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NO TAV/ Monfalcone: ed alla fine abbiamo fatto anche il corteo

Foto del presidio-manifestazione No Tav di oggi giovedì 31 maggio  a Monfalcone. Poco meno di un centinaio di persone ha partecipato ad una coloratissima, vivace ed incisiva manifestazione in corrispondenza al convegno della SETA sulla trasportistica del sud-est europa.

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NO TAV/ Volantino sulla nuova situazione

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Giovedì 14 giugno  si è svolta, nella Sala Consigliare di Mestre, l’iniziativa di Legambiente denominata
“La Ferrovia da Venezia a Trieste. Può il territorio essere protagonista delle scelte?” (vedi sotto il programma)
<– Qui a lato il volantino distribuito dal Coordinamento No Tav
Report sull’iniziativa
Evidentemente già il titolo faceva sospettare, ma la realtà è stata decisamente peggiore.
(continua)
Video integrale della conferenza e degli interventi dal pubblico


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NO TAV/ Volantino per lo sciopero del 22 giugno e Aperitivo NOTAV

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No Tav Udine Foto 30 giugno
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Foto Udine 30 giugno 2012
Sabato 30 giugno “Aperitivo No Tav”
in Piazza Libertà dalle 19.00 alle 22.00

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Foto Udine 22 giugno 2012
Venerdì 22 giugno presidio-volantinaggio
“Più Treni, Meno Tav” in Stazione dalle 17.00 alle 19.30

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NO TAV/ Udine Foto 30 giugno

Foto del Presidio No Tav (e Pro Terremotati), ad un anno dalla aggressione militare dello Stato alla Libera Repubblica della Madallena del 27 giugno 2011.

Più Treni Meno Tav

Soldi ai Terremotati e non alla Tav

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UDINE: raccolta di solidarietà per i terremotati

Informiamo che è stata organizzata una raccolta di materiali per i terremotati dell’Emilia.

Tali materiali saranno consegnati DIRETTAMENTE ai centri di raccolta dei paesi interessati.

Per chi volesse contribuire il punto di raccolta è presso

CAS*AUPA

(Udine – via Val Aupa 2 – Villaggio del Sole)

fino a Giovedi 12 luglio

con i seguenti orari

dal lunedi al giovedi dalle 18 alle 21

per consegne fuori orario contattare 3394675812

per maggiori informazioni movimentonotavfvg@gmail.com


ELENCO MATERIALI:

Vestiario e articoli per la cura della persona:

– biancheria intima NUOVA per uomo, donna e bambino;

– lamette usa e getta, schiuma da barba;

– insetticidi, spray antizanzare, creme dopopuntura;

– prodotti igienizzanti (tipo amuchina, napisan, per lavare sia gli abiti che ad esempio tettarelle e biberon);

– detersivi per bucato a mano ;

– detergenti intimi;

– pomate “dopopannolino” per bambini;

– creme solari;

– deodoranti;

Alimentazione:

– tonno, fagioli, ma anche confezioni di sugo di pomodoro (meglio in latte di metallo);

– condimenti quali olio, aceto di mele, sale e zucchero;

– caffè;

– piatti, bicchieri e posate usa e getta;

Attrezzature:

– fornelletti, bombolette e lampade da campeggio;

– tende alte e spaziose per almeno 4 persone (soprattutto per gli anziani);

– teli ombreggianti;

– brandine e/o reti da letto singole;

– tavoli, sedie;

– taniche da campeggio (meglio quelle col rubinetto)

 

NO TAV/ Campagna contro la VIA; rassegna stampa

MV 22 luglio 2012

anche sull’online
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Comitati No Tav: i sindaci
respingano il parere di Via

di Francesca Artico

San Giorgio di Nogaro, lettera aperta ai primi cittadini della Bassa coinvolti. Il portavoce: e adesso i Comuni dicano chiaramente che l’opera non serve

 

