TERRITORIO-BIOREGIONI/ Bassa friulana, cronache

da facebook

Nota. Nell’assemblea popolare del 13 aprile, alla quale hanno partecipato oltre 100 persone, ho detto esplicitamente che sono anarchico e che non posso candidarmi a sindaco per questa ragione.

Paolo De Toni

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  1. BOCCIATI!!

    Messaggero Veneto VENERDÌ, 19 APRILE 2013 Pagina 43 – Provincia

    Allacciamenti è polemica sulle risposte

    SAN GIORGIO DI NOGARO Paolo De Toni, del Comitato difesa ambientale, nel corso del dibattito dalla platea è intervenuto sulla questione-allacciamenti. «Quelle che abbiamo sentito sull’argomento – ha detto – sono non risposte: hanno avuto cinque anni di tempo per studiare un problema assolutamente fondamentale per la popolazione di San Giorgio e ci siamo sentiti dire che “bisogna attendere”, Bertoldi, che “bisognerebbe far fare uno studio all’università”, Di Luca, “che la Corte dei Conti non permetterebbe interventi nei siti privati”, Del Frate. Ci si chiede: ma per il vecchio regolamento non si poneva il problema della Corte dei Conti? Questa domanda era un banco di prova sulla capacità di affrontare problemi certamente complessi, ma non impossibili da risolvere e l’esito – a detta di De Toni – è stato negativo per tutti e tre i candidati alla poltrona di sindaco». (f.a.)

  2. L’altra facciata del volantino distribuito ieri sera. Ne avevo stampato 300 copie e sono riuscito a darne fuori 250, quindi considerando i rigetti (pochissimi) e le coppie che ne prendono solo uno, pèenso che al massimo c’erano 320 persone in sala

    Foto: L'altra facciata del volantino distribuito ieri sera. Ne avevo stampato 300 copie e sono riuscito a darne fuori 250, quindi considerando i rigetti (pochissimi) e le coppie che ne prendono solo uno, pèenso che al massimo c'erano 320 persone in sala

    • Paolo De Toni Formato testo
      Contro le elezioni farsa
      Per un futuro federalista, ecologico e sostenibile

      La crisi c’è, si è fatta sempre più grave e continuerà.

      I Comuni sono senza soldi.
      I Comuni sono “macchine” inefficienti e sprecone di risorse.
      I piccoli Comuni, non potranno reggere alle sfide del futuro, di fatto sono già morti.
      Bisogna elaborare urgentemente un progetto avanzato di fusione dei piccoli Comuni.
      Per quanto ci riguarda, per esempio, non si tratta solo della fusione di San Giorgio con Torviscosa, cosa necessaria, ma non sufficiente.
      Si tratta di creare un’unità amministrativa almeno di 20 mila abitanti, vale a dire San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Porpetto, Carlino, Muzzana del Turgnano e Marano Lagunare.
      Chi non ha capito questo ed insiste a far politica come se nulla fosse successo negli ultimi anni, non potrà elaborare nessuna strategia per dare soluzione ai problemi strutturali, di sviluppo, di sostenibilità e di salvaguardia ambientale che ci riguardano, ma, viceversa, farà solo danni, se non altro perché farà perdere tempo prezioso.
      I prossimi, qui a San Giorgio di Nogaro, saranno 5 anni di agonia a meno che non si vada velocissimamente alla fusione di San Giorgio con Torviscosa ed immediatamente a nuove elezioni, con il programma di un ulteriore allargamento.
      La fusione San Giorgio-Torviscosa è solo il primo step per dare un segnale agli altri Sindaci rimbambiti che ci circondano al fine di procedere spediti verso una nuova e più importante aggregazione di Comuni che deve essere fatta, non secondo simpatie fra Sindaci e opportunismi varii, ma secondo un’analisi geo-politica, oggettiva e scientifica del territorio. In particolare, per quanto riguarda la nostra zona, la peculiarità del ciclo idrico è un elemento essenziale: falde artesiane, fontane, fiumi di risorgiva, zone umide, laguna. Nell’insieme si tratta di quello che si chiama un bio-regione ed è questo che costituisce il fondamento per l’unità nella diversità antropologica, sociale e politica delle genti che vivono un questa territorio. Creare un macro Comune di questo genere non significa annullare le diversità, che certe volte addirittura distinguono le frazioni dai capoluoghi, ma muoversi in un ottica autenticamente federalista, nella quale si vanno ad accentrare solo le funzioni amministrative, ma a decentrare ulteriormente quelle politiche e decisionali, per garantire un’effettiva partecipazione popolare alla scelte di autogoverno del territorio. Tutto ciò attraverso nuove forme di democrazia diretta nella quale la scadenza elettorale viene declassificata ad una funzione più tecnica che politica, in quanto la politica si fa in maniera diffusa e partecipata su tutto il territorio.

