RIGASSIFICATORE: entra nel vivo la discussione sul “mini” impianto a Monfalcone (agg.01/09)

1 settembre 2014 Il Piccolo Monfalcone

PARLA il segretario lucia giurissa

Il Pd: «Sul rigassificatore valutazioni senza pregiudizi»

La procedura di Valutazione di impatto ambientale e di Incidenza ambientale per l’insediamento a Monfalcone di un terminale di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione del Gnl nel porto presentato da Smart Gas sta sollevando un acceso dibattito in città. «Spesso anche al di sopra dei toni», afferma il segretario del Pd monfalconese Lucia Giurissa, che ritiene che il progetto debba venir valutato con «approccio sereno e obiettivo, senza preconcetti ma anche e soprattutto senza superficialità». Si tratta infatti, per il segretario del Pd, di un’iniziativa imprenditoriale che vede coinvolto un pool di  aziende del territorio regionale e viene proposta quale sviluppo industriale di un comparto manifatturiero oggi in forte crisi, di cui dev’essere soppesata la complessità da diversi punti di vista. «Il Pd di Monfalcone, in un’ottica di responsabilità, sta portando avanti in questi giorni iniziative interne ed esterne di approfondimento e documentazione sul tema – sottolinea Giurissa – per giungere compiutamente a una valutazione seria e condivisa circa questa proposta  industriale». La valutazione «non riguarderà tanto la scelta imprenditoriale in sé, quanto il suo significato complessivo all’interno di una politica di sviluppo del territorio monfalconese». Il Pd, dopo aver approfondito ogni aspetto, proporrà le proprie riflessioni e osservazioni sia all’amministrazione comunale, che dovrà esprimere il proprio parere, sia alla città, cui va proposta una linea di indirizzo politico progettuale. «Non si intende però scivolare sull’onda dell’emotività e della polemica – sottolinea il segretario del Pd – che mal si sposano con le necessità di assumere decisioni importanti. I percorsi decisionali che portano a scelte strategiche di sviluppo di un territorio non possono venir condizionati dai malumori e polemiche personalistiche, ma devono essere frutto di approfondimento tecnico e valutazione politica, tenendo conto di tutti gli elementi in gioco: lo sviluppo economico e industriale del territorio, la salvaguardia del contesto ambientale, le interconnessioni con le infrastrutture e con le attività produttive già presenti a Monfalcone». Il Pd perciò «apprezza e sarà presente a tutti gli appuntamenti che in questo periodo vengono promossi da parte degli enti locali e della società proponente, portando il proprio contributo al dibattito». Intanto, in occasione del dibattito pubblico sul mini-rigassificatore proposto da Smart Gas, in programma venerdì 5 alle 18 al Kinemax, sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni di Monfalcone, Staranzano, Doberdò e Duino Aurisina. Il vicesindaco di Doberdò, Daniel Jarc, al proposito afferma: «Non parteciperemo all’incontro perché conosciamo già il contenuto del progetto ed è troppo presto per eventuali prese di posizioni. Come amministrazione comunale possiamo già confermare che in linea di massima non siamo contrari alla realizzazione dell’impianto, pur con alcune riserve». Sul tappeto in particolare le garanzie di sicurezza dell’impianto. Jarc, tuttavia, ha comunicato che il tema della realizzazione del mini-rigassificatore sarà affrontato in modo esaustivo e completo in uno dei prossimi consigli comunali.(bl.vi.)

