Messaggero Veneto MERCOLEDÌ, 05 GENNAIO 2011
Pagina 5 – Udine
La parrocchia San Pio X, il centro Balducci, l’Ucai e alcuni sodalizi femminili
Fondi del Comune per gli immigrati
Stanziati 30 mila euro in favore di parrocchie e associazioni che si occupano di stranieri
I “PREMIATI”
LA NOVITÀx
L’amministrazione di centro-sinistra per la prima volta finanzia l’integrazione L’assessore Franzil: vogliamo aiutare chi promuove l’accoglienza in città
LA CURIOSITÀ. Il Comune ha intenzione di pagare anche la stesura di un volume in lingua ghanese realizzato da un cittadino proveniente dal Ghana.
LE INIZIATIVE. Finanziato il convegno sull’indipendenza dell’Africa, il sito Web per gli stranieri e la promozione delle pari opportunità.
L’ANAGRAFE. In città risiedono 13.027 stranieri, 6.592 donne e 6.435 uomini, pari al 13,1% della popolazione. Il 62% arriva dall’Europa, il 25% dall’Africa, l’8% dall’Asia e il 5% dall’America.
Il Comune al fianco degli stranieri: l’amministrazione Honsell, per la prima volta, mette a disposizione delle associazioni e dei centri di accoglienza della città 30 mila euro per il sostegno di progetti finalizzati all’integrazione degli immigrati. La somma stanziata nel bilancio 2010 sarà distribuita non appena le associazioni presenteranno il bilancio consuntivo delle iniziative realizzate. Vale a dire supporti linguistici, percorsi didattici, incontri sui diritti e i doveri dei cittadini immigrati.
Il Comune, infatti, ha stanziato nel bilancio dello scorso anno 30 mila euro di fondi propri che, entro gennaio, saranno distribuiti a 10 realtà udinesi che hanno fatto dell’integrazione degli stranieri nel tessuto sociale la loro principale missione. I contributi variano da un minimo di mille euro a un massimo di 4.500, la somma più alta, che, nello specifico, andrà alla parrocchia di San Pio X.
«L’amministrazione – spiega l’assessore ai Diritti di cittadinanza, Kristian Franzil – intende appoggiare le associazioni che si occupano di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri. Con tale cifra non possiamo coprire tutte le loro esigenze, ma comunque queste somme sono un riconoscimento al loro prezioso lavoro». E ha aggiunto: «Il Comune ha stimato il contributo sulla base delle domande presentate dalle associazioni, ma i finanziamenti saranno erogati tenendo conto dei bilanci consuntivi e, quindi, potranno subire minime variazioni».
I fondi sono stati ripartiti in base ai servizi che i sodalizi offrono per l’integrazione e l’accoglienza degli immigrati. Ecco, nel dettaglio, a chi sono destinati. Alla parrocchia di San Pio X andranno 4.500 euro per favorire le numerose attività a favore degli stranieri portate avanti dal centro parrocchiale. Il centro di accoglienza Balducci, invece, riceverà 4 mila euro per la serie di conferenze sui 50 anni dell’Indipendenza dell’Africa. E sempre 4 mila euro li riceverà sia l’Ucai per il ciclo di appuntamenti dedicato al tema dei diritti e dei doveri degli immigrati, sia l’associazione femminile “La tela” per gli incontri dedicati alle donne di tutte le etnie. Circa 3 mila euro, inoltre, andranno all’associazione culturale Aspic per una serie di incontri organizzati a Cussignacco per favorire il contatto tra famiglie locali e di immigrati. Ulteriori 3 mila euro, invece, sono destinati all’Unione sindacale italiana e a Emergency per la manifestazione “Fieramente diversi”, organizzata per promuovere le pari opportunità.
Inoltre, sempre 3 mila euro li riceverà la cooperativa Damatrà per l’organizzazione di una serie di appuntamenti didattici dedicati ai bambini stranieri. E se l’associazione Arci Ballalaica riceverà 2 mila euro per la realizzazione di un sito web dedicato ai cittadini stranieri, 1.500 euro andranno all’associazione Igbo per gli incontri sui diritti e doveri degli extracomunitari. Infine, un contributo di mille euro sarà erogato pure a un cittadino che si è offerto di redigere un testo di supporto linguistico per la comunità ghanese.
