NO TAV/ Volantino per lo sciopero del 22 giugno e Aperitivo NOTAV

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No Tav Udine Foto 30 giugno
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Foto Udine 30 giugno 2012
Sabato 30 giugno “Aperitivo No Tav”
in Piazza Libertà dalle 19.00 alle 22.00

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Foto Udine 22 giugno 2012
Venerdì 22 giugno presidio-volantinaggio
“Più Treni, Meno Tav” in Stazione dalle 17.00 alle 19.30

 

 

 

TAGLIARE COSA?

 

 

Oggi, venerdì 22 giungo, i sindacati di base scioperano per aumenti salariali, riduzione dell’orario, e sicurezza sul posto di lavoro; contro precarietà, attacco all’art.18, patrimoniali per poveri come l’IMU e aumento dell’IVA; contro le spese militari, contro le Grandi Opere Inutili e contro i tagli allo Stato sociale.
Come dargli torto? I tagli per la crescita li conosciamo bene per esempio sui trasporti: tagliano i treni, locali, regionali, interregionali, per far crescere il TAV!
Oltre ai quotidiani ritardi e disservizi di ogni genere, sono previsti nuovi possibili tagli che potranno riguardare cinque coppie di treni che viaggiano tra Venezia, Mestre e Trieste, via Cervignano e Udine.
Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, fa la voce grossa dicendo che i bilanci sono in perdita, ma continua a sostenere le linee ad Alta Velocità che, oltre a non servire alla gente che quotidianamente si reca sul posto di lavoro o a scuola, sono un buco nero a livello economico. Infatti, più volte i finanziamenti pubblici per il trasporto giornaliero sono stati dirottati sull’Alta Velocità.
Gli investimenti privati sono una bufala, poiché sono garantiti dallo Stato (ossia dalle nostre tasche).
I passeggeri, seppur costretti a prendere i freccia rossa e freccia argento, in conseguenza dalla cancellazione di numerosi intercity, comunque non sono sufficienti a garantire la sostenibilità economica dell’opera.
Della sostenibilità ambientale meglio non parlare: la realizzazione delle varie tratte di Alta Velocità ha provocato disastri ambientali (vedi prosciugamento di falde idriche del Mugello in Toscana), cementificazione e scempio del territorio.
Se a questo aggiungiamo le infiltrazioni mafiose nei cantieri, del TAV che ci resta? Resta quella che il giudice Ferdinando Imposimato ha definito “la grande pappatoria”, cioè il sistema di corruzione legalizzata post-tangentopoli, fatto di Grandi Opere Inutili, General Contractors (il prezzo lo decide chi fa l’opera), Project Financing (socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili) e sub-appalti a catena con controllo mafioso dei cantieri. Un sistema tangentizio, di fatto, ma non sul piano giuridico formale, poiché i soldi pubblici sono ridistribuiti attraverso imprese di diritto privato.
Chi s’intasca milioni se li gode, chi protesta contro questa ennesima truffa viene manganellato, gasato, criminalizzato, incarcerato.
In Friuli Venezia Giulia oramai la questione TAV/TAC è palesemente una truffa perché non c’è utenza passeggeri (Alta Velocità) fra Trieste e Torino per giustificare l’investimento ed invece per il trasporto merci (Alta Capacità) basterebbe mettere a posto la linea esistente per quintuplicarne la capacità e senza fare nuovi binari e spendendo un ventesimo dei 7,4 miliardi di euro previsti per la tratta Venezia-Trieste dell’AV/AC.

 

 

PIU’ TRENI,
MENO TAV

 

 

 

La mobilitazione e la controinformazione contro l’assurdo progetto AV/AC Venezia-Trieste continuano anche con momenti aperti di socialità e partecipazione.

 

Partecipate in

 

Piazza Libertà Sabato 30 giugno

 

dalle 18.00 alle 22.00

 

all’“Aperitivo No Tav”, con musica, filmati e distribuzione di materiale informativo,

 

anche per solidarizzare con la lotta della Valsusa ad un anno dallo sgombero della

 

“libera Repubblica della Maddalena”. Un anno dopo i lavori non sono ancora iniziati!!

 

 

Comitato No Tav Udine