Il Piccolo 30 agosto 2014 Monfalcone

Iter d’informazione e confronto

Rigassificatore, il Comune chiama associazioni e comitati

È in partenza l’iter informativo messo in campo dal Comune di Monfalcone, relativo al progetto di rigassificatore presentato da parte della società Smart Gas. Si tratta di una serie di incontri aperti alla popolazione, di confronto e di audizione di tecnici, al fine di approfondire i diversi aspetti del progetto proposto da un consorzio di imprese locali capeggiati dall’imprenditore Alessandro Vescovini, che guida la Sbe di Monfalcone. Se, dunque, Smart Gas, proponente il progetto di rigassificatore da realizzare nella zona industriale-portuale del Lisert, ha organizzato un dibattito pubblico, venerdì prossimo, 5 settembre, alle 18, nel Kinemax cittadino, l’ente locale, da parte sua, avvia le fasi conoscitive, nell’ambito del proprio ruolo istituzionale. Il primo appuntamento è stato dunque programmato per martedì prossimo, 2 settembre, e sarà dedicato ad associazioni ambientaliste, comitati rionali e ordini professionali. Su richiesta specifica delle associazioni, infatti, è stato organizzato l’incontro nel corso del quale sarà possibile per i portatori di interesse assistere a una illustrazione “facilitata” del progetto da parte di un tecnico specializzato, con spiegazioni e risposte a eventuali domande in vista della presentazione delle osservazioni, il cui termine per i privati scade il 21 settembre prossimo. Nella giornata di mercoledì 3 settembre, invece, toccherà ad una seduta congiunta e aperta al pubblico delle Commissioni Ambiente e Territorio del Consiglio comunale: in quella sede si terrà l’audizione di un rappresentante della società Smart Gas. E ancora, il giorno successivo, giovedì 4 settembre, la stessa Commissione consiliare unificata ascolterà tutti i soggetti istituzionali interessati: l’Azienda Speciale per il Porto, il Consorzio per lo sviluppo industriale, la Capitaneria di Porto, nonchè altri enti statali. Infine, entro metà settembre, il Comune di Monfalcone renderà note alla cittadinanza le proprie osservazioni e prescrizioni sul progetto di rigassificatore, che saranno consegnate alla Regione Friuli Venezia Giulia entro il 18 settembre. Sempre l’ente locale monfalconese comunica che il materiale cartaceo relativo al progetto Smart Gas è già da ora liberamente consultabile nell’ufficio Servizi Ambientali e Mobilità, in piazza della Repubblica 25, mail ambiente@comune.monfalcone.go.it, orario di apertura al pubblico lunedì e venerdì 9-12 (si sta predisponendo un ampliamento dell’orario a partire dal 1° settembre). I documenti sono anche visionabili sul sito del Ministero dell’Ambiente, dove è anche possibile inviare le proprie osservazioni. L’indirizzo è: http://www.va.minambiente.it/it-IT. Intanto, il Wwf Italia, attraverso il suo delegato regionale Alessandro Giadrossi, facendo appello a un «confronto civile e di rispetto istituzionale e personale», in riferimento ai contenuti apparsi nella pagina a pagamento pubblicata sul quotidiano “Il Piccolo” che chiamavano in causa le argomentazioni sul progetto di rigassificatore espresse dal biologo Carlo Franzosini, si riserva una decisione sulla partecipazione o meno al dibattito organizzato da Smart Gas.(la.bo.)