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SAN GIORGIO Inviate ai sindaci coinvolti sul parere di Via per la tratta Av/Ac Venezia–Trieste dal Coordinamento NO Tav della Bassa Friulana, le lettere nelle quali si cheide il respingimento del Via al progetto del 2010, a fronte della bocciatura, da parte del commissario straordinario, Bortolo Mainardi, del tracciato “Litoraneo” favorendo invece l’affiancamento alla linea esistente. Il Coordinamento denunciando ai sindaci questa «pesantissima contraddizione» e chiedendone la bocciatura del parere di Valutazione d’impatto ambientale richiesto dal Ministero, affermano attraverso il portavoce Paolo De Toni: «È pervenuta a tutti i Comuni della Regione coinvolti nell’opera, la richiesta di pronunciarsi entro il 28 luglio sul Via unificato del progetto preliminare del 2010 dell’intera linea Ve-Ts, che prevede, per quanto riguarda la tratta Veneta, il cosiddetto tracciato litoraneo che è stato respinto da tutti i comuni interessati. Il commissario straordinario Mainardi, su carta intestata del Ministero alle Infrastrutture e Trasporti, ha inviato a luglio ai Comuni del Veneto una lettera sulla Nuova Linea Av/Ac Venezia – Trieste (tratta Mestre/Carpenedo – Portogruaro), nella quale sostiene che in questa prima fase di confronto ha registrato il quasi unanime del dissenso dei Comuni al Tracciato “Litoraneo” del Progetto Preliminare 2010, mentre appare favorevole allo scorrimento parallelo alle linea esistente. Si tratta ovviamente di una contraddizione insanabile tra il Via Ministeriale e l’ attività istituzionale del commissario straordinario. Siamo di fronte ad un gravissimo corto circuito istituzionale- dice- che i sindaci chiamati a dare il parere non potranno esimersi dal rilevare dando non solo parere negativo ma stigmatizzando la mancanza di serietà del Ministero, della Regione e del commissario stesso. Ma c’è di più: la Slovenia, prima dichiara di ritirarsi dall’opera e poi il commissario europeo Brinkhorst a il viceministro ai Trasporti Ciaccia (Banca Intesa) presentano addirittura la formazione del Gruppo europeo di Iniziativa economica assicurando che la tratta Transfrontaliera Italia-Slovenia si farà quanto prima, superando tutti i dubbi del geologo Carlo Comin, che non se la sente di andare a forare il Carso e nel 2010 ha rinviato l’inizio lavori di almeno 50 anni per avere la certezza di non trovare “grotte impossibili” dove si andrà a scavare. Se a questo – conclude – aggiungiamo le perplessità della Francia sulla Torino-Lione, l’abbandono definitivo di Lisbona e lo stato disastrato dell’economia Spagnola, vediamo che la politica italiana su questa infrastruttura è completamente smascherata. È il momento da parte dei sindaci di dire la verità: l’ex-Corridoio 5 non serve a nulla».

Francesca Artico

 

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Joy! ce biele zoventût

Nota infoaction.

La foto pubblicata dal MV risale al 16 ottobre 2006 ed è scattata ad Udine alla Loggia del Lionello durante una contestazione ad Illy che nel frattempo stava su in Cjscjel, a un convegno interreg, Alpe Adria o qualcosa del genere, ma in ogni caso per propagandare la TAV.

In primo piano, circa al centro  nella foto, si vede anche Luciano Giorgi (regge la bandiera con l’asta) deceduto lo scorso anno, che qui cogliamo l’occasione per ricordare.

NO TAV/ Campagna per la DEMOLIZIONE del TAV

Bilancio attuale provvisorio

Trieste SI esplicito, ma politicamente debolissimo.
Ronchi dei Legionari. SI mascherato da osservazioni (come molti altri)
Monfalcone. Posizione non contraria ma contradditoria (vedi questione bivio San Polo)
Doberdò. NO esplicito
Sgonico. NO esplicito
Duino Aurisina NO tecnico abbastanza forte
Palmanova NO tecnico (del Consiglio)
San Giorgio di Nogaro e Torviscosa NO tecnico ( di Giunta)
Bagnaria Arsa NO tecnico (di Giunta)
Muzzana del Turgnano e San Canzian i peggiori.
Manzano si riunisce l’8 agosto, quindi probabilmente è di fatto  un silenzio assenso
Da rilevare  che i comuni della Bassa Friulana (per un totale di 22 ) hanno firmato un documento unitario (qui pubblicato)  in cui rilevano le contraddizioni (vedi lettera del Commissario Mainardi ai Comuni del Veneto) e praticamente rinviano la loro posizione, coadiuvati dal consulente ing. Debernardi, a fine 2012.

