Appello per Kobane

Sabato 12 settembre 2015 TRIESTE

Ore 16.00 Concentramento e  info-point in Piazza della Borsa

Ore 17.00 Partenza Corteo

logo kurdi 12 sett

Evento facebook  

STRISCIONE SOLIDALE A PORDENONE

TRIESTE Venerdì 4 settembre h.20.30 assemblea cittadina di presentazione dell’iniziativa al Germinal in via del Bosco

Aderiscono a livello cittadino:

Unione Sindacale Italiana (USI-AIT)
Cobas Scuola
Collettivo UP-Attivismo Critico
Casa delle Culture
Comitato Pace Convivenza Solidarietà “Danilo Dolci”
Sinistra Anticapitalista
Partito della Rifondazione Comunista
 
ts-11-9-2015
 

TRIESTE – SABATO 12 SETTEMBRE 
Ritrovo con info-point ore 16.00 in piazza della Borsa
ore 17.00 partenza manifestazione

MANIFESTAZIONE/CORTEO REGIONALE

Ormai è provato che Erdogan è complice dell’ ISIS, ma l’Europa continua ad appoggiare la Turchia e a criminalizzare i Kurdi.

Lo Stato Turco fornisce sostegno economico, ma anche militare e politico, a ISIS.

L’Emiro dell’ISIS, Yasin Ebdileziz Egumi, catturato dalle forze di difesa YPG durante l’attacco di ISIS a Kobanè il 25 Giugno, ha confessato l’esistenza del sostegno da parte della Turchia affermando inoltre che il gruppo armato che ha attuato il massacro del 25 giugno è entrato dalla Turchia.

Anche per l’attentato che ha causato la morte di decine di giovani socialisti e anarchici a Suruç, il 20 luglio, stanno emergendo con sempre maggiore chiarezza le responsabilità del governo dell’AKP di Erdogan.

Dopo l’attentato di Suruç, la Turchia ha fatto finta di bombardare le postazioni dei massacratori e tagliagole dello “Stato Islamico”, ma in realtà ha colpito e continua a colpire i villaggi Kurdi; bombarda, spara, tortura, brucia le case, incendia le foreste e arresta perfino gli amministratori eletti nei Comuni Kurdi. 

Nella Rojava la lotta per l’indipendenza si è sviluppata in una rivoluzione sociale. Attraverso quello che i Kurdi chiamano Confederalismo Democratico, che ha una chiara dimensione libertaria, femminista ed ecologista, non si vuole creare un nuovo Stato ma una rete di comunità che si autogovernano nel pieno rispetto di tutte le popolazioni che vivono o vogliono vivere nel territorio.

Certamente oltre all’accanimento storico del governo turco contro i curdi e il progetto di un Kurdistan unito c’è oggi la necessità da parte di Erdogan e degli alleati NATO di bloccare questa esperienza che si sta consolidando e allargando alle regioni vicine. 

Non dimentichiamoci, che la Turchia, oltre a far parte della NATO, è fortemente legata economicamente all’Europa e soprattutto alla Germania. A Trieste si sta costruendo una piattaforma offshore per i container di merci provenienti via mare dalla Turchia, da mandare poi, via rotaia, in Germania.

E allora come la mettiamo con le corresponsabilità occidentali, Italia compresa, verso il massacro delle popolazioni Kurde?

In appoggio alla Resistenza Kurda e alla carovana per Kobane del 15 settembre indiciamo una manifestazione a Trieste
Sabato 12 settembre nel pomeriggio (orario e luogo saranno comunicati a breve)

Si invitano apertamente tutte le forze sociali, politiche e sindacali che si riconoscono nella resistenza curda e nel progetto della Rojava a partecipare e ad aderire.

Coordinamento Libertario Regionale FVG

 carovana kobane

http://www.retekurdistan.it/2015/07/appello-internazionale-per-la-ricostruzione-di-kobane-e-per-lapertura-di-un-corridoio-umanitario/

Appello Internazionale per la ricostruzione di Kobanê 

e per l’apertura di un corridoio umanitario

http://www.retekurdistan.it
Appello Internazionale per la ricostruzione di Kobanê e per l’apertura di un corridoio umanitario

 

10 luglio 2015


Il 15 settembre 2014 i Daesh hanno lanciato la loro prima ingente offensiva contro il cantone curdo di Kobanê, in Siria. La popolazione curda, guidata dalle forze di autodifesa del popolo ( YPG e YPJ) ha organizzato una grande difesa contro l’attacco. La resistenza di uomini e donne all’interno di Kobanê, è stata una battaglia per la democrazia, per i diritti umani, per un futuro comune, per la legittimazione e l’uguaglianza delle donne nella società . Il supporto della Coalizione Internazionale è stato prezioso ma non sufficiente.

Kobanê è stata liberata dopo 134 giorni di resistenza, ma tra il 25 e il 27 giugno l’ ISIS ha compiuto l’ennesima strage contro l’umanità: più di 200 civili, la maggior parte dei quali donne e bambini, sono stati brutalmente assassinati. La minaccia non è stata quindi rimossa.

La città risulta quasi completamente distrutta: i servizi essenziali quali acqua ed elettricità, i rifornimenti di cibo e i le cure sanitarie sono ai minimi livelli o addirittura inesistenti. Lo Stato Islamico inoltre, dimostrando ulteriormente la sua brutalità, ha dislocato migliaia di mine per impedire il ritorno della popolazione nelle proprie terre.

Pertanto è necessario garantire ai rifugiati la possibilità di rientro nella propria città in modo sicuro, sostenendo la ricostruzione delle infrastrutture basilari, al fine di assicurare loro una vita dignitosa.Nonostante la liberazione il cantone è ancora sotto embargo.

Kobanê è circondata da Daesh. Il confine con la Turchia risulta quindi fondamentale. La popolazione di Kobanê ha urgentemente bisogno di un corridoio umanitario per ricevere gli aiuti necessari al fine di proteggere,rifornire e ricostruire la propria città.

Appello ad andare a Suruç lungo il confine con Kobanê dal 12 al 17 Settembre 2015

Per promuovere la riduzione della violenza, per sostenere la stabilità in Siria e nelle regioni liberate dal terrorismo, constatando l’urgenza dell’apertura di un corridoio umanitario, al fine di esercitare pressioni nei confronti dell’ ONU,che implementando la Risoluzione 2165 del 14 Luglio 2014 art.2 potrebbe essere in grado di garantire l’apertura di un ulteriore valico di confine, invitiamo singoli attivisti, istituzioni, sindacati, partiti politici, ONG, autorità locali e internazionali alla partecipazione di una grande carovana internazionale.

Martedì 15 settembre,anniversario del primo attacco di Daesh al cantone di Kobanê, saremo tutte e tutti a Suruç, in Turchia, nella città gemella di Kobanê e a pochi chilometri dal confine siriano, per esprimere il nostro appoggio politico e umanitario.

Invitiamo quindi a partecipare ad una manifestazione internazionale anche con automobili, furgoni e carovane sia in grado di portare la propria solidarietà e il proprio contributo per la ricostruzione di Kobanê, a difesa dell’ umanità e contro la barbarie.

Ci vediamo il 15 settembre a Suruç

UIKI Onlus – Rete Kurdistan Italia

Per informazioni e adesioni : carovana15settembre@gmail.com