Segnalazioni / Lettere Monfalcone

RIGASSIFICATORE/1 Nel progetto l’arrivo di 90 metaniere

 Toni abnormi, sarcasmo e colorite denigrazioni per tutti coloro che hanno osato porre dubbi su alcuni punti del progetto sono apparsi sulla pagina del Piccolo. Particolarmente offesa io, come portavoce di un Comitato, L’Altrabaia, che da sempre si spende per un uso oculato della risorsa ambiente. È da qualche settimana che stiamo esaminando i poderosi faldoni del progetto, dai quali è chiaramente emerso il numero di 90 metaniere, tra grandi piccole e medie “considerando il traffico complessivo di navi alla nuova banchina” (vedi allegato n.1- Quadro di Riferimento Progettuale pag 41 ,cartella 5 presso Comune di Duino-Aurisina). Che questo dato, a dire del proponente, abbia negato il termine “mini” con cui viene definito il progetto ed abbia perfino prodotto un danno di immagine, è, a dir poco, ridicolo, ma i numeri sono numeri e quindi inoppugnabili. O no? Se non basta ancora, ecco i dettagli (Vedi allegato n.2 – Quadro di Riferimento Ambientale,pag 273 ,Tabella 10.20: Traffici Navali in Fase di Esercizio Tipologia Navi metaniere; per approvvigionamento GNL capacità 125000 m cubi n.22, Per distribuzione GNLcapacità 9000 m cubi n.6, (per distribuzione GNL,)capacità 3500 m cubi n.62). Per capirci la più piccole metaniere sono pari, ciascuna, alla portata di 70 camion cisterna (vedi allegato n.3 tabella 10.18, capacità autobotti per distribuzione GNL 50 m. cubi ciascuno). Noi continueremo a esaminare il Progetto per poter fare una valutazione complessiva costi-benefici e presentare delle osservazioni pertinenti,inoltre parteciperemo agli eventi pubblici organizzati dal Comune di Monfalcone il 2, 3 e 4 settembre che potranno fare chiarezza nell’ambito di confronti pacati, equilibrati e democratici. Non ci interessano i momenti pubblicitari con rinfresco, i discorsi altisonanti e/o le denigrazioni personali e di bassa lega, da qualunque parte provengano.

Egle Tarasic- Monfalcone

RIGASSIFICATORE /2 Sono impianti a grande rischio

Caro Direttore, dobbiamo confessare che siamo rimasti sconcertati nel leggere la pagina a pagamento del 27 agosto scorso di Smart Gas. Il testo contiene alcuni ragionamenti che sarebbero stati apprezzabili (sviluppo del Porto, imprenditorialità, occupazione, etc.) se espressi senza invettive e non tanto velate minacce, che sembrano quasi uno sfogo da crisi adolescenziale. Come si fa a proporre un dibattito pubblico su un argomento con importanti ricadute sul territorio, ma anche criticità, in questo modo? Si vuol forse negare che strutture di questo tipo – definite impianti a rischio d’incidente rilevante – comportino dei rischi? Dichiarando che le domande serie verranno ampiamente soddisfatte, mentre le mistificazioni create ad arte, verranno definitivamente sbugiardate? (Ci sarà forse un arbitro indipendente?).Se vi fosse vero desiderio di dialogo, l’invito a intervenire non tradirebbe, nei toni usati, la voglia di gettare gli interlocutori scomodi in una specie di arena, nell’intento di usare populisticamente contro di loro le legittime aspettative dei lavoratori e dei giovani del territorio. Per quanto mi riguarda (Lino Santoro) risponde al vero che ho superato la soglia dei 68: auguro all’inserzionista di arrivarci, alla mia età, con il maggior numero di neuroni attivi e ben interconnessi. Non sono un esperto hacker, mi sono però documentato su alcuni studi della Commissione Europea, dei ministeri della Difesa e degli Esteri italiani, del ministero della Difesa e del Congresso degli Usa, che mi sono premurato di inviare a Fabio Del Bello, presidente della Prima commissione della Provincia di Gorizia, che mi ha cortesemente invitato all’audizione. Nell’occasione, ho fra l’altro sottolineato il pericolo del rollover (vanno impediti la stratificazione e il pericolo di incontrollato aumento della pressione) aggiungendo il suggerimento di interrare i serbatoi criogenici per assicurare una minore superficie di esposizione (anche paesaggistica), installando anche controlli multipli per proteggere l’impianto dal rischio del ciberterrorismo. Sottolineo che si tratta di suggerimenti ben presenti nella letteratura scientifica, riassunti ad esempio nel famoso testo LNG RISK BASED SAFETY Modeling and Consequence Analysis di Woodward e Pitblado, (John Wiley & Sons, del 2010). Da canto mio (Carlo Franzosini), sono biologo marino ma ho anche titoli professionali marittimi. In quanto “conduttore abilitato al traffico locale”, conosco qualcosa delle norme che regolano il traffico in ambito portuale e costiero. Questo mi ha consentito – nella Commissione istituita nel 2013 dall’Autorità portuale di Trieste dopo il decreto Clini – di interloquire con il Genio Civile Opere Marittime della regione, l’associazione Spedizionieri e altri. La Commissione concluse che per il progetto di rigassificatore a Zaule andavano ancora accertate le limitazioni al traffico e le distanze di sicurezza dalle gasiere. Il mio dilemma era – ed è tutt’ora – comprendere perché il progetto di un rigassificatore, ormai ad uno stadio avanzato, avesse consentito ai Vigili del fuoco di rilasciare il “nulla osta di fattibilità” ma non alla Capitaneria di porto di dirimere la questione della compatibilità dei traffici. L’inserzione lamenta un danno d’immagine a Smart Gas da parte di chi ha richiesto chiarimenti o espresso perplessità. La nostra impressione, caro Direttore, è invece che siano proprio il taglio aggressivo e le invettive dell’inserzione ad arrecare un danno a Smart Gas.

