CIE DI GRADISCA: il comune ribadisce il suo “no” alla riapertura

Dal Piccolo

2014-08-31, 

CONSIGLIO COMUNALE PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEL CIE

STARANZANO Non si ferma l’impegno del Comune di Staranzano per sostenere la chiusura definitiva del Cie (Centro di identificazione e di Espulsione) e il “no” all’ampliamento del Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) e del Cpa (Centro di prima accoglienza) di Gradisca d’Isonzo. L’argomento verrà portato nel consiglio comunale convocato dal sindaco Riccardo Marchesan mercoledì prossimo 3 settembre alle 18 con un ordine del giorno della giunta. All’assemblea consiliare interverrà anche il sindaco di Gradisca d’isonzo Linda Tomasinsig. «La struttura – spiega una nota del Comune – non corrisponde sotto il profilo del rispetto alle norme nazionali ed europee e dei diritti umani fondamentali. Gradisca, infatti, ha sempre espresso la sua contrarietà all’insediamento di un Cpt (ora Cie) ribadendo tale volontà tramite un documento congiunto con la Regione indirizzato sia al presidente del Consiglio che al Ministro degli Interni». Staranzano si impegnerà, inoltre, a chiedere alla Prefettura di Gorizia che vengano garantite le erogazioni degli stipendi, sanate le pendenze ai lavoratori e confermato al personale precedentemente impiegato che venga assicurato il reimpiego in altra mansione. La giunta staranzanese respinge, inoltre, anche l’ipotesi che la struttura del Cie venga riconvertita a Cara, Cpa aumentando così il numero de richiedenti asili accolti sul territorio di Gradisca e dell’Isontino, per non compromettere la buona relazione tra i migranti accolti al Cara e la cittadinanza. Ciro Vitiello