REPRESSIONE/ Mastelloni, chi era costui?

Ora si capisce bene che anche il processo per l’iniziativa No Tav contro la Serracchiani del 10 settembre 2011, la criminalizzazione del Nuovo Spazio Sociale nella ex Caserma Osoppo, le denunce per i No Tav a Trieste e per il CIE di Gradisca e altre iniziative repressive, rientrano in un piano di repressione preventiva, studiato a tavolino, contro quel poco di antagonista che si muove in Regione, fuori dalla copertura della sinistra istituzionale.

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mv online 4 marzo

Terrorismo: riunione delle Digos del Nordest a Trieste

Il procuratore Mastelloni convoca i dirigenti per gli insurrezionalisti. Analizzati gli episodi avvenuti in Trentino

UDINE. Antistatalismo e anticarcerario. Sarebbero le due linee di lotta seguite dai gruppi anarco- insurrezionalisti, in particolare nei tre attentati compiuti nel corso del 2014 in Trentino Alto Adige. Sarebbe emerso nel corso di una riunione convocata negli uffici della procura di Trieste dal procuratore capo Carlo Mastelloni. Analizzando i tre episodi trentini sarebbe stata individuata una «seriazione» dell’operatività attuata per azioni dimostrative, denominate «attentatini».

Secondo quanto si è appreso, nel corso dell’incontro si sarebbe fatto il punto sulla situazione dei vari gruppi anarco-insurrezionalisti nel Nordest e, in particolare, in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia. La riunione si sarebbe svolta alcuni giorni fa e vi avrebbero partecipato, tra gli altri, i dirigenti della Digos di Trieste, Pordenone, Udine e Trento.

Inquirenti e investigatori ritengono che gli «attentatini siano stati compiuti con tecniche elementari ma progressivamente sempre più raffinate, caratterizzati, appunto, dalla «serialità». I dirigenti intervenuti appartengono a città dove tradizionalmente è forte da tempo la presenza di questo tipo di antagonismo, il cui attivismo sarebbe stato definito «intenso». Gruppi dei quali farebbero parte anche militanti dei No Tav.

I tre episodi sono: Rovereto (Trento), inizio di gennaio, esplosione di una bombola di gas causando lievi danni a mura di aziende che avevano a che fare con la costruzione del nuovo carcere di Trento e della Tav Milano-Bologna; Trento, il 28 gennaio, esplosione di una bombola di gas davanti al Tribunale di sorveglianza, rivendicata dall’area anarchica; Trento, esplosione davanti alla sede di Casa Pound il 26 marzo scorso.