 Carlo Franzosini  –  Lino Santoro

 

Il Piccolo 28 agosto 2014 Monfalcone


Dibattito no-stop sul mini-rigassificatore
La società Smart Gas ha promosso l’evento per il 5 settembre al Kinemax dalle 18 a dopo mezzanotte con buffet serale 
le reazioni all’inserzione : L’ex sindaco di Capodistria Juri invita a un maggior rispetto di quanti non sono favorevoli all’impianto
La società Smart Gas, proponente il progetto di rigassificatore da realizzare nella zona industriale-portuale del Lisert, ha deciso di organizzare un dibattito pubblico il 5 settembre, alle 18, nel Kinemax di Monfalcone. Nel corso del dibattito, come afferma la società nella pagina pubblicitaria con cui ieri ha annunciato l’iniziativa, «verranno ribaditi ancora una volta, come avviene in totale trasparenza da un anno a questa parte, le caratteristiche tecniche dell’impianto proposto, verranno illustrati gli impatti ambientali, economici e occupazionali, verranno proiettati filmati, verranno spiegati nel dettaglio i documenti tecnici». Ognuno dei convenuti, precisa il dottor Alessandro Vescovini, che così firma la lunga nota pubblicata a pagamento, «potrà fare tutte le domande che ritiene necessario fare», dopo, però, essersi preventivamente prenotato. Come spiega Vescovini, presidente della Sbe, società capofila del progetto, «l’identificazione avverrà all’ingresso del cinema e a ognuno dei partecipanti verrà assegnato un posto, dal quale con un sms o con un’alzata di mano potrà prenotare il suo intervento indicando la propria ubicazione». L’evento sarà trasmesso in diretta streaming e la registrazione sarà pubblicata su YouTube e i proponenti il progetto risponderanno anche a domande on-line di coloro che non avranno la possibilità di essere presento all’incontro. L’evento sarà una no stop, come preannuncia la società, almeno fino a chiusura della struttura, prevista 30 minuti dopo la mezzanotte. E per questo motivo sarà allestito un buffet, tra le 20.30 e le 21, per spegnere i morsi della fame. «In questo modo, ne siamo certi – afferma Alessandro Vescovini – tutte le domande serie verranno ampiamente soddisfatte e le mistificazioni create ad arte in questi giorni verranno definitivamente sbugiardate». All’appuntamento il presidente di Sbe, tramite la pubblicità, ha invitato i sindaci dei Comuni di Monfalcone e Duino Aurisina, ma anche di Ronchi dei Legionari, Staranzano e Doberdò e le associazioni ambientaliste. Il tono e i contenuti dell’avviso hanno suscitato numerosi commenti a Monfalcone e la reazione dell’ex sindaco di Capodistria Aurelio Juri e di qualche lettore. Juri ringrazia dell’invito ricevuto a partecipare al dibattito al Kinemax e preannuncia al presidente di Sbe che ci sarà. «Per ascoltarla ma anche per dirle, con tutto rispetto, che è partito col piede sbagliato se vuol convincere l’opinione pubblica interessata sull’utilità e la sensatezza del rigassificatore che vuol impiantare sotto casa – afferma Juri -. Se il progetto nasce e cerca di farsi strada così come lei reagisce alle osservazioni e critiche, allora non ci sta proprio. Le cose che si dicono e si fanno, se da persone serie, esigono sempre una preventiva verifica dei fatti che stanno a monte e il rispetto degli interlocutori. Dalla sua risposta al dibattito di Aurisina giorni fa, non ce n’è una briciola di questo presupposto. Anzi. Si scatena e in termini tutt’altro che rispettosi, contro chiunque abbia avuto l’ardire di obiettare al suo progetto». L’ex sindaco di Capodistria sottolinea, fra l’altro, di aver fatto il proprio intervento in italiano ad Aurisina, dopo un doveroso saluto in sloveno «in una sala dove lo sloveno è di casa così come l’italiano». «Nel territorio bilingue le documentazioni pubbliche devono essere bilingui – afferma Juri rivolgendosi a Vescovini, ricordando la normativa vigente – e, a proposito, non manchi di assicurare la traduzione in sloveno e viceversa al Kinemax di Monfalcone il 5 di settembre. E magari di chiedere scusa alla comunità slovena per la sparata di intolleranza nazionale su Facebook. Quanto a me, avrebbe dovuto verificare un tantino meglio non solo la lingua, ma anche il tema del mio intervento». L’ex sindaco di Capodistria sottolinea di non aver toccato la questione dell’escavo del porto di Monfalcone, ma di aver parlato dello scalo di Capodistria solo per ricordare che «lì il rigassificatore di Gnl a terra, per altro simile, l’abbiamo rifiutato, nonostante la premessa di nuovi posti di lavoro». Il geologo triestino Livio Sirovich si dice invece «allibito per i toni usati dall’imprenditore Vescovini», dando la sua solidarietà alle persone citate nell’inserzione pubblicitaria. «Incidentalmente segnalo infine che il sito “www.smartgas.it” promosso da Vescovini nella sua inserzione oggi (ieri, ndr) 27 agosto non esiste», conclude Sirovich.


