PORDENONE: Loperfido attacca ancora lo Zapata!

Dal Messaggero Veneto

23/09/10

«Priorità ai sodalizi rispettosi dei valori nell uso delle sedi»

 

«Nell’attribuzione delle sedi comunali, l’amministrazione deve dare precedenza a quelle associazioni che operano quotidianamente per il bene della comunità, nel rispetto dei concittadini e delle istituzioni». In questo modo il consigliere del Pdl, Emanuele Loperfido, ritorna sulla questione dell’assegnazione di uno spazio al circolo Zapata. Sollevata con una interrogazione, ha risposto l’assessore alle Politiche sociali, Gianni Zanolin, «il quale – commenta Loperfido – pontificando al sottoscritto lezioni sulla democrazia, circa l’esistenza di diversi punti di vista e la necessità delle istituzioni di dare voce alle diverse posizioni, ha bellamente dimenticato come l’interrogazione parta proprio da episodi in cui i suoi protetti regolarmente impediscono alle istituzioni, ovviamente solo di centro-destra, di parlare». Relativamente alla richiesta di intervento per fatto personale, dopo il botta e risposta col sindaco sull’attenzione rispetto alla commemorazione del militare morto in Afghanistan, Loperfido rimarca «che la sede sovrana per un atto di questo tipo era proprio il consiglio comunale».

 

21/09/10

Soldato morto in Afghanistan, bagarre in consiglio

 

Bagarre in consiglio comunale, ieri sera, sulla mozione di Emanuele Loperfido (An-Pdl) relativa alle contestazioni degli anarchici davanti al monumento il 25 aprile scorso e sulla mancata commemorazione del soldato caduto Alessandro Romani. Il consigliere aveva chiesto chiarimenti sui termini della concessione della sede in via Pirandello al circolo Zapata: «Il contratto d’affitto è rispettato – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Giovanni Zanolin –, i soci si comportano bene, sono pacifici e non hanno alcun procedimento penale. La storia d’Italia mette insieme diverse sensibilità, di grandi movimenti politici che si rapportano con le istituzioni, di altri che non lo fanno». Del resto, ha chiosato, «usciamo da un’estate in cui alcuni hanno dato uno spettacolo avvilente sul rispetto delle istituzioni». Loperfido nella replica si è detto «molto insoddisfatto», aggiungendo che «un gruppo che alloggia in una sede comunale e impedisce alle istituzioni di parlare non è democratico. Gli anarchici di Pordenone sono “imborghesiti”, prendono la sede dallo Stato, ma non lasciano parlare solo quelli del centro-destra», riferendosi alla contestazione rivolta al vicepresidente della Provincia, Eligio Grizzo, il giorno della Liberazione. Poi ha aggiunto: «Tutte le istituzioni hanno commemorato il soldato caduto in Afghanistan, il consiglio comunale di Pordenone no». Nel dibattito s’è inserito il sindaco Sergio Bolzonello: «Non può permettersi di accusarci di questo, il soldato è stato commemorato quando abbiamo appreso la notizia. Se qualcuno l’avesse proposto avrebbe avuto un sì convinto». “Duello” politico sul fatto che Loperfido potesse replicare nuovamente o meno, voto del consiglio (presidente Vincenzo Romor contestato, “discussione” anche tra sindaco e Alessandro Corazza, Idv), opposizione d’accordo (con Bolzonello e Francesca Cardin, Pd), maggioranza no (ma tre non hanno votato), proposta respinta. Interrogazione di Francesco Ribetti (da ieri capogruppo del Pdl costituitosi formalmente in consiglio con 11 membri di An, Fi e Gdl) sui concerti in notturna, oltre le 23.30, e, nello specifico, sul no al Summerend festival. «Il tipo di festival – ha replicato il sindaco – non è compatibile con il quartiere che già ospita gli eventi legati alla fiera. Si possono fare delle deroge, basta chiederle (e il vicepresidente della Regione Luca Ciriani ha parlato di eventi negati, quando mai risulta abbia presentato domande formali), le valuteremo e di volta in volta decideremo». In apertura di seduta, il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità la costituzione della Fondazione istituto tecnico superiore per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (partenza prevista il 30 settembre) per la quale il Comune di Pordenone parteciperà con 2 mila euro, e consegnato al primario di pediatria dell’ospedale Roberto Dall’Amico 49 mila 898 euro frutto della raccolta fondi per i terremotati di Haiti.