Dal Piccolo
05/03/14
Dipendenti Cie senza stipendio sospeso lo sciopero di venerdì
di Luigi Muciano GRADISCA Si apre uno spiraglio per la sorte dei dipendenti del Cie/Cara di Gradisca senza stipendio da cinque mesi. Lo sciopero ad oltranza annunciato a partire da venerdi è stato ufficialmente sospeso nelle ultime ore, dopo che dalla Prefettura sono giunte alcune rassicurazioni sullo sblocco della liquidità per le mensilità spettanti ai lavoratori. Non solo. Anche la delicata situazione del personale sanitario, che ieri aveva manifestato l’intenzione di dimettersi in blocco (medico e infermieri, liberi professionisti a partita Iva, non vedono evase le proprie fatture addirittura da 10 mesi), sembra vicina a una svolta positiva, con le rassicurazioni arrivate dal Prefetto anche a questa categoria di operatori. Alla base dell’infinita vicenda-stipendi vi sono i gravi problemi di liquidità dell’ente gestore, il consorzio siciliano Connecting People. Lunedi è stato fatto il punto della situazione nel corso di un vertice tenutosi al Palazzo del Governo fra il Prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto, il viceprefetto vicario, Gloria Allegretto, e le organizzazioni sindacali. Il Prefetto ha informato che Connectig People ha richiesto, presso il Tribunale di Trapani, un concordato in bianco, pubblicato l’8 febbraio, che prevede da parte del Giudice il blocco di tutti i pagamenti e delle ingiunzioni di pagamento fino a risoluzione dell’istruttoria. La Prefettura si è rivolta all’Avvocatura dello Stato per comprendere se esista la possibilità di effettuare il pagamento degli arretrati: novembre, dicembre, tredicesima, gennaio (per i quali i fondi e i mandati di pagamento erano già disponibili a gennaio) e se esista la possibilità per la Prefettura di effettuare, in seguito, il pagamento diretto delle retribuzioni sostituendosi a Connecting. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, la risposta dell’Avvocatura dello Stato sarebbe stata positiva. Di qui la decisione delle organizzazioni sindacali di sospendere lo sciopero in attesa di un documento scritto che fornisca le opportune rassicurazioni sulla percorribilità dell’iter. «Nonostante ciò – precisano i sindacati – la Prefettura ha dichiarato di non aver nulla in contrario a mantenere la convenzione con Connecting People, previa rimodulazione dell’accordo». Prefettura che è stata ufficialmente informata anche del fatto che le forniture del materiale per la sanificazione degli ambienti, per l’igiene degli ospiti e per i medicinali e il materiale sanitario si stanno pericolosamente esaurendo, rendendo nuovamente precaria la sicurezza all’interno dell’istituto. «Restiamo stupiti e fortemente in disaccordo con la decisione della Prefettura di voler continuare la convenzione con Connecting People – concludono i sindacati – D’ora in avanti riconosceremo la sola Prefettura come unico interlocutore per le trattative e qualsiasi problematica riguardante i dipendenti».
02/03/14
Finisce in cella a Viterbo una delle menti della rivolta
di Luigi Murciano GRADISCA È stato arrestato uno dei protagonisti delle rivolte scoppiate la scorsa estate all’interno del Centro di identificazione e espulsione di Gradisca d’Isonzo. I gravi episodi di danneggiamento della struttura isontina di identificazione ed espulsione, accaduti nei mesi di agosto e settembre scorsi e culminati nella chiusura per inagibilità della struttura stessa, hanno portato ieri ad un ulteriore arresto: quello di un algerino di 35 anni, rintracciato ad Orte, in provincia di Viterbo. L’uomo, che partecipò ai danneggiamenti messi in atto da una ventina di persone ritenute responsabili di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, in particolare si era “dedicato” a rendere completamente inservibile l’impianto di allarme rompendo e dilaniando le parti metalliche di sostegno dello stesso per poi aprire un varco nella rete metallica di contenimento che impediva la salita al tetto della struttura. Assieme ad altri extracomunitari trattenuti all’interno del centro isontino era stato ritratto nelle immagini della videosorveglianza e quindi, dopo le indagini volte alla sua identificazione, nonostante si fosse abilmente camuffato il volto per rendersi irriconoscibile, a suo carico era stata richiesta l’emissione di una misura di custodia cautelare in carcere. Nella mattinata di ieri, probabilmente ignaro del provvedimento gravante a suo carico, il trentacinquenne è stato rintracciato e arrestato nella cittadina laziale dagli uomini del comando dei carabinieri. Gli autori delle rivolte dell’estate scorsa erano stati tutti identificati grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Gorizia. In precedenza, fra ottobre e novembre, altri protagonisti dei tumulti al Cie erano stati arrestati dopo esser stati intercetatti e bloccati nei territori di Trento, Torino e Mestre.