San Giorgio di Nogaro/ 200 persone all’assemblea sulle fontane

Rassegna stampa MV 11 aprile 2014

 

mv-11-04-2014

 

 

Fontane, Regione sotto accusa

San Giorgio, annunciate manifestazioni contro la “strozzatura” dei pozzi

SANGIORGIO DI NOGARO

Il “Popolo delle fontane” è in rivolta

contro la Regione: si annunciano

manifestazioni di

piazza e una raccolta di firme

contro la “strozzatura” dei pozzi.

Oltre 200 persone hanno partecipato

alla assemblea dell’altra

sera, convocata dal Coordinamento

di Difesa ambientale

della Bassa friulana. Dopo l’introduzione

del portavoce del

Comitato, Paolo De Toni, che

ha comunicato un’ulteriore vittoria

per i rimborsi del canone

di depurazione, questa volta riguardanti

gli utenti degli

“sfioratori” (341 a San Giorgio e

385 a Torviscosa) e le modifiche

al regolamento di fognatura

che eliminano la previsione della

vasca condensa grassi per gli

edifici esistenti, si è passati al tema

caldissimo della serata,

quello relativo alla “strozzatura

delle fontane”.

E’ stato sottolineato che la situazione

prospettata dal verbale

della IV commissione regionale

del 15 gennaio scorso appare

ancora più grave di quanto

fino ad ora emerso. Infatti, nel

verbale della commissione si

legge la frase: “La commissione

condivide pertanto le misure

proposte all’articolo 50, tendenti

alla limitazione delle portate

prelevate dai pozzi, mediante

l’apposizione di dispositivi di

regolazione del flusso atti ad

impedire l’esercizio a getto continuo.

La commissione inoltre

valuta che i tempi di adeguamento

di cui alcomma 2 possano

essere accorciati e che il limite

di utilizzo medio giornaliero

di cui al comma 4 sia ulteriormente

ridotto all’effettivo fabbisogno

auspicando, comunque,

il coinvolgimento degli enti locali

nella fase di consultazione

pubblica. Si propone anche l’installazione

di contatori permonitorare

l’effettivo consumo.”

Sono intervenuti i consiglieri

regionali Cristian Sergo dei grillini

e Mauro Travanut del Pd.

Sergo si è trovato nella situazione

di dover giustificare il voto

positivo in commissione. Travanut

si è reso conto della gravità

della situazione e ha garantito

un immediato interessamento

e un coinvolgimento del sindaco

dei Cervignano anche per ottenere

in Regione una moratoria

dell’articolo 50 e stoppare

l’impostazione in atto, giudicata

fortemente penalizzante per

gli utilizzatori dei pozzi artesiani.

Molti interventi fra il pubblico,

sia sul tema delle fontane

che su quello dei canoni di acquedotto,

scarico e depurazione.

Come anticipato, sono da

attendersi iniziative per il prossimo

futuro: manifestazioni di

piazza e una raccolta di firme,

oltreché costringere i sindaci

ad esprimersi su questo problema.

Francesca Artico