VENETO: situazione incomprensibile
1. il deposito di Italferr e la posizione di Legambiente
2. il pronunciamento contrario di Quarto D’Altino non è avvenuto in seguito a comunicazione della Regione Veneto ma tenendo presente la data del 19 agosto come termine ultimo
Assemblea+ rassegna stampa
San Giorgio di Nogaro giovedì 9 agosto
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Report aggiornati al | 1 agosto | 2, 3, 6  agosto
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Trieste 27 luglio Presidio NO TAV

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Palmanova parere negativo
presidio

Mercoledì 25 luglio Una trentina di attivisti ha partecipato al presidio No Tav a Palmanova davanti al Municipio
consiglio
Consiglio comunale sotto la Loggia

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NO TAV/ Dura contestazione alla festa del PD di Tavagnacco

Superate le 600 visite

 

Report da Tavagnacco 1° agosto

Povera Serracchiani oramai sta somatizzando la nostra presenza (stava male e ha parlato poco). Pensa di farsi in pace la campagna elettorale per le prossime Regionali (sarà lei la probabile candidata del csx) ed invece arrivano i No Tav a disturbare la nuova star emergente della politica. Dopo Selz, dunque, Tavagnacco, sempre con il fiato sul collo ed il prossimo appuntamento sarà ad Aurisina (errata corrige: ad OPICINA in 19 agosto ore 18.00)

Il documento che ha firmato la Serracchiani con il centrodestra e la Lega, a Strasburgo, è ignobile e la cosa gli va sbattuta in faccia.

Questa volta la contestazione è stata dura e ai piddi gli è stato dato dei venduti e quant’altro. Non smentiremo di certo questo fatto.

Per quanto riguarda i relatori, c’è da rilevare la “bella” performance del liberista Travan che dopo aver detto anche cose, tanto giuste quanto ovvie, ( la crisi è gravissima e non c’è più cash, cioè non c’è liquido, non ci sono soldi) ed aver criticato ferocemente il keynesismo e la politica del debito pubblico che ha caratterizzato america ed europa dal dopo guerra ad oggi, però di fonte alla TAV (che è puro Keynesismo! lo dice perfino Moretti! ) poi ha recitato la solita tiritera (obbligatoria per stare nel PD); ossia che “non possiamo mica essere tagliati fuori dall’europa”.

In una decina di minuti alla fine del dibattito (i piddi non hanno mollato il microfono) sono successe una serie di cose divertenti fra le quali un dirigente del PD che si dicharava favorevole alla TAV ha chiesto di alzare la mano a chi era favorevole ed hanno alzato la mano in 4 di numero! Ce cojon!

Per quanto riguarda la Serracchiani infine si ha l’impressione che oltre a fare le schifezze di Strasburgo non sappia più dire niente; la tipa è proprio negata è una specie di Gelmini di centrosinistra.

Sono stati distribuiti ben due volantini e la presenza di attivisti (oltre una quindicina) era in parte nuova e combattiva.

Si va verso la fondazione del Comitato NO TAV Udinese.

 

 

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Primo volantino facciate A e B

 

Serracchiani peggio di Sonego

 

 

Perché il consociativismo esplicito e spudorato con il PdL e la Lega

 

contro il popolo della Valsusa in lotta?

 

Perché l’accanimento terapeutico per la tratta Venezia-Trieste della TAV?

 

13-07-2011

ANSA) – BRUXELLES, 13 LUG – ”In autunno l’Europa iniziera’ a discutere sulla revisione delle priorita’ delle reti transeuropee di trasporto.
In vista di questa scadenza le istituzioni dell’Ue devono avere ben chiaro che il sistema-Italia (istituzioni, politica, imprese) crede con forza
nello sviluppo di queste infrastrutture strategiche e che non saranno minoranze violente a rallentare il percorso o far recedere dagli impegni assunti”.
Lo sottolinea Carlo Fidanza, europarlamentare del Pdl-Ppe, membro della commissione Trasporti, che insieme ai colleghi Cancian (Pdl)
e Serracchiani (Pd) ha promosso una lettera al presidente della Commissione Ue Barroso e al commissario ai Trasporti Kallas
sottoscritta da 42 eurodeputati italiani di Pdl, Pd, Lega e Udc.

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From: FIDANZA Carlo
Sent: 07 July 2011 15:30
To: MEP-IT-7th-Legislature
Subject: Lettera al Presidente Barroso e al Commissario Kallas – TAV
Importance: High

Cari Colleghi,
in allegato potete trovare una lettera che vorremmo spedire al Presidente Barroso

e al Commissario con delega ai trasporti,

Kallas in merito alla questione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione,

parte integrante del progetto prioritario n.6 delle reti TEN.
Chi volesse sottoscriverla può rispondere alla presente e-mail

entro domani mattina alle ore 10.30.
Vi ringraziamo per la vostra collaborazione e sostegno. Cordiali saluti,
Carlo Fidanza, Antonio Cancian, Debora Serracchiani