Renato Schinko
Tratto dal sito dell'”USI” (quella espulsa dall’AIT)
Lucio Urtubia, un piacevole incontro, una polemica per voltagabbana…
Con un nostro modesto, modestissimo contributo, l’associazione culturale Pabitele, in collaborazione con A.N.P.I., biblioteca civica, Hybrida, l’associazione il Caseificio e ARCI Cas’Aupa e comune di Udine, è riuscito a far atterrare Lucio Urtubia, antifranchista libertario, “rapinatore, falsario, soprattutto muratore” nella sonnolenta Udine.
Una ventata di freschezza, limpida e sincera, che non ha risparmiato critiche ai “miti” della sinistra, difendendo la scelta dell’azione illegale e “criminale” – in una Udine dove il legalismo del movimento si è spinto sino al denunciare i neofascisti alla polizia… – segnando, con una dialettica semplice e schietta ed una storia personale, il confine di classe cui quest’uomo ha manenuto fede.
La serata si è conclusa poi presso il Circolo Arci Cas’Aupa, presso il quale abbiamo la sede in affitto, dove è stato proiettato il film. Abbiamo quindi avuto il piacere di ospitare Lucio nel nostro “bugigattolo”, un po’ disordinato e ancora simile ad un deposito, chiacchierando un po’ e lasciandogli in omaggio una bottiglia di malvasia, da bersi alla nostra salute… e anche a quella di chi ci vuole male!
Dobbiamo purtroppo registrare l’ennesimo atto di sciacallaggio operato dagli “anarchici” del CSA (quello che occuparono in tanti per poi essere “scartati” quando oramai non servivano più agli anarchici “veri”…) . Non sono infatti mancati con un volantino inneggiante alla FAI-CNT, con tanto di testo di “negras tormentas”. Eppure la presenza di Urtubia è stata rifiutata da perte del movimento anarchico (sicuramente adducendo validi motivi)… poi, però, quando Urtubia ha smontato in poche parole il “mito” Che Guevara, regalando ai “sinistri” presenti alla conferenza uno spiraglio di verità, non hanno resistito ad applaudirlo e recuperarlo nei propri comunicati (http://www.info-action.net/index.php?option=com_content&view=article&id=608:bravo-compagno-urtubia-qche-guevara-non-e-un-eroeq&catid=66:storia).
Lungi da noi voler insegnare ai denunciatori di fascisti cosa sia l’anarchia! Stiamo ben lontani da questi individui la cui affinità è un elestico tra opportunismo e rigore moralista, al pari dei preti! Riteniamo più utile parlare con chi Libertario non è, con la popolazione, coi lavoratori: parlare alle persone: diffondere l’idea è il fine della propaganda; mantenersi lontani dai ricatti di partiti ed istituzioni è nostra responsabilità, nostro impegno. Parlare di anarchia con gli anarchici (?), sempre tra anarchici (?) e solo secondo i dettami dei dottori anarchici (?) ci sembra un modus operandi più simile a quello degli Spartani che non dei Durruti e del Malatesta. Rimaniamo sereni, in attesa che il decadimento genetico faccia il suo corso.
Matteo Pizzolante
RISPOSTA alle demenziali denigrazioni di Matteo Pizzolante.
Quindi secondo Matteo Pizzolante diffondere un volantino inneggiante alla FAI-CNT è un “atto di sciacallaggio”, e perché mai? Forse il problema è la CNT? Infatti noi continuiamo a riconoscere la CNT spagnola anche oggi, lui invece no, giusto? In ogni caso la sua uscita non ci stupisce, anzi è chiarificatrice, così come è stato chiarificatore che in altra sede Pizzolante abbia scritto che la sua organizzazione sindacale “non è anarcosindacalista”. Noi invece sosteniamo l’anarcosindacalismo e non un generico sindacalismo libertario, inevitabilmente riformista, se non fa esplicito riferimento alle fondamenta rivoluzionarie dell’anarcosindacalismo.
