PORDENONE: rassegna stampa sul presidio antifa

Dal Messaggero veneto dell’01/12/13

Piazza Risorgimento «sia la piazza delle culture antifasciste»

Un anno dopo la manifestazione contro la sfilata di estrema destra, il “Coordinamento antifascista – antirazzista pordenonese” è tornato in piazza, manifestando a favore di immigrati e lavoratori,…

 

Un anno dopo la manifestazione contro la sfilata di estrema destra, il “Coordinamento antifascista – antirazzista pordenonese” è tornato in piazza, manifestando a favore di immigrati e lavoratori, precari e disoccupati, denunciando le «derive razziste, xenofobe e sessiste» presenti nella politica e nella società, chiedendo la chiusura dei centri di identificazione ed espulsione (Cie), la salvaguardia del lavoro alla Zanussi di Porcia, all’Ideal Standard e in tutte le realtà produttive.

Freddo e tramontana non hanno scoraggiato oltre cento manifestanti italiani e stranieri che, riscaldati dalla passione politica, oltre che da tè caldo, vin brulè e musica, hanno ascoltato gli interventi dei militanti del coordinamento antifascista – antirazzista, del collettivo Vittorio Arrigoni per gli studenti delle scuole superiori della città, dell’associazione immigrati, di libertari, anarchici, di Rifondazione comunista, di antifascisti dell’Anpi e della Fiom.

Gianluca Giannetto e Stefano Raspa hanno sottolineato l’attualità dei valori della lotta partigiana di liberazione che oggi vivono nella militanza per una società democratica, multi culturale e interetnica. Da ciò la decisione di ribattezzare Piazza Risorgimento in Piazza delle Culture antifasciste. «Non basta rifare l’arredo urbano, dove si sono svolte diverse retate contro gli extracomunitari – ha sostenuto Stefano Raspa – bisogna anche rendere il luogo accogliente, farlo vivere in modo armonioso, con l’incontro fra culture diverse nel segno della fratellanza umana». Particolarmente applauditi gli interventi di Gabriel Tshimanga dell’associazione immigrati e Walter Zoncolan della Fiom – Cgil. Elena Beltrame ha ricordato infine, a un anno dalla morte, Mario Bettoli, comandante partigiano, presidente di Anpi e Casa del popolo.

Sigfrido Cescut