Bologna 28 a Genova.

4) La segreteria IWA chiede di cessare immediatamente l’uso illegittimo delle iniziali AIT-IWA!

OSLO, 29/11/2010

Saluti a nome della segreteria IWA

Rolf P. Larsen

Segretario Generale

ZSP (Polonia)

Scriviamo a proposito dell’uso continuativo delle iniziali “AIT” da parte di gruppi che non sono affiliati all’IWA-AIT.

Il sito http://www.usiait.it, mantenuto dall’USI, riporta la parole: USI – Unione Sindacale Italiana – Associazione Internazionale dei Lavoratori – AIT – IWA, proprio al centro della pagina web. Questa è chiaramente una frase fraudolenta in quanto i gruppi che utilizzano questa pagina non sono affiliati all’AIT-IWA. E questa è stata la situazione fin dal ventesimo congresso IWA del 1996.
Non capiamo perchè continuate in questa attività farsesca ben quindici anni dopo.
Vi informiamo che è volontà precisa delle sezioni IWA che noi non ricorriamo alla repressione statale per fermare quest’attività, ma questo non significa che l’accettiamo o che tolleriamo che si imbrogli la comunità.  Gradiremmo una risposta a questa lettra che ci dicesse che azioni intendete intraprendere a questo proposito ed entro quando. Se non dovessimo ricevere risposta entro 14 giorni, considereremo che l’USI sta agendo in mala fede e dovremo prendere in considerazione azioni più risolute.

Segretriato internazionale ZSP-IWA

NSF (Norvegia)

Dall’NSF-IWA

All’ “USI-Roma”
Copia: ESE, British Isles IWW, WI, CGT-E, CNT Vignoles, SAC, Solidaridad Oberea Confederation.

Protesta contro l’uso illegittimo delle iniziali AIT-IWA da parte dell'”USI-Roma”.

L’unica legittima USI-AIT è quella che ha come segretario nazionale Guido Barroero, ed è basata in via Bologna 28 a Genova.

L’NSF.IWA vi chiede di smettere immediatamente l’uso illegittimo delle iniziali AIT-IWA!

Oslo, 08 Dicembre 2010

Saluti a nome dell’NSF-IWA Arbeidsutvalget

H. Gren, Segretario

SolFed (Inghilterra)
All’USI ROMA

Protesta contro l’uso illegittimo delle iniziali AIT-IWA da parte dell'”USI-Roma”.

A nome della Solidarity Federation, sezione britannica dell’IWA,, scrivo per protestare contro l’uso continuativo che la vostra organizzazione fa della sigla IWA-AIT dell’International Workers Association. L’IWA-AITha chiarito in molte occasioni che riconosciamo solo una sezione in Italia, ossia l’USI-AIT basata in via Bologna 28 a Genova. Chiediamo che smettiate immediatamente di usare il nostro nome ed iniziali internazionali.

Anthony Crowther,

Segretario Rapporti Internaionali

Solidarity Federation

*Protesta contro l'”USI-Roma” – uso illegittimo della sigla AIT-IWA*

1)  Il ventesimo congresso a Madrid nel dicembre 1996 decise di accettare l’USI “Prato Carnico” e non l’ “USI Roma” come sezione Italiana dell’IWA.

2) Da allora, l’USI Roma ha continuato ad usare illecitamente le iniziali IAT-IWA ad ha creato, e crea, grossa confusione tra i lavoratori sia in Italia che in altri paesi.

3) L’unica legittima USI-AIT ha Guido Barroero come segretario nazionale, ed è basata in via Bologna 28 a Genova.

4) La segreteria IWA chiede di cessare immediatamente l’uso illegittimo delle iniziali AIT-IWA e di non causare più confusione nella classe lavoratrice.

Salute ed Anarchia,

Héctor Feliciano

Segreteria rapporti con l’Estero CNT

Anche la FAU Tedesca sull’uso illegittimo della sigla AIT

Dopo la presa di posizione di altre organizzazioni è del 13 gennaio la posizione della FAU tedesca contro l’uso illegittimo della sigla AIT da parte dell'”USI”-Roma (e quindi dell'”USI”-Udine domiciliata nel Circolo Arci Cas’Aupa).

Nota. Si deve solo rilevare un errore nella data riportata nella intestazione (2010)  mentre nel timbro c’è 2011

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fau_ait

ANARCOSINDACALISMO/ seminario-dibattito ad Udine

Importanti novità dall’anarcosindacalismo spagnolo.

Presentazione dell’ICEA (in italiano)

p1180005

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SCIOPERO GENERALE/ Distribuzione del volantino USI-AIT da parte del CSA alla manifestazione di Udine

ud-sciopero_28_11_2011_03
Efficace iniziativa del CSA ad Udine. Distribuiti 500 volantini dell’USI-AIT alla manifestazione regionale dello sciopero FIOM + Sciopero Generale indetto dai Sindacati di Base e  dalla stessa USI-AIT. In questo modo si è avuta l’occasione di presentare l’USI-AIT ai lavoratori di tutta la Regione e ….

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ANARCO – SINDACALISMO/ Il problema delle due USI

Molte/i compagne/i, soprattutto delle nuove generazioni, saranno disorientati di fronte al fatto di sentire che ci sono  due USI che dicono antrambe di appartenere all’AIT (Associazione Internazionale dei Lavoratori) e che hanno entrambe un organo di rappresentanza (stampa, sito web) che si chiama “Lotta di Classe”. Qui di seguito, per intanto, pubblichiamo un documento del 2004 del Segretario Generale dell’ AIT/IWA il quale non riconosce “L’USI di Roma” e di conseguenza la sua affiliata “USI di Udine” che da circa un anno ha sede nel Cicolo ARCI Cas’aupa ad Udine.

Successivamente ci saranno interventi più approfonditi su questo problema, ma intanto è importante far conoscere a tutti questo documento ufficiale ed inequivocabile.

 

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