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Dear President Barroso, Dear Commissioner Kallas,
following the recent unfortunate events occurring over the last weeks, which saw local minority groups trying to block, also with violence, the beginning and the progress of the works for the section of the TEN-T priority project n.6 between Turin and Lyon in the northern Italian region of Piedmont, exactly in the area of Maddalena di Chiomonte, Val di Susa, we, Italian Members of the European Parliament strongly denounce those unacceptable facts, which delay the project and caused several injuries, mainly among security forces. Despite those difficulties, the Italian Authorities, on a bipartisan commitment, wanted to respect the arrangements previously taken with the EU regarding the opening of the construction site by 30 June 2011, and consequently starting with the drilling of the tunnel for the project. During the Intergovernmental Conference in Rome on 6 July 2011, both the Italian and the French Governments have highlighted and confirmed
their strong willingness to carry on with this project.
We, Italian Members of the European Parliament are fully convinced that this project has to be achieved and we are committed to support the development of tran sport infrastructures which contribute to the modernisation of Italy, in this specific case, but in general of Europe as a whole. Therefore, for the above mentioned reasons and in view of the upcoming revision of the Trans-European Transport Networks, which, as recently declared by the Commission, will see PP6, named as “Mediterranean Corridor”, as integral part of the next multi-annual financial framework, we, Italian Members of the European Parliament want to confirm our strong support in this important cause.

Traduzione Caro presidente Barroso, Caro commissario Kallas,

dopo gli sfavorevoli eventi recentemente accaduti durante le ultime settimane, che hanno visto gruppi minoritari locali che provavano ad ostruire, anche con la violenza, l’inizio del progetto n.6 di priorità della TEN-T fra Torino e Lione nella regione
italiana del Piemonte, esattamente nella zona di Maddalena di Chiomonte, Val di Susa, noi, membri italiani del Parlamento Europeo denunciamo fortemente quei fatti inaccettabili, che fanno ritardare il progetto ed hanno causato varie lesioni, principalmente fra le forze di sicurezza. Malgrado quelle difficoltà, le autorità italiane, su un impegno bipartitico, hanno voluto rispettare le
disposizioni precedentemente prese con l’UE per quanto riguarda l’apertura del cantiere entro il 30 giugno 2011 e conseguentemente cominciando con la perforazione del traforo come da progetto.
Durante il congresso intergovernativo a Roma il 6 luglio 2011, sia i governi italiani che francesi hanno evidenziato e confermato la loro forte compiacenza a continuare con questo progetto.
Noi membri italiani del Parlamento Europeo siamo completamente convinti che questo progetto debba essere realizzato e ci impegniamo per sostenere lo sviluppo del trasporto e delle infrastrutture che contribuiscono all’ammodernamento dell’Italia, in questo caso specifico, ma in generale dell’Europa complessivamente. Di conseguenza, per i motivi suddetti ed in considerazione della revisione imminente di reti di trasporto transeuropee, che, come recentemente dichiarato dalla Commissione, vederà PP6, chiamato “Corridoio Mediterraneo”, come parte integrante della struttura finanziaria pluriennuale seguente, noi, membri italiani del Parlamento Europeo vogliamo confermare il nostro forte appoggio per questa causa importante.

 

 

 

Comitati No Tav del Friuli ———>

 

 

 

 

Lato B

 

Il Corridoio 5 è una grande truffa

 

Mauro Moretti, ad del gruppo Ferrovie dello Stato , il 29 aprile 2011,

ha messo una pietra tombale non solo sulla tratta TAV Ve-Ts,

ma sul significato stesso del Corridoio 5.

 

Moretti infatti ha dichiarato:

“Trieste e Lubiana non hanno bacini di passeggeri sufficienti a proseguire su quella tratta.

Noi in questo momento abbiamo un sistema che rispecchia la domanda che viene espressa dal territorio,

abbiamo anzi il problema di riempire i treni. Non esiste il tema della carenza di offerta a Est di Mestre.

E a parte questo, anzi soprattutto, oltre confine non si sono ancora neppure le progettazioni preliminari.

Non so nemmeno se gli sloveni lo vogliono questo progetto,

sebbene le informazioni di cui dispongo continuino a confermarmelo.

Più che di fare i corridoi, loro hanno il problema di valorizzare il porto di Capodistria, lo sappiamo da sempre.

Se poi ci sono problemi di carattere finanziario da parte nostra, gli sloveni ne hanno anche di assai più grandi

a reperire le risorse ingentissime necessarie a costruire il corridoio ferroviario.”

 

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/04/29/news/treni-l-ad-moretti-gela-trieste-tav-solo-fino-a-mestre-1.50771

 

La TAV dopo Illy.

