UDINE/ 25 aprile rassegna stampa e nostro volantino

Incredibile, scandaloso articolo del Messaggero Veneto.

Ma Michela Zanutto è forse simpatizzante di Casapound???

Dal sottotitolo dell’articolo sembra che ci fossero anche i fascisti in  Piazza. Poi sembra che abbia sfruttato la cosa per fare un ennesimo articolo di propaganda per i fascisti. Ancora ha completamente ribaltato il senso del volantino del CSA che esprimeva ovviamente entusiasmo per l’astensionismo al 50%

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MV VENERDÌ, 26 APRILE 2013 Pagina 19 – Cronache
 
Lo striscione: no alla sede di CasaPound
 
A colpi di slogan i movimenti di destra e di sinistra si sono dati battaglia in piazza Libertà
 
 
 
 
La celebrazione del 25 aprile in piazza Libertà si è trasformata anche in una battaglia a suon di volantini e striscioni. In questa cornice, ieri, ha debuttato con una specifica richiesta la Nuova autonomia udinese (Nau), il collettivo antifascista e apartitico: «Nessuno spazio ai fascisti nella nostra città: chiudiamo CasaPound». Questo perché, tra qualche giorno, una quarantina di “fascisti del Terzo millennio” inaugurerà la prima sede del gruppo di estrema destra in città, CasaPound appunto. Un ex negozio in piazzale Cella, 60 metri quadrati dedicati all’eroe dei cieli Francesco Baracca. «Il 25 aprile noi militanti del Nau siamo orgogliosi di celebrare il 68.mo anniversario della Liberazione italiana dal nazifascismo – scrive il collettivo nel volantino –, ma siamo costretti a denunciare alla popolazione che ancora oggi il concetto fondamentale di libertà viene messo in discussione dalla recente proliferazione di partiti neo fascisti, riconosciuti benché anticostituzionali. In questo contesto denunciamo la nascita della sezione locale di CasaPound». In piazza sono scesi anche i ragazzi del Centro sociale autogestito (Csa) di via Scalo nuovo, «in esilio» – come hanno sottolineato – dopo la confisca della palazzina occupata che li ospitava, resa alle Ferrovie dello Stato. I ragazzi del Csa hanno puntato il dito contro l’astensionismo alle recenti elezioni che ha segnato «la totale delegittimazione del sistema politico – scrivono nel volantino –. La Repubblica nata dalla Resistenza sta miseramente crollando, dobbiamo salvare l’antifascismo che è un valore popolare». In mezzo a bandiere No Tav e sindacali, la Resistenza è stata paragonata anche alla battaglia del Comitato per la vita del Friuli rurale. «Bagnata dal sangue dei martiri e dal sudore di generazioni è la nostra terra, l’unica che abbiamo – si legge a caratteri cubitali sul volantino distribuito in piazza». Nello stesso volontino si fa riferimento ai costi della politica, in particolare al rimborso spese dei consiglieri regionali che ha provocato «sfiducia e la diserzione dai seggi di un elettore su due. La Resistenza non è finita». Michela Zanutto

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Volantino distribuito i 500 copie

 

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