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Berlusconi è proprio fascista …

… e forse è anche contento di sentirselo dire

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Corriere 27 maggio 2010

PARIGI

All’Ocse Berlusconi cita Mussolini
«Io non ho potere, i gerarchi sì»

All'Ocse Berlusconi cita Mussolini«Io non ho potere, i gerarchi  sì»

19:19 POLITICA Vertice a Parigi. In conferenza stampa il premier recita una frase del Duce, «colui che era considerato un grande dittatore»: «Posso solo decidere se far andare il cavallo
a destra o sinistra». E sugli effetti politici della manovra: «Il mio consenso è oltre il 60%»

UDINE/ Riuscitissima la presentazione del libro

Riuscitissima e partecipatissima la presentazione del libro

“Difendere la razza”- Identità razziale e politiche sessuali nel progetto imperiale di Mussolini”
di Nicoletta Poidimani.

Sala piena e dibattito finale con sullo sfondo uno striscione che recitava

COMBATTI IL RAZZISMO

COMBATTI IL FASCISMO

COMBATTI IL SESSISMO

METTIAMOCI IN AZIONE

PER UNA NUOVA LIBERAZIONE

 

Al termine dell’iniziativa è stato lanciato il presidio informativo contro C.I.E e deportazioni previsto per martedì pomeriggio a Udine dalle 17.30 alle 19.00 in piazzetta Belloni

MOBILITIAMOCI PERCHE’ A JOY NON RUBINO ALTRI MESI DI VITA!

 

 

 

UDINE/ Si può essere solidali con Honsell ?

Messaggero Veneto 11 febbraio

Udine, il sindaco Honsell agli esuli  “Una via per i martiri delle foibe”

foibe, esuli

Honsell? No grazie!

Si può essere solidali con Honsell solo perché la teppaglia nazista che infesta Udine e che da anni è lasciata libera di fare quello che vuole (il CSA di Via Scalo Nuovo  ne sa qualcosa visto che è stato vittima di numerosi attacchi fascisti,  anche incendiari) ha fatto qualche scritta contro di lui? Si può certamente essere solidali con Enrico Pizza, per ragioni morali,  poiché è stato vittima di un attacco omofobo, ma Honsell cosa c’entra? Nel suo caso la questione non è più morale, ma diventa politica.

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UDINE/ RC e Anpi intervengono contro Honsell, ma …

… ma era solo una finta … con un bel convegno si mette tutto a posto. D’altra parte …

Noi che non abbiamo nessuna intenzione di entrare né in Parlamento né in Comune, la verità possiamo continuare a dirla.

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SABATO, 13 FEBBRAIO 2010

Pagina 4 – Udine

Foibe, Pd e centro-destra uniti contro Franzil

Assessore nel mirino dopo le critiche al sindaco, ma Rc insiste e pensa a un convegno

