GORIZIA/ Presidio Contro la Xa Mas …

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striscione

Gorizia 16 gennaio mattina. Circa 40 persone hanno partecipato al presidio, con interventi al microfono, musica e slogans, contro i fascisti della Xa MAS, davanti al Municipio; … e “ci scappa” il saluto romano sotto gli occhi protettivi e compiaciuti di polizia e carabinieri.

Ottimo, quindi, il risultato politico del presidio, peraltro ottenuto senza molto sforzo; i/le fascistoni/e ci sono cascati/e come pere mature.

Nota. Infine quei fessacchiotti di casapound parlano di “corteo che si è rivelato un flop”, ma quale corteo!? Non era stato indetto alcun corteo, ma solo un presidio; alle 9.30 di mattina poi ….

 

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Rassegna stampa il piccolo online con le foto

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da il piccolo di oggi prima pagina e pag. 30

Il saluto romano di una militante scatena la reazione a pugni chiusi
degli antifascisti. Striscioni, musica e insulti. Romoli nel mirino della sinistra


Raduno Decima Mas alta tensione in piazza


CasaPound definisce, in una nota, «vergognosa» la manifestazione organizzata per protestare contro la presenza di una delegazione della Decima Mas a una commemorazione delle vittime del regime titino, si legge in un breve comunicato stampa diffuso dopo la manifestazione. «Il corteo che si è rivelato un flop, non avrebbe dovuto nemmeno essere organizzato e concesso dalla questura di Gorizia. Le motivazioni? Semplici. La prima per rispetto verso le vittime italiane delle stragi titine e gli eroi della gloriosa X Mas, che hanno combattuto per l’onore e la gloria della nostra Nazione. La seconda perché potevano manifestarsi episodi di violenza, mettendo a rischio l’incolumità dei partecipanti alla commemorazione». «L’Anpi che tanto professa la libertà di parola ed é contro ogni singolo atto di violenza, si è rivelata un manipolo di immaturi irresponsabili con tanto di insulti ai convenuti».di Francesco Fain Era un incrocio pericoloso. Il raduno dei combattenti della Decima flottiglia Mas nel 71° della battaglia di Tarnova; la contemporanea manifestazione degli antifascisti contro il Comune che ha ospitato la cerimonia in municipio; la presenza della sede di CasaPound. Tutto in un fazzoletto di pochi metri. La Questura non ha sottovalutato i rischi e ha disposto, ieri mattina, un servizio di controllo molto accurato, con la presenza anche di agenti in tenuta antisommossa. E i momenti di tensione non sono mancati. Fortunatamente, non sono sfociati in tafferugli o, ancora peggio, in scontri veri e propri. Erano da poco passate le 11 quando gli ex combattenti della Decima Mas hanno deposto un omaggio floreale al lapidario dei dipendenti comunali deportati in Jugoslavia. Proprio in quei frangenti, all’esterno, gli antifascisti intonavano “Bella Ciao” manifestando il loro duro dissenso contro la decisione del sindaco di ricevere la delegazione. «Questi “difensori dell’Italianità di Gorizia” collaborarono con i militari del Terzo Reich, furono artefici di azioni contro i partigiani italiani e sloveni che combattevano per liberare i nostri territori dall’occupazione nazista, e di numerosi e feroci rastrellamenti di civili nei territori dove agivano i partigiani, di torture e di esecuzioni sommarie. Il loro comandante, il principe Junio Valerio Borghese, che per l’associazione ancora oggi rappresenta un mito, il 7 dicembre 1970 fu il principale artefice del fallito Golpe Borghese, tentativo di rovesciare la Repubblica e prendere il potere per instaurare un regime fascista in Italia», la contestazione. In quei momenti, una componente della delegazione della Decima Mas ha voluto contestare quell’azione di disturbo con il saluto romano rivolto verso i manifestanti di sinistra. Immediata la reazione degli antifascisti che hanno opposto il pugno chiuso, subissando di fischi e improperi la contestatrice. Fra i manifestanti di sinistra l’assessore provinciale Ilaria Cecot, il consigliere comunale Emanuele Traini e il segretario di Rc Roberto Criscitiello. Alla cerimonia, solo per qualche minuto, ha preso parte anche una decina di militanti di CasaPound che hanno attraversato la piazza scortati dalla polizia. Non c’era, invece, il sindaco Ettore Romoli («Ero fuori città»): in sua vece sono intervenuti il suo vice Roberto Sartori e il consigliere comunale Fabio Gentile.

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go saluto romano 

la digossina che sorride

 

go completa

 

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PRESIDIO ANTIFASCISTA A GORIZIA
16 GENNAIO 2016 PIAZZA MUNICIPIO ORE 9.30

Sabato 16 gennaio il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli,
incontra l’Associazione Combattenti Decima Flottiglia MAS
nel Palazzo Comunale.
Questi “difensori dell’Italianità di Gorizia”
collaborarono con i militari tedeschi del Terzo Reich,
furono artefici di azioni contro i partigiani italiani e
sloveni che combattevano per liberare i nostri territori
dall’occupazione nazista, e di numerosi e feroci
rastrellamenti di civili nei territori dove agivano i
partigiani, di torture e di esecuzioni sommarie.
Il loro comandante, il principe Junio Valerio Borghese,
che per l’associazione ancora oggi rappresenta un mito, il 7
dicembre 1970 fu il principale artefice del fallito Golpe
Borghese, tentativo di rovesciare la Repubblica e prendere
il potere per instaurare un regime fascista in Italia.
Il sindaco di Gorizia, che dovrebbe rappresentare tutti
i cittadini di Gorizia, Italiani e Sloveni, e che ha giurato
fedeltà alla Costituzione Italiana nata dalla Resistenza,
non può e non deve partecipare in rappresentanza di tutta la
città alla manifestazione di commemorazione di chi in queste
terre ha seminato la morte, e di chi nel nostro Paese voleva
portare un regime totalitario.
Noi diciamo basta!
alle commemorazioni,alle esibizioni, alle
manifestazioni di vecchi e nuovi fascismi;
al revisionismo
e alla falsificazione della storia.
Gorizia è Antifascista!

Osservatorio Regionale Antifascista FVG

 

http://xcolpevolex.blogspot.it/2016/01/gorizia-se-il-comune-riceve-chi-fa-il.html