Poi Pizzolante si inventa che la presenza di Urtubia “è stata rifiutata da parte del movimento anarchico”. E quando mai? Dove c’è scritto qualcosa del genere? Da dove lo deduce? Ovviamente, come con tante altre diffamazioni nei nostri confronti, anche in questo caso si tratta di una sua invenzione senza fondamento. Anzi il volantino con il titolo ¡A las Barricadas! era stato proprio ispirato dalla presenza di un anarchico spagnolo ad Udine e per caratterizzare, dall’esterno in modo anarchico, una iniziativa organizzata e gestita da non anarchici.
Poi ci accusa di essere legalisti ma per tutta coerenza ancora una volta mostra che convive organicamente con la sinistra istituzionale, con i Circoli Arci, con il Comune di Udine e con il Sindaco Honsell con il quale l'”USI”-non-AIT di Renato Grego sembra avere un feeling particolare. Con tutto il rispetto per Urtubia noi non avremmo mai partecipato ad una iniziativa di quel tipo. il CSA non va certo a dare l’adesione ad iniziative dei Circoli ARCI e patrocinate dal Comune di Udine. Noi con il volantino abbiamo efficacemente valorizzato Urtubia e la rivoluzione spagnola, ma scartato Circoli Arci e Comune di Udine.
Per quanto riguarda il problema di “parlare con chi libertario non è” neanche qui il Vangelo secondo Matteo ci azzecca perchè la concezione che abbiamo sempre praticato dell’anarchismo è proprio quella di stare fra la gente, come dimostrano decenni di lotte nel territorio con i Comitati Ambientali, NO TAV, ed in particolare le assemblee pubbliche con centinaia di persone, per esempio sul problema dell’acqua, promosse direttamente da noi, come si può rilevare dalla cronaca giornalistica anche su infoaction.
Pizzolante ripete oramai da un anno, come un disco incantato, quella e sempre quella. Il suo teorema denigratorio è basato su due cose che sono allo stesso tempo false e ridicole.
In primo luogo la questione del denunciare i fascisti diventa, nel teorema di Pizzolante, un falso autosputtanante perchè l’unico contesto politico nel quale era stata presa la decisione di denunciare i fascisti è stato “Il Coordinamento Antifascista Udinese” al quale l’adesione era individuale e siccome c’era una mailing list, Pizzolante potrà verificare che per esempio io non ci partecipavo, così come non ho mai partecipato alle riunioni fisiche sullo stesso tema, ed anzi Renato Grego, che ci faceva parte, voleva che al Coordinamento ci fosse l’adesione ufficiale delle sigle; come al solito con lo scopo di marcare il territorio con la sua “USI”-non-AIT.
Arriviamo alla questione del CSA, che non ha mai espulso nessuno, ma proprio nessuno; chi se ne è andato, oggi come ieri, lo ha fatto per scelta sua. Poi basta prendere in mano la lista dei denunciati per l’occupazione del 2006, pubblicata anche dalla stampa, per mostrare l’ulteriore falso di Pizzolante. Infatti, a parte quelli presenti occasionalmente, la stragrande maggioranza dei denunciati fa parte di quel movimento anarchico che lui continua a denigrare. Si potrebbero analizzare anche altri dettagli, ma si sconfina nel dare informazioni alla polizia per cui è meglio evitare, ma è possibile e doveroso dire che la sua campagna denigratoria, emersa ufficialmente circa un anno fa, ha semmai provocato la restituzione di una importante tessera della sua USI.
