Indifferenza e razzismo uccidono, Emmanuel vive nella solidarietà.
Siamo ancora sgomenti per il barbaro omicidio di mercoledi sera a Fermo.
Amedeo Mancini, un italiano appartente al giro neofascista fermano, ha ucciso Emmanuel Chidi Namdi, richiedente asilo nigeriano dopo aver insultato con epiteti razzisti la moglie Chinyery
L’omicidio segue una serie di intimidazioni e minacce, dagli insulti di cui Mancini non era nuovo ( il fratello ha dichiarato che si tratta di “un allegrone che si diverte a lanciare noccioline ai negri” cit.) fino alle esplosioni di ordigni rudimentali contro il seminario dove Emmanuel e altri richiedenti asilo sono ospitati.
Si tratta di un chiaro omicidio motivato da un’aggravante razzista, da parte non di un semplice ultrà, come dipinto dalla maggior parte dei media, ma di un fascista.
L’assassinio di Emmanuel non è che l’ennesimo atto scaturito dal clima politico e mediatico, che da tempo vomita e fomenta odio nei confronti degli immigrati e dei richiedenti asilo e nei confronti di chi si dimostra solidale a chi scappa da fame, povertà, guerra e discriminazione.
Un clima di odio dove prosperano ideologie, pratiche, parole d’ordine e politiche espressamente razziste, oltre che organizzazioni e partiti dichiaratamente fascisti, che dovrebbero essere stati spazzati via dalla storia.
Non possiamo e non vogliamo rimanere indifferenti a tutto questo. Non possiamo più tollerare l’intollerabile. Non possiamo piangere morti scaturiti dalla barbarie fascista.
Bisogna adoperarsi per eliminare il razzismo dalle nostre città e chiudere le sedi fasciste.
Costituiamo reti di partecipazione cittadine che facciano resistenza nei confronti di chi vuole creare una guerra tra poveri e reti di solidarietà che si adoperino nel garantire i diritti essenziali di tutti: casa, lavoro ed una vita dignitosa.
Emmanuel vive, morte al razzismo!
PNREBEL