Entries Tagged 'Fascisti carogne' ↓

Ultima Frontiera? Ma non si accontentano di bere …

.. un numero imprecisato di birre ( lo dicono e lo rivendicano su facebook e perfino nell’articolo del MV!), come se l’alcool non fosse una droga! Questi in realtà si sono bevuti anche il cervello e da un pezzo.

Appena viene smascherato il trucchetto di usare i testi delle canzoni per fare propaganda nazi-fascista ecco che corrono ai ripari negando le loro stesse parole e si fanno scudo con l’armamentario dell’ideologia “non conforme” fascio-alcolica, prseudo-creativa ed esaltata.

Poi però dopo aver bevuto fiumi di birra, ed esaltato la più schifosa ideologia della storia, dicono che loro sarebbero i puri (cioè la razza pura).

Viene da chiedersi:  e a chi si sarebbero rivolti per certificare la “purezza” dei loro ideali e del loro modus vivendi?

Forse al loro amico David Irving ?  Lo “storico” negazionista che per poche sterline certifica tutto, anche che non sono mai esistiti i forni crematori?

Sappiamo che questi nazistelli da stapazzo cercano un duce che li guidi, ma non lo trovano.

Sinceramente, per loro, è senz’altro meglio così perché non sono neanche in grado di professare il loro fascismo di merda fino in fondo; una volta messi alle strette cominciano ad abiurare.

Benito non sarebbe troppo contento di loro.

Sono solo dei p………..i, … e gli piace troppo la birra!

 

Messaggero Veneto DOMENICA, 07 MARZO 2010 Pagina 12 – Udine

1160

 

La band si difende: parliamo di valori sani

Ajello
AJELLO. «Nelle nostre canzoni parliamo di amor patrio, di tradizione (visione spirituale della vita), di sani valori come onore, coraggio, lealtà, onestà, fedeltà, di virtù eroiche che sono punti di riferimento che aspiriamo e cerchiamo d’incarnare; lanciamo messaggi contro l’usura, la globalizzazione e tutti i suoi servi». Il gruppo musicale Ultima frontiera, al centro delle polemiche politiche per un concerto in programma ad Ajello (è stata anche presentata un’interrogazione del Pd alla giunta regionale), interviene sulla vicenda e difende la propria attività musicale. «Siamo colpevoli di non essere conformi, di lanciare messaggi che non fanno comodo ai potenti, che denunciano la realtà delle cose senza mezzi termini e con cuore puro; siamo colpevoli perché non siamo né di destra, né di sinistra, perché siamo ribelli, liberi e non serviamo nessun padrone – afferma la band in un comunicato – ma solo un idea che è al di sopra di ogni ideologia».
«Siamo accusati di essere estremisti e nostalgici perché abbiamo parlato in qualche canzone (forse 2 pezzi su un repertorio di 50 brani!) di un periodo storico in modo diverso da questa persona che ci accusa – continua la nota – Non abbiamo paura di dire che ci sono aspetti del Ventennio che ammiriamo, perché siamo liberi da schemi, perché non siamo come chi ci accusa, incagliati nel passato: perché siamo già futuro, o meglio ancora presente».
Secondo la band “Ultima frontiera”, «è stata inoltre presa una frase di un brano e la si è fatta vedere come faceva comodo; andrebbe scritta tutta la canzone per capire che non si incita alla violenza e all’odio razziale, ma al contrario si è voluto denunciare il fatto che se si lascerà che il nostro paese venga invaso dall’immigrazione clandestina, si finirà nel caos e nella violenza (canzone scritta 10 anni fa e che purtroppo si è rivelata premonitrice). La canzone continua dicendo che la nostra Europa non è né classi, né capitali, né banche, ma solo cavalieri di nobili ideali. Altre canzoni parlano di divertimento, birra, spirito goliardico e di donne e uomini veri; una canzone è dedicata a un patriota mistico rumeno che voleva cambiare la classe politica corrotta con uomini dall’animo puro, mentre un’altra canzone è dedicata al popolo Karen che in Birmania lotta per la sua identità contro la droga (che da lì arriva fino a noi) e perciò massacrato dall’esercito birmano».

 

UDINE/ Fascismo ed omofobia, quasi un’equivalenza e molto pericolosa

MV 17 maggio

 

A Udine spuntano adesivi omofobi

di Domenico Pecile

 

UDINE. Non si placa la polemica sull’affissione dei 100 manifesti di Arcigay e Arcilesbica in città. E non è soltanto polemica sulle idee, sui contenuti, sull’opportunità dell’i nizitiva, ma anche contrapposizione che definire di cattivo gusto è un eufemismo.

