MONFALCONE: falsi pacchi bomba, mitomani al lavoro?

Come spesso accade in questi casi i media (tv, radio ecc) fanno confusione e disinformazione nominando senza scopo la Federazione Anarchica Italiana.(www.federazioneanarchica.org)

 

 

Dal messeggero veneto

VENERDÌ, 19 APRILE 2013

 

Pagina 27 – Gorizia

 

STRADE CHIUSE

 

Caos a Monfalcone per un doppio allarme-bomba

 

di Fabio Malacrea Doppio allarme bomba a Monfalcone. Per oltre due ore, dalle 6.30 alle 9. Centro cittadino paralizzato, strade chiuse, bus e pullman deviati, inquilini costretti a restarsene chiusi in casa per il ritrovamento di due pacchi-bomba con “firma” anarchica (“Fai”) sotto la redazione del “Piccolo” in via Fratelli Rosselli e davanti alla sede di via 9 Giugno della Carisparmio Fvg. L’allarme è rientrato attorno alle 9, quando gli artificieri hanno accertato che i due ordigni erano finti e quindi innocui. Le indagini, assunte dalla Dia di Trieste, stanno ora cercando di capire se si tratti di un “avvertimento”, di una protesta, di un tentativo di inquinare il clima preelettorale o semplicemente di uno “scherzo” di pessimo gusto. Al momento le forze dell’ordine stanno valutando anche se ci sia una connessione tra i due finti pacchi-bomba e una scritta (“Morte all’imperialismo”) apparsa ieri mattina su un muro di via del Rosario. Nel frattempo gli agenti hanno “campionato” un liquido contenuto nei due pacchi, cercato tracce e impronte sugli “ordigni”. Il primo allarme-bomba è scattato attorno alle 6.30. È stata una guardia giurata al rientro del turno di notte a scoprire il pacco delle dimensioni di una scatola da scarpe, avvolto con del mastro adesivo, con due fili sporgenti e la sigla “Fai”, a ridosso del portoncino esterno del condominio di via Fratelli Rosselli in cui si trova la sede monfalconese del “Piccolo”. Gli agenti del Commissariato hanno provveduto alla chiusura al traffico di via Fratelli Rosselli tra viale San Marco e largo Arena, mentre ai residenti del condominio al civico 20 è stato chiesto di non uscire. All’interno dell’involucro c’erano una grossa busta di plastica contenente un liquido trasparente, inodore e oleoso e due fili elettrici ma senza alcun innesco. «Un lavoro scenografico», ha rilevato uno degli artificieri. Un’”imitazione” di una bomba fatta ad arte, quindi. Il secondo allarme è scattato solo alcuni minuti dopo in via 9 Giugno. Le due strade sono state riaperte al traffico attorno alle 8.30.