      Queste sono le basi ideologiche per uscire dalla crisi e riorganizzare la vita per i prossimi decenni, nei quali alla crisi economica si sommeranno la crisi climatica e quella energetica. La bassa friulana ha risorse per potersi costruire un futuro più sicuro se ci si sbarazza delle vecchia politica e ci si muove in maniera corale verso una società più sostenibile, ecologica, libera e autenticamente democratica.

      Comitato Difesa Ambientale
      fip c/o De Toni Paolo San Zorz di Nojar 17 di avril doimil e tredis

  3. il Messaggero Veneto di oggi praticamente ho imposto io i temi della discussione

    GIOVEDÌ, 18 APRILE 2013 Pagina 62 – Provincia

    Allacciamenti, primo nodo per i candidati

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    Foto: il Messaggero Veneto di oggi praticamente ho imposto io i temi della discussione GIOVEDÌ, 18 APRILE 2013 Pagina 62 - Provincia   Allacciamenti, primo nodo per i candidati   Sala gremita al confronto fra gli aspiranti sindaci. Tutti d’accordo, ma ricette diverse, sul maxi-Comune da 20 mila abitanti   i dibattiti del messaggero veneto»SAN GIORGIO         SAN GIORGIO DI NOGARO Sala gremitissima ieri sera, al “San Zorz”, per il confronto fra i tre candidati sindaci di San Giorgio di Nogaro - Enzo Bertoldi, Rachele Di Luca e Pietro Del Frate - moderato dal direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier: un dibattito che testimonia come non sia vero che la politica non interessi ai cittadini. Fuori dall’auditorium, il Comitato di difesa ambientale della Bassa friulana ha distribuito un volantino in cui si chiedeva ai tre candidati di sottoscrivere un documento per dichiarare «la legittimità o la non legittimità delle spese di allacciamento fognario integralmente a carico del richiedente, problema che interessa 1.200 famiglie di San Giorgio, ma che sembra non interessare i candidati». Nella seconda parte del volantino si sosteneva, invece, l’elaborazione di un progetto avanzato di fusione tra i Comuni del territorio (inserendo oltre a San Giorgio e Torviscosa, Marano, Carlino, Porpetto e Muzzana) per creare un’unità amministrativa di 20 mila abitanti in grado di reggere alle sfide del futuro. Il confronto è entrato subito nel vivo con la presentazione da parte dei candidati dei propri schieramenti e della propria visione, nonché di come siano andate le cose per l’ultima amministrazione. Ma il direttore Monestier ha chiesto cosa pensassero degli allacciamenti. La Di Luca ha evidenziato che «ci sono regolamenti che vanno rispettati, ma di fatto bisogna verificare se quello che stiamo facendo è corretto o no, sarebbe opportuno chiedere uno studio, magari dell’Università di Udine, e chiedere all’Ato se ci sono risorse da usare per ammortizzare i costi». Del Frate ha ribadito che se il pubblico interviene a sostegno del privato sugli allacciamenti «subito la Corte dei conti interviene. La legge Galli dice che ci dobbiamo allacciare, abbiamo richiesto delle deroghe e le useremo finché potremo, poi l’ente gestore deciderà quanto gli spetta». Enzo Bertoldi ha detto, invece, che il problema degli allacciamenti fognari è tema di giurisprudenza. «Oggi si sta modificando il regolamento per cui chiediamo a De Toni, portavoce del comitato ambientale, di attendere e poi ci misureremo per analizzare tutti gli aspetti». Fusione con Torviscosa o altri Comuni limitrofi: tutti d’accordo, seppur con ricette diverse. Per Bertoldi va promosso «un progetto credibile con i paesi limitrofi, al fine di giungere a un’aggregazione di più Comuni, per tagliare i costi, migliorare i servizi e aumentare il potere contrattuale di quest’area strategica per la Provincia e la Regione». Di Luca: «Per noi il domani di San Giorgio si può scrivere con i Comuni vicini, guardando con fiducia assieme a loro a un orizzonte più ampio, a un territorio omogeneo e identitario, a politiche di programmazione concertata che abbia come obiettivo politico finale la fusione». Per Del Frate, invece, bisogna «integrare le funzioni dell’Unione San Giorgio - Torviscosa con interventi per allargare la partecipazione dei Comuni limitrofi. Ogni Comune dovrà, però, decidere autonomamente se la collaborazione dovrà concludersi con la fusione in un nuovo Comune o se vorrà mantenere la propria autonomia». Francesca Artico