da Il Piccolo del 09 marzo 2013 — sezione: TRIESTE
GRADISCA
Gestione Cie, il Tar rigetta il ricorso della Minerva
GRADISCA. Gestione del Cie e Cara di Gradisca, il Tar mantiene in sella” Connecting People. Dopo avere ritenuto illegittima l’aggiudicazione dei servizi interni ai due centri immigrati alla cordata..
GRADISCA. Gestione del Cie e Cara di Gradisca, il Tar mantiene in sella” Connecting People. Dopo avere ritenuto illegittima l’aggiudicazione dei servizi interni ai due centri immigrati alla cordata capeggiata dal colosso francese Gepsa nell’appalto 2011-2014 (sentenza poi confermata dal Consiglio di Stato), il tribunale amministrativo ha respinto – ritenendolo inammissibile – anche il ricorso di Minerva Scpa contro l’affidamento all’impresa che in quella gara era giunta seconda: per l’appunto la Connecting People di Trapani.
La cooperativa goriziana, che già aveva gestito l’allora Cpt dalla sua apertura del marzo 2006 sino al 2008, prima di passare il testimone proprio al consorzio siciliano, si era classificata al terzo posto della gara d’appalto: dietro a Gepsa e all’uscente Connecting People. Minerva, rappresentata dai legali Fabrizio e Roberto Paviotti, ha presentato ricorso contro la Prefettura e il Viminale contestando – dopo l’esclusione di Gepsa – che l’aggiudicazione definitiva avvenisse in favore del soggetto secondo classificato. Per il collegio giudicante del Tar – presidente Zuballi, a latere Di Sciascio e Settesoldi – il ricorso di Minerva è però da ritenersi inammissibile in quanto l’aggiudicazione disposta in favore di Connecting People, effettuata in esecuzione di una pronuncia giurisdizionale, “non riapre i termini di impugnazione” e di un’aggiudicazione che cristallizzava la graduatoria. In sostanza i giudici contestano a Minerva di avere effettuato le proprie opposizioni a oltre due anni di distanza dall’esito della gara.
«Il nuovo provvedimento di aggiudicazione – scrivono i giudici – non opera in alcun modo una rivalutazione della posizione del Consorzio Connecting People, ma si limita a effettuare una nuova aggiudicazione con scorrimento della graduatoria in favore del secondo classificato».
Questa nuova tappa della telenovela-gestione non sembra dissipare l’alone di incertezza. Nonostante i tribunali abbiano a più livelli stabilito la legittimità della gestione Connecting, il consorzio trapanese continua a gestire le due strutture in prorogatio: prima addirittura di 10 giorni in 10 giorni, oggi “a tempo indeterminato”. La gestione 2011-2014 non è mai diventata operativa e fra meno di 10 mesi sarà scaduta senza essere mai iniziata. Grandi le incertezze per i lavoratori, che stanno vivendo nuovi ritardi nell’erogazione degli stipendi. (l.m.)
da Il Piccolo del 15 marzo 2013 — pagina 38
Operatori del Cie di nuovo sul piede di guerra
GRADISCA Si ripresenta l’incubo dei ritardi nel pagamento degli stipendi per la settantina di dipendenti del Cie e del Cara. Già rimasti senza salario per 4 mesi nella seconda metà del 2012, operatori, amministrativi, magazzinieri e personale sanitario delle due strutture isontine per immigrati sono nuovamente a un passo dal toccare le due mensilità arretrate. Denunciano come il loro datore di lavoro, la coop siciliana Connecting People, non abbia loro corrisposto lo stipendio di gennaio mentre si sta avvicinando anche il termine per l’erogazione di quello di febbraio, previsto per martedi. Per questo motivo alcuni dipendenti hanno deciso di inviare una breve, laconica comunicazione alla Prefettura. «Altri tre anni di gestione Connecting People (il riferimento è ai tribunali che in varie sede hanno legittimato – seppure non sia ad oggi mai divenuta esecutiva – l’assegnazione dell’appalto 2011-2014 al consorzio di Trapani ndr) ma come facciamo a campare noi lavoratori da mille euro al mese se dobbiamo sempre umiliarci per pretendere uno stipendio che sistematicamente non ci viene dato con regolarità da questo consorzio che avete scelto?» . A oggi, e ormai da due anni, Connecting People gestisce la struttura in regime di prorgatio. Una proroga rinnovata dapprima di dieci giorni in dieci giorni, poi a tempo indeterminato, e adesso – ma siamo ai semplici rumors – sino al 30 marzo. «Nessuna comunicazione viene data ai lavoratori, siamo sempre gli ultimi a sapere le cose che alla fin fine ci riguardano eccome». Dopo quella data potrebbe subentrare la gestione di una “nuova” Connecting People, con una compagine societaria sostanzialmente diversa. Una delle coop che costituivano la cordata attuale, Sirio, non sarebbe infatti presente nel nuovo assetto e non figura nell’appalto dei veleni che aveva visto Tar e Consiglio di Stato dichiarare illegittimo il primo posto della francese Gepsa a discapito di Connecting, giunta seconda. I lavoratori attualmente in forza a Sirio temono di perderee il proprio posto di lavoro, di non essere riassunti o riassorbiti da un’altra coop. Ma temono anche che – in caso i ritardi negli stipendi – la “nuova” Connecting sarebbe esentata dal rispondere di eventuali pendenze della “vecchia” (o attuale che dir si voglia) gestione.(l.m.)