Dal Pd al Pdl passando per l’Udc. Tutti uniti contro le critiche di Franzil al sindaco per aver promesso di intitolare una via ai martiri delle foibe. Ma Rc insiste. «Le spiegazioni del sindaco Furio Honsell sono state positive e tranquillizzanti», dice il segretario regionale di Rifondazione comunista, nonché assessore allo Sport del comune di Udine, Kristian Franzil. Per chiudere del tutto il “caso foibe” però Rc ha deciso di organizzare un «convegno sulle atrocità commesse dai fascisti italiani in Jugoslavia». Solo così – sostiene Franzil – «si potrà completare il ricordo perché l’esodo e le foibe non sono certo stati gli unici drammi che devono essere ricordati».
Diverso il parere di Pdl, Udc e Pd. Per l’europarlamentare e segretaria regionale del Pd, Debora Serracchiani «l’idea del sindaco è in sintonia con una legge votata dal Parlamento a larghissima maggioranza e può essere una buona occasione per superare un’impostazione che ha letto la storia alla luce delle contrapposizioni ideologiche. Non si ripudiano affatto i valori della Resistenza e dell’antifascismo – dice – se ricordiamo quegli italiani innocenti d’Istria e Dalmazia che furono uccisi o cacciati dalle loro terre. Come testimoniano le parole del presidente Napolitano – aggiunge –, per arrivare a questa sintesi il percorso della sinistra è stato lungo e difficile, e non può essere accusato di revisionismo storico». Secondo il consigliere comunale dell’Udc, Fabrizio Anzolini invece «è per affermazioni di questo genere che Rifondazione non è riuscita a entrare in Parlamento, affermazioni inaccettabili e fuori dal tempo».
Il capogruppo del Pdl in provincia, Renato Carlantoni, si è detto sconcertato: «forse per la prima volta da quando è in carica il sindaco Honsell aveva avuto un’idea giusta – spiega – ma subito ha dovuto fare i conti con la sua maggioranza e col presidente dell’Anpi che si è detto addirittura pronto a opporsi all’intitolazione. Tutto questo significa che c’è una parte di questo paese che continua a non fare i conti col proprio passato, continua a pensare che esistano morti di serie A e serie B e persegue la strada della mistificazione della storia». Secondo il coordinatore cittadino Massimo Blasoni è «doveroso ricordare la tragedia immane delle foibe» e le prese di posizione dell’assessore Franzil sono «assolutamente fuori luogo». Dello stesso avviso il coordinatore provinciale Fabio Marchetti che ha evidenziato «la spaccatura netta all’interno della maggioranza di palazzo D’Aronco». Anche il consigliere comunale Stefano Arpino, confluito nel gruppo misto, plaude alla decisione di Honsell. «Con Honsell non ho nulla da spartire, ma annunciando l’intitolazione di una via ai martiri delle Foibe si pone sulla scia del presidente della Repubblica. È una battaglia che ho sempre condiviso».

 

 

 

Messaggero Veneto

 

VENERDÌ, 12 FEBBRAIO 2010

Pagina 2 – Udine

Foibe, l’assessore “bacchetta” Honsell

L’impegno dia intitolare una via ai martiri non ha soddisfatto Franzil, Rc e Anpi

LA POLEMICA

La critica: «Udine piuttosto promuova la memoria delle atrocità fasciste e naziste» Dure proteste anche dal presidente dei partigiani Federico Vincenti

di CRISTIAN RIGO

A Rc non è piaciuta la promessa di intitolare una via ai martiri delle foibe che il sindaco Furio Honsell ha fatto agli esuli nel giorno del ricordo. Una promessa non approvata dall’Anpi che divide il centro sinistra e pure la giunta. Perché a criticare il primo cittadino c’è anche l’assessore e segretario regionale di Rc, Kristian Franzil.
«Dal sindaco – ha osservato Franzil – mi sarei aspettato un ragionamento più ampio. Perché se Udine avrà una via intitolata ai Martiri delle foibe, abbia anche il coraggio di promuovere la memoria delle atrocità fasciste e naziste. Altrimenti il richiamo alle nuove generazioni, che in tutte queste occasioni si fa, cade nel consegnare loro una storia di parte».
Dello stesso avviso anche il presidente dell’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi), Federico Vincenti che «prima di prendere simili decisioni» invita Honsell a «fare una seria indagine storica insieme a croati e sloveni per stabilire il numero effettivo delle vittime e rispettare così la storia».
Una storia che invece, a parere di Honsell, non sarebbe messa in discussione intitolando una via ai martiri delle foibe. «La responsabilità di nazisti e fascisti non si discute – ha chiarito ieri –. E anche le vittime delle foibe sono una conseguenza della sofferenza della guerra provocata dal nazi–fascismo. L’intento non è certo quello di cancellare un crimine con un altro, ma quello di ricordare tutte le vittime. Anche nel giorno del ricordo, nel mio intervento, ho voluto sottolineare la responsabilità storica e politica dei fascisti italiani in Slovenia e in Croazia. Sono stati commessi dei crimini che vanno denunciati e condannati in tutti i modi. Per questo – ha aggiunto – sono completamente d’accordo con Rc e con l’Anpi anche sul fatto che il dramma delle foibe sia stato in qualche modo provocato dalla guerra scatenata prima. Ma anche quello delle foibe resta un crimine che va condannato e ricordato».
Per Vincenti però «il sindaco non deve cedere alle pressioni e alle richieste della parte fascista che è presente ancora oggi. Per questo – ha precisato – non ci sentiamo di approvare la decisione di intitolare una via ai martiri delle foibe e siamo pronti a spiegare perché alla commissione che dovrà decidere in merito». Per Franzil «nel celebrare la giornata del ricordo, si continua a coltivare una memoria parziale, si riconosce la tragedia delle foibe e dell’esodo, ma ci si dimentica dei torti e dei dolori subiti dagli altri». Ancora più duro il segretario provinciale di Rc, Carmelo Seracusa che ha denunciato «il tentativo perpetuato dalla destra in questi anni, con una particolare complicità di parte del centro sinistra, di utilizzare la vicenda delle foibe per operare una vera e propria rivisitazione della storia».
Intanto il circolo “Utinum et Patria” ha segnalato alla Digos di aver trovato nei pressi della propria sede di viale Leonardo da Vinci un cartello che esalta i crimini commessi ai danni degli infoibati.

