PORDENONE: striscioni antifascisti per ricordare DAX

La memoria non si cancella, con DAX nel cuore!

Oggi, Mercoledì 16 Marzo, è il tredicesimo anniversario dell’omicidio di Davide Cesare, “Dax” per Amici e Compagni.
Una notte cominciata in Via Brioschi, nel quartiere Ticinese a Milano, dove un branco di nazi-fascisti organizzò un vile agguato contro militanti Antifascisti aggredendoli a coltellate e ferendone gravemente tre. Uno di loro, Davide “Dax”, rimase a terra, colpito a morte.
Venuti a conoscenza della tragedia, Amici e Compagni accorsero all’ospedale San Paolo per avere notizie ma ad attenderli, quasi un secondo agguato, si trovarono di fronte un massiccio dispiegamento di pattuglie di polizia e carabinieri (tra cui elementi del famigerato 3° battaglione Lombardia, noto per essersi distinto nei feroci pestaggi del G8). Dopo pochi istanti di tensione le forze dell’ordine si scatenarono in brutali cariche contro gli amici di Dax, con feroci pestaggi all’interno e all’esterno della struttura ospedaliera. Numerosi riportarono pesanti ferite, colpiti in faccia e al capo con corpi contundenti “speciali” quali mazze da baseball e manganelli “tonfa”.
Ricordiamo oggi quello che accadde tredici ani fa, perché quei fatti rimangano impressi nella memoria collettiva, ma soprattutto per non dimenticare Dax. E’ nostra convinzione che per farlo vivere per sempre e sentirlo ancora al nostro fianco nelle lotte, sia necessario continuare, le battaglie a cui lui stesso si dedicava con passione, e che mantenere viva la sua memoria non significhi limitarsi a commemorare la sua persona ma perseverare nella pratica militante Antifascista e Antirazzista, sopratutto in questi ultimi anni ora che i rigurgiti neofascisti, nazionalisti, xenofobi stanno aumentando in maniera esponenziale. Le aggressioni ad opera di gruppi neofascisti, come Forza Nuova o Casa Pound, nei confronti di Compagni, di migranti, omosessuali e delle persone più discriminate sono oramai quotidianità a cui non possiamo assuefarci e rimanere indifferenti.
“Dax” ci ha insegnato che bisogna praticare l’opposizione a questo clima sociale e che per poter fermare questa deriva populista e razzista è necessario auto-organizzarsi ovunque, nei quartieri, nelle scuole e nei luoghi di lavoro, attraverso la controinformazione e sviluppando pratiche di mutuo aiuto e di solidarietà sociale.

Nord Est Antifa

daxpn