Dal Piccolo del 28/06/12
Caso stipendi al Cie Indaga la Prefettura
di Luigi Murciano GRADISCA La Prefettura di Gorizia adotterà tutte le verifiche necessarie in merito ai ritardi nei pagamenti degli operatori del Cie e Cara denunciati dai sindacati. Questo l’esito di un incontro svoltosi ieri mattina fra il Viceprefetto vicario, Gloria Allegretto, e le rappresentanze di Cgil/Fp e Cisl/Fisascat. Queste nei giorni scorsi avevano posto l’accento sui «ripetuti ritardi» nel pagamento dei lavoratori da parte dell’ente gestore Connecting People, ma anche sulle difficoltà finanziarie -secondo i sindacati dovute alle miniproroghe della gestione di appena 10 giorni- che impedirebbero addirittura l’acquisto dei materiali essenziali, come quelli per la sanificazione degli ambienti e l’igiene personale degli ospiti. Il clima di incertezza è stato sviscerato alla dottoressa Allegretto, che a nome dell’ente ha assicurato «massima attenzione e l’adozione di verifiche consequenziali» sul problema degli stipendi. La Prefettura precisa che il regime delle brevi proroghe alla gestione rappresenta «un provvedimento straordinario e cautelare, in attesa dell’acquisizione dei pareri di rito richiesti al Viminale e ad organi di consulenza giudico-istituzionale». Come noto infatti il Cie è ancora “ostaggio” di una vertenza giudiziaria al Consiglio di Stato per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto del 23 dicembre 2010, inizialmente vinto da una cordata guidata dalla francese Gepsa. «Nell’ipotesi in cui tali pareri venissero espressi favorevolmente, e ciò dovrebbe avvenire in tempi brevissimi – fa sapere la Prefettura – dovrà essere comunque adottato un nuovo decreto di aggiudicazione definitiva da notificare a tutti i partecipanti alla gara». Intanto Connecting People reagisce alle accuse. Il consiglio di amministrazione del consorzio trapanese ha dato mandato ai suoi legali di tutelare la società «considerate le troppe affermazioni prive di fondamento». A detta della coop siciliana risultano «non vere e lesive» le esternazioni sui gravi ritardi di pagamento: da gennaio ad oggi i ritardi «sono stati solo di pochi giorni, nonostante il grande arretrato di pagamenti da parte della Prefettura di Gorizia» si legge in una nota.«Non è mai esistita e non esiste la volontà di non concedere ferie ai dipendenti, e ancor di più è infondata la presunta assenza di materiali di protezione individuale, di pulizie o per l’igiene personale». Connecting People si dichiara «disponibile al dialogo, purchè corretto e veritiero»
Messaggero Veneto del 28/06/12
Gestione Cie, verso un contratto a tempo indeterminato
GRADISCA Nella prima decade di luglio potrebbe arrivare da Roma il via libera per il contratto d’appalto a tempo indeterminato per la gestione di Cie e Cara di Gradisca. La novità è stata resa nota ieri ai sindacalisti di Fisascat e funzione pubblica di Cgil e Cisl dal vicario del prefetto, Allegretto. I sindacati sono stati informati del fatto che l’ultima proroga del contratto concessa a Connecting people è stata di 20 giorni anziché i soliti 10. Lo riferisce Massimo Bevilacqua, Cisl fp. Nel frattempo, Connecting people intende adire alle vie legali per le «affermazioni prive di fondamento» sostenute nella conferenza stampa del 25 giugno di Cisl e Cgil a Gradisca. «Da gennaio a oggi precisiamo – ribadisce la società consortile, come già spiegato dal componente del cda Mauro Maurino su queste colonne – i ritardi di pagamento degli stipendi dei lavoratori sono solo di pochi giorni, nonostante il grande arretrato di pagamenti che si registra da parte della Prefettura di Gorizia. Non è mai esistita e non esiste volontà alcuna di non concedere ferie ai dipendenti e ancor di più risulta infondata la dichiarata assenza di materiali di protezione individuale, sempre regolarmente distribuiti. Così come risulta priva di ogni fondamento la mancanza di materiale per le pulizie e per l’igiene personale degli ospiti». Nessun blocco delle ferie e degli stipendi è stato ventilato da Connecting people, che si dichiara invece sempre pronta al dialogo e a un dibattito «teso a migliorare le condizioni di vita e lavoro all’interno di Cie e Cara, piuttosto che assistere a campagne pretestuose a danni di imprese e istituzioni che contribuiscono quotidianamente a dare prospettive economiche e di posti di lavoro al territorio». Ilaria Purassanta
26/06/12
Il Piccolo
Cie allo sbando, i sindacati “minacciano” la Prefettura
