PORDENONE: solidarietà antifascista

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SOLIDARIETÀ A PIPPO, FERMARE IL NEOFASCISMO, CHIUDERE CASAPOUND!

Apprendiamo del tentato omicidio a Trento per mano fascista di ieri notte dopo una festa in piazza, organizzata dalla Rete contro i fascismi. Un attivista della Rete e del centro sociale Bruno, allontanatosi dalla festa per ritornare a casa, è stato seguito dal responsabile locale di CasaPound che l’ha colpito prima con un martello e, successivamente, con un coltello.

Si tratta dell’ennesima aggressione, dell’ennesimo pestaggio, ma quanto successo ieri è certamente di una gravità inaudita! Anche in FVG sono state aperte diverse sedi di Caspound, si presentano prima come “bravi ragazzi”, sventolano le solite manfrine dell’italianità, fanno leva sul nazionalismo approfittando di una crisi che precarizza e impoverisce, soffiando sul malcontento e puntando sulla guerra fra poveri, cercando nemici tra i più deboli e non tutelati. Nelle scuole, anche nel pordenonese, Blocco Studentesco finge di fare attività legata agli studenti ma altro non è che una fucina di reclutamento per attività politica del partito che si è presentato già alle elezioni e che siamo certi si presenterà, sotto forma di loro candidati, a giugno, in qualche lista in città per le prossime elezioni comunali: saranno ben accetti da Ciriani o preferiranno la Lega, magari la lista dei dissidenti?
Certo è che, soprattutto i media locali, con i giornali in primo piano, hanno sdoganato senza alcuna remora questi giovanotti fin dal primo momento. Neofascisti con i lauti fondi da Roma che hanno messo in piedi la loro collaudata strategia in città e che già quest’estate li ha veduti protagonisti d’intimidazioni e aggressioni ai danni di qualche ragazzino che esponeva toppe e simboli a loro non graditi. Solo la nostra tempestiva denuncia pubblica ha fatto finire i primi vagiti di violenza nella città del Noncello…ma fino a quando? La natura di questi squadristi è chiarissima, una recente inchiesta dell’Espresso e le cronache di molti giornali nazionali hanno elencato decine e decine di aggressioni fino ai tentati e riusciti omicidi di questi neofascisti; si pensi ai senegalesi morti al mercato di Firenze per mano del loro sodale Casseri o del responsabile di una loro sezione rimasto incastrato in un tentativo di rapina e assassinio ai danni di un broker romano.
Ieri un accoltellamento a Trento e domani? Anche Pordenone vedrà la loro violenza oltre gli striscioni e le scritte vergate fuori da sedi a loro “nemiche”? Certamente la responsabilità morale ricadrà anche sulle testate locali che pubblicano tutto ciò che fanno senza contraddittorio e senza mai, neppure una volta, accennare da dove vengono e i gravi fatti a loro collegati in giro per l’Italia.
Noi portiamo in prima battuta la completa e incondizionata solidarietà a Pippo, il ragazzo vittima di questo ultimo agguato, e denunciamo per l’ennesima volta, inascoltati, la censura pressoché totale da parte dei media locali alle nostre iniziative, comunicati e azioni per mettere la parola fine a questa escalation.
L’omertà non ci appartiene, chiudere tutte le sedi dei fascisti in ogni città, fuori Casapound dalla storia!
Osservatorio N.E.A. (Nord Est Antifascista)

Pn Rebel

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