Pure la Caritas chiede la chiusura dei CIE

Se anche un’organizzazione ipermoderata, istituzionale e diretta emanazione della chiesa dice che i CIE vanno chiusi è un altro segno che sistema CIE è alla frutta…

 

Dal Piccolo del 31/01/14

La Caritas affonda i Cie «Sono inutili e dannosi» 

ROMA I numeri dell’immigrazione in Italia restano costanti con circa 5 milioni di stranieri tra regolari e irregolari. In Friuli Venezia Giulia sono 102.568, provengono soprattutto da Romania, Albania, Kosovo, Serbia e Montenegro, rappresentano l’8,4% della popolazione. La fotografia del fenomeno che ci restituisce il Rapporto 2013 di Caritas e Migrantes assomiglia a quella dell’anno scorso ma si arricchisce di considerazioni e proposte. E quella più tagliente riguarda i Cie, che secondo le due organizzazioni della galassia episcopale vanno chiusi perchè inutili, inefficaci e costosi. Il Rapporto, presentato ieri a Roma alla presenza di Cècile Kyenge e Luigi Manconi, conferma dunque che il fenomeno migratorio continua ma non aumenta: la crescita degli immigrati per i ricongiungimenti e le nuove nascite è stata quasi annullata dai rientri e dalle partenze per altre destinazioni. Le famiglie dei migranti hanno dovuto fronteggiare la crisi economica in posizioni di svantaggio: il reddito mediano degli immigrati è solo il 56% di quello degli italiani e un quarto degli stranieri è incapace di pagare con puntualità affitti e bollette contro il 10,5% e l’8,3% degli italiani. Particolarmente grave, poi, il problema abitativo: una criticità tre volte superiore rispetto agli autoctoni. E se gli stranieri residenti nel Mezzogiorno sono più poveri di quelli del Centronord, in compenso al Sud è più contenuta la distanza tra le condizioni del disagio dei migranti e dei nativi. Quanto alla disoccupazione, il rapporto sottolinea che mentre per gli italiani il fenomeno colpisce soprattutto i più giovani, per gli stranieri colpisce soprattutto il capofamiglia. Una contraddizione riguarda la tipologia del lavoro: mentre la domanda riservata agli stranieri si contrae, in ambiti come i servizi alla persona invece l’occupazione continua a crescere. Dal punto di vista religioso, se si contano solo 6 moschee in senso stretto, 36 templi sikh e 335 parrocchie ortodosse, su tutto il territorio nazionale sono presenti templi sikh e buddisti, sale di preghiera musulmane, chiese neo-pentacostali e altro. In un anno sono aumentati del 16% le acquisizioni di cittadinanza e il rapporto segnala anche la crescente presenza di alunni con cittadinanza straniera che sono nati in Italia, bambini e ragazzi che in molti casi non hanno mai visitato il Paese di origine dei loro genitori: sono ormai quasi il 50%. Il problema della riforma della legge sulla cittadinanza è stato citato dal ministro Kyenge, che ha assicurato che «le prossime settimane saranno decisive» perchè si è riusciti a mettere il provvedimento nell’agenda parlamentare subito dopo la legge elettorale. Un capitolo a sè viene riservato ai Cie. «Luoghi di insicurezza più che di sicurezza sociale dei migranti e che pertanto vanno chiusi» ha sottolineato il direttore generale di Migrantes Gian Carlo Perego.