Vediamo cosa dice oggi il nuovo progettista di RFI, Carlo Comin, che ha preso in mano

la progettazione della tratta Venezia-Trieste dopo la cadura di Riccardo Illy.

 

PASSEGGERI

Siamo partiti dall’andare ad Alta Velocità da Trieste a Milano e Torino perché la TAV

“rende competitivo il trasporto ferroviario rispetto a quello aereo” (Illy aprile 2008).

Sintesi delle posizioni di Comin (con le sue stesse parole)

Dopo due anni e mezzo siamo arrivati al punto che Trieste “l’Alta Velocità non la vede”

perché “fare una linea ad Alta Velocità avrebbe comportato un risparmio di 2, 3 minuti

è meglio far vedere alla gente la costiera secondo me no, dal treno, che è uno spettacolo unico…”

(Comin 2010)

 

MERCI (quelle qui sotto riportate sono esattamente le parole di Comin)

1) I traffici merci per ferrovia tra Venezia e Trieste sono POCA ROBA.

2) LA CAPACITA’ ATTUALE E’ SICURAMENTE ADEGUATA.

3) Siamo assolutamente vicino al milione di TEU e forse lo superiamo;

cioè 10 volte la capacità attuale del porto di Trieste

4) La prima criticità non è la linea ferroviaria, la prima criticità è il porto di Trieste.

5) il Porto di Trieste non genera traffico verso Est.

Non dovrà essere orientato verso Est perché sennò farà a cazzotti con Capodistria.

6) Vi faccio questo scenario per farvi capire i tempi:

DICIAMO FRA 70, 80 ANNI

7) Oggi lo Stato non ha soldi.

8) MA NON HA NEANCHE LA NECESSITA’ DAL PUNTO DI VISTA DELLA DOMANDA.

9) NON SAPPIAMO NEANCHE CHE TIPO DI TRASPORTO CI SARA’ FRA 40-50 ANNI.

10) NESSUNO CI OBBLIGA A FARE IL LAVORO.

 

http://www.info-action.net/index.php?option=com_content&view=article&id=663:report-assemblea-no-tav-di-porpetto&catid=82:noi

http://www.youtube.com/watch?v=MQ1kfBeLnFg&feature=player_embedded

Poi per concludere in allegria vedetevi questo filmato da youtube nel quale il Senatore del PDL Paolo Scarpa

dichiara (il 6 maggio in Comune a Portogruaro) che la TAV non serve a un fioco secco

http://www.youtube.com/watch?v=S9_k1pVLtBk

 

Comitati No Tav del Friuli

 

 

 

NO TAV/ Contestazione alla Serracchiani a Villa Opicina

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Villa Opicina (Trieste) 19 agosto. Foto CSA Udine

Superate le 1000 visite

NO TAV un movimento
che sta crescendo in Regione
Dopo Selz, e Tavagnacco,
come promesso … eccoci di nuovo
quasi cinquanta No Tav hanno partecipato venerdì 19 agosto alla contestazione contro Debora Serracchiani alla festa del PD a Villa Opicina (Trieste)

Video su Youtube, durata 22.43
Video su Facebook, durata 0:53
Articolo su Triesteprima (foto prese da infoaction)

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NO TAV Tour Porpetto/ Comunicato sul Messaggero Veneto

Messaggero Veneto GIOVEDÌ, 01 DICEMBRE 2011 Pagina 12 – Regione

No Tav tour domani sera a Porpetto

Farà tappa in Friuli Venezia Giulia, il “No Tav Tour”, che il Comitato No Tav della “Valle che Resiste”, la Valsusa, sta portando in giro nel territorio italiano interessato dalla realizzazione di questa “grande opera”. Il “No Tav Tour”, che approderà domani, con inizio alle 18 all’arena di Porpetto ospite dei Comitati No Tav del Fvg e del Veneto, sarà l’occasione per sentire dalla voce dei rappresentanti dei comitati della Val di Susa, le azioni di lotta contro la costruzione della Tav. «Come lottare assieme per impedire la costruzione di questo mostro che devasterà la Bassa Friulana e il comune di Porpetto in particolare. Il Corridoio 5 è una Grande Opera Inutile che non porterà nessun beneficio economico, ma farà solo incrementare paurosamente il debito pubblico», è il tema che si dibatterà alle 20.30 in centro civico, e riguarderà la tratta Venezia-Trieste. «Anche se l’opposizione sviluppata lungo i siti interessati a questo tracciato – sostengono i No Tav Fvg – non è certamente paragonabile a quella valsusina, si deve però dire che in sei anni di braccio di ferro la credibilità del progetto Av-Ac si è progressivamente indebolita». (f.a.)