UDINE: comunicato del mov.studentesco contro razzismo e omofobia

NO AL FASCISMO E ALL’OMOFOBIA

Il 27 gennaio del 1945 il campo di sterminio di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche: una data scelta come Giorno della Memoria dalla legge italiana per ricordare la Shoah ebraica, ma anche dei Rom, degli omosessuali e dei dissidenti politici. A noi ricorda la dittatura nazi-fascista che solo 60 anni fa ha imposto, tra intrallazzi politici e olio di ricino, il suo regime repressivo e razzista alla nostra società. Vogliamo ricordare che il primo nucleo si è sviluppato nella paura di molti ed è cresciuto nell’indifferenza degli altri, portando alle disastrose conseguenze che tutti noi conosciamo. Purtroppo oggi noi udinesi, studenti ma non solo, constatiamo che nella storia si hanno cicli e ricicli: non è la prima volta negli ultimi anni che denunciamo pestaggi, presenze e propaganda neofascista. Da qualche settimana in particolare sono apparse scritte in tutta la città (primariamente la zone dell’ex birreria Dormish e il centro studi),
inneggianti a ideali e dittature che non dovrebbero avere alcuno spazio nella società, né al di fuori di essa: svastiche, celtiche, scritte fasciste. Queste sono state firmate da Forza Nuova (stessa firma apparsa poco distante dalla loro sede in allegato alla scritta “25 aprile lutto nazionale”). Negli stessi luoghi sono apparsi volantini di Casa Pound, di Lotta Studentesca e del centro UtinUm et Patria, tutte organizzazioni che si rifanno direttamente al ventennio fascista, senza contare i manifesti negazionisti che proprio durante la settimana della memoria sono puntualmente comparsi nella zona del centro studi. Come se non bastasse, proprio in questi giorni si è diffusa la notizia dell’aggressione omofoba a Enrico Pizza e al suo compagno, l’ennesimo atto di intolleranza e odio per il diverso che ha raggiunto livelli agghiaccianti. L’aggressione, seguita dalla denuncia di Pizza contro ignoti, è stata immediatamente accompagnata da un’ulteriore serie di scritte ed insulti comparsi in tutta la città, offese ai danni degli omosessuali e di Pizza stesso. Denunciamo che tutto questo si sta svolgendo qui e cresce nell’indifferenza dei più, così come nella complicità delle istituzioni, che dovrebbero vigilare e prevenire invece di ignorare come stanno facendo. Più volte sono stati portati all’attenzione dei presìdi questi fatti, ma nessuno si è fatto carico delle denunce ne ha provveduto alla cancellazione delle suddette. Noi pensiamo come fondamentali valori quali libertà, rispetto del prossimo, integrazione e garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo parte di una società.

Movimento Studentesco – Udine

studentiudine.org
studentiudine@inventati.org

Antifascismo/ Storia ed attualità/ Sul campo di concentramento di Visco

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VISCO (Ud): l’ex campo di concentramento fascista sarà distrutto dalla speculazione edilizia ?

Il 6 aprile 1941 Italia fascista e Germania nazista invadono e occupano la Jugoslavia. Buona parte della Slovenia viene annessa al Regno d’Italia assumendo il nome di “Provincia di Lubiana”.

Diversi campi di concentramento vengono creati per internare sloveni e croati considerati sospetti dagli occupanti (nell’isola croata di Rab, in Friuli a Gonars, Visco…).

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