Per concludere vale anche la pena di spiegare ai lettori cosa è effettivamente successo ad Udine. Il problema è questo. Il CSA di Udine non ha mai avuto predilezioni politiche per nessuna organizzazione ufficiale del movimento anarchico ed anarcosindacalista e, fino a che è stato possibile, ha mantenuto rapporti con tutti. I rapporti con Renato Greco c’erano da ben prima della scissione delle due Usi del 1996, vicenda quest’ultima che il CSA non ha mai analizzato nei dettagli. Poi negli ultimi periodi l’insistenza della sua Usi per essere riconosciuta ufficialmente per esempio attraverso la sottoscrizione di documenti/volantini comuni, ha posto inevitabilmente il fatto che i legami storici da 30 anni a questa parte erano quelli con il Germinal di Trieste, il Circolo Zapata di Pordenone, eccetera, (fra l’altro tutti denunciati per l’occupazione del CSA !!) per cui la coesistenza fondata sulla consuetudine non poteva reggere più di fronte ai tentativi di cooptazione più o meno striscianti attuati dall’Usi nei confronti del CSA. Non solo, ma il CSA che oggi ha rotto con l’Usi di Renato Grego è lo stesso che Giuseppe Martelli (il capo di Grego) dell’Usi di Roma, nel 2002 ringraziava per aver ospitato in Via Volturno la festa della loro Usi cosicchè a quei tempi sembrava che il CSA appoggiasse quella sigla (vedi link http://www.ainfos.ca/02/may/ainfos00407.html ). Estrema ratio, è stato chiesto un confronto fra le due Usi, ma come risposta è iniziata la campagna denigratoria voluta ovviamente dagli strateghi di una guerra, per il possesso di una sigla. La logica di Grego e Pizzolante è diventata quindi quella tipica dell’ “o con me o contro di me”, cioè chi non riconosce la nostra Usi è nostro nemico, anche e soprattutto se è anarchico. Tutti gli altri, Circoli Arci, ANPI, Comune di Udine, … invece possono essere loro amici, anzi sono il veicolo strumentale della loro strategia di legittimazione. Di questo problema non ci interesserebbe molto, nel senso che non lo viviamo in prima persona, se non per il fatto che la verità storica non è dalla parte di Renato Grego e Matteo Pizzolante, ma sta dalla parte dell’altra USI (per esempio quella di Trieste) che effettivamente aderisce all’AIT come i documenti dimostrano e che noi abbiamo pubblicato (clicca qui).
Cespuglio
Dal sito del PD della Provincia di Udine apprendiamo la notizia del consolidarsi del collaborazionismo fra la falsa USI-AIT di Udine e le istituzioni locali. Dopo il lecchinaggio verso il Sindaco Honsell di qualche mese fa, ecco che ora questa falsa organizzazione anarco-sindacalista esce fuori con una iniziativa nella quale c’è una diretta collaborazione con il Comune di Udine. Questo è uno di quei frangenti nei quali diventa veramente indispensabile ricordare che l’anarchismo è anti-istituzionale. Collaborare con le istituzioni anche quando se ne può fare benissimo a meno è una dimostrazione inequivocabile della propria inconsistenza politica in termini di coerenza con la teoria e la prassi, storicamente consolidate, dell’anarchismo.
Continuando di questo passo c’è da aspettarsi che alle prossime elezioni comunali Renato Grego e/o altri tesserati del suo partitino politico non saranno in grado di provare il loro boicottaggio militante alle farse elettorali che è anch’esso un presupposto basilare per dichiararsi anarchici.
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UDINE – Fieramente diversi
nell’ambito delle iniziative di “udine estate10” si terrà dall’11 al 13 giugno presso il Parco dell’ex OP di Sant’Osvaldo la manifestazione contro tutti i razzismi FIERA MENTE DIVERSI: (contro tutti i razzismi) organizzato da Unione Sindacale Italiana-A.I.T e da Emergency Gruppo Udine, con la collaborazione del Comune di Udine e dell’Assessorato ai Diritti di Cittadinanza. Al fine di partecipare alla costruzione di una reale cultura antirazzista, che si basi sul rispetto reciproco, sull’eguaglianza e sugli universali diritti sociali, crediamo che anche nel territorio udinese si debbano porre in essere il maggior numero possibile di iniziative d’informazione e denuncia antirazzista.
Per questo si intende dar vita ad uno spazio pubblico di confronto e dibattito finalizzato a dare impulso e contributi alla cultura della convivenza e dell’interazione tra alterità. L’eventuale ricavato delle donazioni verrà interamente devoluto a sostegno del “Programma Italia – Accoglienza Migranti” progetto di Emergency.
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NB: L’evento è anche inserito nel programma ufficiale