Udine. Buona riuscita del pignarul 2014. Dall’accensione fino allo spegnimento del falò si sono avvicendate oltre cento persone a dimostrare l’esistenza di un potenziale di aggregazione, nonostante i forconi, le minacce e le intimidazioni fasciste di queste settimane.
seguono rassegna stampa ed altre foto
Messaggero Veneto 7 gennaio 2014 Il falò dei ragazzi dell’ex centro sociale acceso di fronte la sede di Casa Pound Nemmeno la befana è stata in grado di evitare le – seppur piccole – scintille tra Casa Pound e i ragazzi l’ex centro sociale di Udine, che si sono ritrovati ieri pomeriggio a celebrare l’ultimo giorno delle festività natalizie a poche centinaia di metri gli uni dagli altri. Uno dei tanti significati del fuoco epifanico è quello di radunare intorno alla pira la comunità nella speranza di trovare nuova forza per il futuro. Questo dev’essere stato lo spirito del centinaio di ragazzi dell’ex centro sociale, che hanno chiesto l’autorizzazione per poter accendere il loro personale falò epifanico nell’area dell’ex Macello, all’incrocio tra piazzale Cella e via Sabbadini. Dall’altra parte del piazzale, però, c’è proprio la sede di Casa Pound, i cui militanti hanno voluto rispondere ieri alla presenza dei ragazzi del centro sociale esponendo uno striscione che riportava ironicamente la scritta “curre curre guagliò”, tratta dalla canzone omonima dei 99 Posse, diventata inno proprio dei centri sociali. A vigilare che gli animi rimanessero sereni – in questi giorni sono apparse delle scritte sia sotto casa di un militante del movimento anarchico sia sotto la sede di Casa Pound –, è rimasta per tutto il tempo in cui la pira ha bruciato sotto le note dei vari De Andrè e Manu Chao, una decina tra poliziotti e carabinieri che, per fortuna, non ha avuto molto da fare. (a.d.)
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Lunedì 6 gennaio 2014 nel parcheggio dell’ex frigorifero
segue piantina
dalle ore 18.00
Piazzale Cella
Ingresso al parcheggio