di Luigi Murciano GORIZIA «Dalla Prefettura di Gorizia sinora solo silenzi. Ma se i diritti dei lavoratori e le regole continueranno a non essere rispettati, potrebbe doverne rispondere in sede civile e penale». Clamorosa levata di scudi dei sindacati contro l’attuale gestione del Cie di Gradisca. Nel mirino l’Ufficio del governo e la cooperativa siciliana Connecting People, che opera nella struttura dal 2008 e il cui contratto è scaduto nel dicembre del 2010. Vengono denunciati i continui ritardi nei pagamenti degli operatori e nell’acquisto di forniture, l’inesistenza di ferie lunghe, le scarse condizioni di sicurezza. Una situazione figlia delle continue microproroghe della gestione – di appena dieci giorni – che la Prefettura concede a Connecting People. La coop continua ad operare in regime di prorogatio in attesa che i tribunali stabiliscano se le spetti continuare nella gestione o se questa vada affidata alla cordata capeggiata dalla francese Gepsa, che la gara d’appalto l’aveva vinta prima di vedersi revocare il provvedimento dal Tar. A fare le spese di questo bailamme sono i lavoratori, come denunciato da Cisl (Elisa Miani e Paolo Duriavig per la Fisascat, Massimo Bevilacqua per la Fp) e Cgil (Raffaella Martinello e Mafalda Ferletti per Fp). Disposti, se l’aria non cambierà, a fare rispondere la Prefettura in solido per i ritardi degli stipendi dovuti ai 46 operatori del Cie (più i 25 del Cara): «La situazione è inaccettabile. Le miniproroghe compromettono la qualità del lavoro e non danno continuità alla gestione: mancano persino i soldi per la pulizia degli ambienti e i prodotti per l’igiene personale degli ospiti. L’azienda si dice impossibilitata a rispettare le tempistiche perchè è lo Stato a pagare in ritardo. L’Ufficio del Governo dal canto suo minimizza. Ora basta. La Prefettura accerti se l’ente gestore sta rispettando il contratto e conceda proroghe più lunghe in modo da potere organizzare il lavoro e dare maggiori certezze ai lavoratori».
Messaggero Veneto
Cie, i sindacati: portiamo in tribunale la Prefettura
GRADISCA Sindacati sul piede di guerra e pronti a portare in tribunale la Prefettura di Gorizia per obbligarla in solido a rispondere della situazione dei 76 lavoratori di Connecting people impiegati al Cie e al Cara. Ieri al Monte di pietà di Gradisca i sindacalisti Massimo Bevilacqua (Cisl fp Gorizia), Paolo Duriavig (Fisascat Cisl Fvg), Elisa Miani (Fisascat Cisl Gorizia), Raffaella Martinello (Cgil fp Gorizia) e Mafalda Ferletti (Cgil fp Fvg) hanno denunciato i ritardi sistematici nell’accreditamento degli stipendi agli operatori causati dalle mini-proroghe del contratto di appalto stipulato tra Prefettura e Connecting people. «E’ notizia di oggi – ha detto Miani –, riferitaci da un rappresentante della rsu, che Connecting people ha congelato ferie e stipendi finché non otterrà dalla Prefettura la proroga a tempo indeterminato dell’appalto». La Prefettura proroga di 10 giorni in 10 giorni il contratto d’appalto del servizio a Connecting people, consorzio di cooperative di Trapani. Di conseguenza la cooperativa di gestione, navigando a vista, non eroga puntualmente gli stipendi. Sono puntuali invece le scadenze di mutui e bollette: le famiglie dei lavoratori sono in difficoltà. L’incertezza però causa, come segnalano i sindacati, anche carenze in termini di sicurezza: mancano materiali per la protezione individuale come guanti da lavoro, divise, detersivi e saponi. Tra le conseguenze anche il fatto che gli operatori non possono andare in ferie per periodi lunghi e che i turni sono diffusi a cadenza settimanale e all’ultimo momento. «Intendiamo attivare – ha spiegato Bevilacqua – la procedura per la richiesta del pagamento diretto del committente, che, lo ricordiamo, ha un vincolo di responsabilità in solido con l’appaltatore. Chiederemo pertanto alla Prefettura di pagare direttamente gli stipendi ai lavoratori». Gli operatori di Connecting people sono stati di frequente bersaglio di aggressioni da parte degli ospiti o di lanci di oggetti e c’è pure il rischio di contrarre la scabbia. I sindacati chiedono di garantire gli standard della normativa su salute e sicurezza nei posti di lavoro, offrendo spogliatoi dotati di docce, armadietti chiusi a chiave per gli effetti personali, un servizio di lavanderia per le divise e valutazioni dello stress lavoro-correlato. A Connecting people, invece, i sindacati chiedono pagamenti puntuali e di mettere gli operatori in condizione di lavorare bene, «oppure, se le proroghe brevi non lo consentono, di rinunciare all’incarico». Ilaria Purassanta