Ieri mattina, in diverse parti della città sono comparsi alcuni adesivi incollati ai muri o alle colonnine dei parcometri con la scritta “Froci, la natura e il mondo vi ripudierà”. In alcuni casi la scritta era accompagnata anche da immagini sconce. Ma l’Arcigay preferisce la consegna del silenzio.

«Non possiamo commentare nè replicare ad atti così incivili – commenta uno dei loro portavoce – perché il nostro obiettivo non è lo scontro ma generare un franco dibattito su un problema di stretta attualità qual è l’omofobia, un problema che ha sancito una giornata di carattere mondiale. Resta il fatto che questi adesivi confermano che l’omofobia è un problema reale, vero, e non un’i nvenzione delle nostre associazioni. E che dunque chi ha voluto dedicare il 17 maggio a questo problema lo ha fatto sicuramente a ragion veduta».

Gli organizzatori dell’iniziativa – al di là dello slogan contenuto sul manifesto (i manifesti approderanno anche a Friuli doc, proprio per l’abbinamento che si è voluto provare con i prodotti tipici enogastronomici della piccola Patria – assicurano dunque che il loro unico obiettivo è il dialogo. Nell’interesse di tutti.

Dialogo che hanno proposto anche ai vertici della Diocesi friulana che ha condannato il modo in cui l’iniziativa è stata condotta e, soprattutto, il “sostegno” morale che ha ottenuto dall’a mministrazione comunale di Udine e in primis dal sindaco Furio Honsell. L’impressione è che l’eco di questo 17 maggio sia destinato ad amplificarsi e creare uno strascico polemico anche nei prossimo giorni.

<!– OAS_RICH(‘Middle’); //–>

E nelle pieghe delle tante prese di posizione, c’è da registrare un distinguo all’interno di Sinistra ecologia e Libertà. Ieri, Alessandro Zan, assessore a Padova e responsabile nazionale dei Diritti civili di Sinistra ecologia e libertà ha dichiarato senza mezzi termini di appoggiare l’iniziativa udinese. Una precisazione, questa, nei confronti del consigliere udinese, Federico Pirone, che aveva definito la vicenda una provocazione che non aiuta.

«Per noi – sostiene Zan – il presupposto del dialogo consiste soprattutto nelle idee diverse. Altrimenti rischiamo la dittatura delle idee medesime». Per Zan, «il manifesto è sicuramente positivo perché oltre a essere creativo denota anche la volontà di aprirsi al confronto». Come dire che «campagne come queste sono le benvenute. Perché anche esplicitare un bacio casto tra due persone che si vogliono bene esprime il desiderio di far riflettere».

CSA/ Alerta Antifascista Report serata benefit per studenti di Tor Vergata

14_05_10_2-copia
14052010

UDINE: no alla discriminazione di genere

NO ALLA DISCRIMINAZIONE DI GENERE

In occasione della giornata nazionale contro l’LGTB fobia l’Arci di Udine ha affisso ai muri della nostra città dei manifesti che ritraevano baci di coppie omosessuali.

Nella notte tra il 18 e il 19 maggio il signor Pezzetta ha intrapreso la “lodevole crociata” di eliminazione dei suddetti manifesti, oscurandoli con dei cartelloni bianchi. Il fatto è stato rivendicato dal politico friulano il giorno seguente sui giornali, accompagnato dalla frase .

Frasi di questo genere ci fanno ricordare che nonostante sia stato sconfitto 65 anni fa il fascismo continua a serpeggiare negli angoli più bui della società.

Durante la stessa sera anche il gruppo neofascista Utinum et patriam ha deciso di combattere questa guerra santa in onore dell’ “unica vera famiglia cristiana”.

Ancora una volta, pochi mesi dopo le scritte apparse in città contro l’assessore comunale Enrico Pizza, gruppi fascisti agiscono impuniti.

Questi sono da considerarsi gesti di estrema inciviltà e discriminazione verso persone viste dalla destra e dalla chiesa come “diverse”.

Noi, come movimento studentesco ci sentiamo indignati di fronte a queste ingiustificate azioni discriminatorie e omofobe: dimostrano come a Udine ancora si verificano episodi di intolleranza che alle volte sfociano addirittura in minacce e pestaggi.

Finche questa situazione persisterà, continueremo a denunciare e opporci a queste manifestazione di odio.

Udine, 21/05/2010

MOVIMENTO STUDENTESCO UDINE

 

www.studentiudine.org