CIE DI GRADISCA: resterà un lager?

Da Il Piccolo del 30 novembre 2013

Il Cie di Gradisca resterà un centro di detenzione

Sarà ristrutturato e verrà destinato agli stranieri in attesa di espulsione Un documento del Comune boccia l’ipotesi di ampliamento del vicino Cara

di Luigi Murciano

 

GRADISCA. Non sono ancora iniziati i lavori di ristrutturazione del Cie di Gradisca devastato dalle rivolte. Una certezza già sembra esserci: il centro di identificazione ed espulsione della cittadina isontina rimane destinato sempre alla detenzione amministrativa di stranieri in attesa di espulsione. E, dunque, sarà ristrutturato con tutti i dispositivi di sicurezza del caso: camere di parcellizzazione, sbarre, offendicula. Viene meno non solo la prospettiva della non riapertura, invocata da Regione, Comune e associazioni umanitarie, ma anche quella della riconversione del Cie ad altre funzioni come quella di accoglienza. Il concetto è emerso a margine di un incontro fra i funzionari della Prefettura di Gorizia ed i sindacati dei lavoratori di Cie e Cara (il secondo centro di Gradisca, quello di accoglienza per richiedenti asilo). Sul tavolo c’era la questione degli stipendi arretrati: ormai cinque le mensilità dovute dall’ente gestore, la coop siciliana Connecting People, alla settantina di dipendenti delle due strutture. L’incontro con il viceprefetto vicario Gloria Allegretto, al quale hanno preso parte le sigle Cgil, Fiscat, Confcooperative ed i rappresentanti delle cooperative Connecting People, Luoghi Comuni ed Itc, si è risolto con buone prospettive per i lavoratori. Connecting People ha infatti consegnato alla Prefettura i cedolini paga dei mesi non retribuiti: un passaggio fondamentale perchè grazie a questa documentazione e alle tabelle ministeriali la Prefettura manterrà l’impegno preso di pagare direttamente le mensilità inevase. Lo farà nella percentuale dell’80% come primo acconto, riservandosi di effettuare una sorta di conguaglio a saldo, non appena effettuati i conteggi attraverso il Dpl. L’intento è riuscirci entro la fine dell’anno, dal momento che la Tesoreria chiude il 20 dicembre, direttamente sui conti bancari di ogni singolo dipendente. Al contempo è stato firmato l’accordo per la Cassa Integrazione in deroga per tutti i dipendenti di Connecting People dal primo al 31 dicembre, con la prospettiva di chiederla nuovamente per i primi mesi del 2014. Con un ordine del giorno il Comune di Gradisca d’Isonzo ha chiesto che il centro non venga più riaperto dopo lo sgombero per inagibilità, e che sia convertito a struttura da destinare alla collettività. «Altri Cie – spiega l’assessore al welfare – sono stati chiusi per gli stessi motivi di quello di Gradisca e c’è una diffusa consapevolezza politica che la normativa italiana sull’immigrazione non ha funzionato e va modificata radicalmente». Con il documento approvato giovedi il Comune chiede inoltre che il vicino Cara non venga ampliato, il timore dell’amministrazione è infatti di vedere triplicato l’impatto dei richiedenti asilo – come noto liberi di circolare e bisognosi di risposte sul territorio – su un comune di appena 6mila anime: nell’eventualità di riconversione del Cie in Cara da 150 diverrebbero 400.


da Il Piccolo del 1 dicembre 2013

incontro in prefettura

Dipendenti Cie, stipendi in arrivo

Firmata anche la cassa integrazione per i primi mesi del 2014

GRADISCA. Spiragli positivi e la speranza di un Natale tranquillo per i dipendenti della Connecting People impiegati nel centro immigrati di Gradisca. La prospettiva è emersa da un incontro fra i funzionari della Prefettura e i sindacati dei lavoratori di Cie e Cara. Sul tavolo c’era la questione degli stipendi arretrati: ormai cinque le mensilità dovute dall’ente gestore, la coop siciliana Connecting People, alla settantina di dipendenti. L’incontro con il viceprefetto vicario Gloria Allegretto, al quale hanno preso parte le sigle Cgil, Fiscat, Confcooperative e i rappresentanti felle cooperative Connecting People, Luoghi Comuni ed Itc, si è risolto con buone prospettive per i lavoratori. Connecting People ha infatti consegnato alla Prefettura i cedolini paga dei mesi non retribuiti: un passaggio fondamentale perché grazie a questa documentazione e alle tabelle ministeriali la Prefettura manterrà l’impegno preso di pagare direttamente le mensilità inevase. Lo farà nella percentuale dell’80% come primo acconto, riservandosi di effettuare una sorta di conguaglio a saldo, non appena effettuati i conteggi attraverso il Dpl. L’intento è riuscirci entro la fine dell’anno, dal momento che la Tesoreria chiude il 20 dicembre, direttamente sui conti bancari di ogni singolo dipendente. Al contempo è stato firmato l’accordo per la Cassa Integrazione in deroga per tutti i dipendenti del Consorzio Connecting People dal primo al 31 dicembre, con la prospettiva di chiederla nuovamente per i primi mesi del 2014.