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CSA in esilio. Resistere, rompere l’accerchiameto poliziesco, sviluppare l’autogestione

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Udine 8 giugno 2013


Report

Doveva essere una giornata di sole con scarse precipitazioni, invece verso le 17.00  è venuto giù il diluvio che ci ha anche disfatto un gazebo. Ma il nostro scopo di stare in Piazza era ed è quello di resistere, per cui siamo andati comunque avanti fino alla fine, spostandoci sotto le logge di Piazza XX settembre,  con cinque-sei ore di presidio, musica, bere e mangiare autogestiti, come una spina nel fianco della perbenista e borghesissima città di Udine, ben simbolizzata dall’Hotel Astoria che stava dietro la schiena dei gruppi che suonavano.  Si può dire che, nonostante il tempo sfavorevole, all’iniziativa è passato complessivamente circa un centinaio di persone.

 

Di lì è passato anche Honsell.

Colloquio con Honsell.

Sindaco perchè non mantenete i patti? “Oramai il pasticcio è fatto”

Non è mica colpa nostra? “Non so, non so niente non sono informato, perché non mi avete contattato?”.

Lunedì abbiamo avuto un incontro con l’Assessore Giacomello, lo sapeva? “No” .

Perché non possiamo fare le iniziative? “L’area adeve essere in sicurezza per esempio ci devono essere i bagni”. Guardi che ci sono, abbiamo posizionato un bagno da cantiere.

Cosa intende fare adesso? “Vedremo, mi leggerò la convenzione…”

Ma se l’avete approvata in Giunta…

 

Analisi politica.

E’ chiaro che le operazioni repressive vengono dirette e comandate dalla Questura, che peraltro continua a dire che la cosa non gli interessa, solo che “il Questore non vuole restare con il cerino in mano se succede qualcosa per esempio se qualcuno si fa male”. Ma guarda un pò che preoccupazioni che si fa il questore, in un’area coperta da una convenzione con il Comune. I Vigili Urbani che prima minimizzavano anche loro la questione adesso si sono scatenati con diffide, incursioni, denunce, tutto questo sempre in un area coperta da una convenzione con il Comune. Dal canto suo, il Comune, ha la memoria corta e poi gli Assessori di prima non ci sono più e l’Assessore ora in carica non riferisce nulla al Sindaco che ci ha incontrati. Come mai? Non è mica logico? Evidentemente il gioco è questo: si mette insieme una provocazione, si crea un “pasticcio” e poi Honsell può dire “oramai il pasticcio è fatto”. Bella storia, edificante. Ma perchè, visto che avevamo già fatto iniziative (con inizio il pignarul del 6 gennaio 2013 al quale aveva partecipato anche moltissima gente del quartiere) e tutto era andato liscio?

Due spiegazioni:

UNO: la “Zero in condotta fest” aveva ovviamente preoccupato molto, per i suoi aspetti di autoorganizzazione dei giovani e degli studenti e quindi era meglio stroncare tutto sul nascere.

DUE: la Questura non vuole farsi prendere in contropiede dai Carabinieri di Pasquariello (vedi sequesto di via Scalo Nuovo il 10 dicembre 2009 ) il quale non vede l’ora di tirare su qualche montatura eclatante per farsi bello ed anche perché fa parte di un evidente gioco politico legato alla destra cittadina, come abbiamo in più occasioni denunciato. Però allo stesso tempo la Questura non vuole esporsi troppo e manda avanti i Vigili a fare il lavoro sporco i quali, a quanto pare, ce la mettono tutta.

 

Cespuglio

 

 

 

 

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Messaggero Veneto  DOMENICA, 09 GIUGNO 2013 Pagina 15 – Cronache
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Festa negata, concerto nella “piazza autogestita”
 
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Da gennaio il Comune ha affidato a una cooperativa privata la pulizia dell’area dell’ex caserma Osoppo. Da gennaio, in quell’area, i volontari insieme ai ragazzi del Movimento studentesco lavorano gratuitamente. In cambio non chiedono nulla. Se non la possibilità di utilizzare l’area come spazio sociale, d’accordo con l’amministrazione. Uno spazio che, in occasione della chiusura delle scuole, vorrebbero usare per una tre giorni di concerti. Ma il permesso è negato. Dopo una mediazione con l’amministrazione, la Zero in condotta fest si riduce e si trasferisce in piazza XX settembre dove, in una zona blindata e circondata dalle camionette della polizia, la musica è salita sul palco, ieri, fino a mezzanotte. «Il Comune quest’anno ha tagliato Pagella rock, la Consulta da due anni non organizza la Festa dello studente – spiegano i giovani del Msu –. Abbiamo deciso di riprenderci la musica in uno spazio autogestito. Come d’accordo noi puliamo l’area dell’ex caserma Osoppo dalla vegetazione e rendiamo agibili le strade, gratis. Ma il Comune viene meno ai patti e non rilascia il permesso per una festa». E ancora: «Volevamo soltanto costruire insieme ai giovani uno spazio di aggregazione, espressione e svago libero, gratuito e autogestito al di fuori delle logiche economiche e di potere, che hanno portato il mondo occidentale alla crisi. L’amministrazione comunale aveva già dato l’ok alle nostre iniziative in passato. Abbiamo fatto il pignarul e alcune altre feste. Questo fino alle elezioni. Poi il Comune ha fatto marcia indietro, d’accordo con le forze dell’ordine, cerca di fermare qualsiasi iniziativa indipendente dalle politiche istituzionali, forse per paura che aumenti il dissenso verso la classe politica. Ma non ci fermeremo», assicurano i ragazzi. (m.z.)