REPRESSIONE/ Trieste presidio per Maurizio Alfieri e Valerio Crivello

Trieste 8 febbraio 2014

Via del Coroneo ore 09.30

SOLIDARIETA’ CON MAURIZIO E VALERIO,

PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE

 

Presidio-Trieste-Maurizio-e-Valerio-08.02.2014-Web

 

 

 

 

 

2012 – Carcere di Tolmezzo: nella sezione di isolamento Maurizio e Valerio, che da tempo si battono contro i soprusi e le violenze all’interno delle carceri, reagiscono alla provocazione di un detenuto che si definisce collaboratore “di giustizia” e “della direzione carceraria”.
Per ritorsione entrambi vengono trasferiti. Ora sono detenuti rispettivamente nelle carceri di Spoleto e Piacenza.
Da tempo si battono contro i soprusi e violenze che ci sono dentro le carceri; senza paura hanno fatto uscire la vera situazione del carcere di Tolmezzo dove la quotidianità è dettata dalla violenza della direttrice, dei secondini picchiatori, dei GOM. È la loro determinazione che gli ha fatto conoscere tanti compagni e compagne solidali.
A chi non sta in silenzio spetta isolamento e persecuzione, ma è grazie a persone come loro che il muro di silenzio che circonda carceri e commissariati si incrina.
Le morti fuori e dentro il carcere sono all’ordine del giorno: Riccardo Rasman ucciso dalla polizia in casa sua a Trieste, Alina Bovar morta dentro una cella nel commisariato di Opicina sul carso triestino, le ultime morti di Vargas Zsolt detto “Doc” nel carcere di Trento e di Federico Perna in quello di Napoli. Sono alcune delle persone morte nelle “mani” dello Stato.
Proprio perché siamo contro queste violenze e il sistema che le determina, sabato 8 febbraio saremo sotto il tribunale di Trieste a portare la nostra solidarietà a degli uomini che hanno deciso di non restare indifferenti. 
Per quanto riguarda il processo dell’8 febbraio, a Valerio il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha imposto la videoconferenza, mentre Maurizio sarà presente in aula, pronto a rovesciare i ruoli di accusatore e accusato e ad attaccare a testa alta il sistema penitenziario.
È importante non lasciarli soli.  

Come l’altra volta, non si saprà fino all’ultimo in che carcere li porteranno il giorno prima. Seguiranno maggiori informazioni appena possibile