UDINE/ Kabu libero! Ovvero la kuestura spinge sulla criminalizzazione

ditomedio

Lo avevamo definito “il metodo Kabu” cioè lo sbirro prima ti prende per il collo e poi ti chiede i documenti. Adesso questo metodo si sta perfezionando.

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Abbiamo già denunciato in passato che dare il foglio di via a una persona che di fatto abita ad Udine anche se ha la residenza dalla nonna in un Paese vicino, significa semplicemente architettargli un tranello. La kuestura ti dà il foglio di via sapendo benissimo che non puoi non violarlo. Così poi si innesca una nuova spirale repressiva: denuncia per violazione del foglio di via, processo per direttissima, con l’aggiunta di una resistenza a pubblico ufficiale, che non guasta mai, eventuali arresti domiciliari e quantomeno obbligo di firma. Andando avanti così ti trovi ad accumulare condanne per non aver fatto niente. Questo è quello che è avvenuto, fra ieri ed oggi, a Udine con protagonista oggetto della repressione sempre il compagno Kabu. A completare il quadro va citato quello che è successo questa mattina in Tribunale nel processo per direttissima (per la convalida dell’arresto), che dovrebbe essere a porte chiuse; i digossini si sono presentati in forze in aula, e il Giudice (Lauteri) ha dovuto perfino insistere per farli uscire considerato che non si schiodavano dalle sedie. Va detto però non si tratta solo di persecuzione, ma di una vera e propria sperimentazione repressiva. Si tratta, di nuovo, di un messaggio molto chiaro da parte della Digos su quali siano le intenzioni e i metodi della Kuestura nell’era Krakovia. Peraltro, questo sistema poliziesco lo stiamo sperimentando un pò ovunque e non solo ad Udine, ma anche nei Paesi, da un anno a questa parte, specialmete per le iniziative No Tav, così infatti è successo a Bagnaria Arsa in luglio per il convegno contro le Grandi Opere e così lunedì 30 novembre a San Giorgio di Nogaro, per un dibattito pubblico al quale partecipava addirittura un ex magistrato appartenente al movimento no tav della valsusa.

Quindi nell’esprimere tutta la nostra solidarietà a Kabu, come già nel novembre di due anni fa, ricordiamo che, ironia della sorte, proprio domani, venerdì 4 dicembre, doveva tenersi l’udienza per le denunce per la manifestazione per Kabu, davanti alla questura, del 23 novembre 2013; udienza che invece verrà rinviata per lo sciopero degli avvocati.

L’udienza di merito per Kabu su violazione foglio di via e resistenza si svolgerà l’11 febbraio 2016 (per errore precedentemenete si era indicato l’11 dicembre 2015)

Ateneo Libertario Friulano

PS. All’udienza di  venerdi 4 dicembre il processo per la manifestazione davanti alla questura del 23 novembre 2013, è stato rinviato a marzo 2016. Anche in questa occasione i questurini erano presenti in  forze; almeno in cinque, compreso Pigani.