L’8 settembre l’audizione della Provincia 
Si moltiplicano ora a Monfalcone le occasioni di confronto istituzionale sul progetto di rigassificatore presentato da Smart Gas in vista della scadenza, il 21 settembre, del termine per la presentazione delle osservazioni nell’ambito della procedura di Via nazionale. Le commissioni del Consiglio comunale di Monfalcone si riuniranno la prossima settimana, mentre è stata convocata per l’8 settembre, alle 18, all’auditorium dell’Istituto Brignoli Einaudi Marconi di Staranzano la Commissione provinciale logistica. La commissione terrà un’audizione sul tema del rigassificatore di cui è stata proposta la realizzazione nell’area portuale-industriale del Lisert. Relazioneranno Lucio Bregola, direttore di Smart Gas, Paolo Maschio presidente dell’Azienda speciale porto, Carlo Franzosini, biologo della Riserva marina di Miramare, Lino Santoro, cultore della materia, Michele Tonzar di Legambiente Monfalcone. La seduta, spiega il presidente della commissione, Fabio Del Bello, è finalizzata da un lato all’audizione di esperti, dall’altro alla diffusione dell’informazione. Avranno prima la parola appunto i tecnici e rappresentanti delle associazioni ambientaliste, poi i componenti della commissione, quindi il pubblico. «Desidero rilevare l’apporto sempre prezioso delle associazioni ambientali cittadine – afferma Del Bello -, il Wwf che per primo ha indetto un incontro pubblico e Legambiente che ha partecipato e partecipa con contributi significativi».