SE NON LI CONOSCETE… – Comunicato Stampa
Oggi abbiamo avuto il dispiacere di vedere un muro, di fronte al prefabbricato dove ha sede il nostro circolo, vergato con la scritta “25 aprile lutto nazionale”.
L’insulto è ovviamente riconducibile a qualche fascista, probabilmente appartenente ad uno dei gruppi organizzati appena sbarcati in città e di cui uno in particolare ha aperto la sede con ampia pubblicità mediatica.
Oltre alla nostra sede è stato imbrattato anche un muro della Casa del Popolo di Torre di Pordenone. Si tratta di 2 sedi che hanno un valore simbolico forte non solo per chi crede nei valori che rappresentano ma anche per chi fa dell’intolleranza, della prevaricazione e del razzismo le proprie ragioni politiche. Se la Casa del Popolo di Torre fu il cuore delle barricate in armi di un intero quartiere contro le squadre fasciste nel maggio del ’21 ed ancora oggi è luogo di incontro e socialità, il Circolo Zapata rappresenta da più di 30 anni un luogo di cultura autogestionaria e politica di alternativa all’esistente, un esistente purtroppo spesso fatto di profitto, sfruttamento, repressione e xenofobia.
Come Circolo Libertario Zapata prendiamo atto che anche per i fascisti di oggi il 25 aprile rappresenti un lutto. D’altra parte per i fascisti di allora fu senz’altro un lutto più significativo proprio perché rappresentò la tomba di un regime sanguinario che portò un intero paese in una guerra mondiale tracimando milioni di vite tra leggi razziali, deportazioni e campi di concentramento e sterminio.
Per noi invece il 25 aprile era e rimane una festa, la festa di una liberazione che però non è ancora conclusa ma che continua anche grazie al nostro impegno contro i fascismi di oggi, spesso travisati e più subdoli ma anche rigurgiti di un passato esplicito e rivendicato.
Nonostante tutto anche una vigliaccata così porta in se qualcosa di buono: ci ricorda che siamo sulla strada giusta, quella della libertà!
Circolo libertario E. Zapata
Mani ignote nella notte, non rovineranno la nostra festa!
Non siamo nuovi ad imprevisti e provocazioni nell’avvicinarsi del 25 aprile, già l’anno scorso dopo il divieto di suonare e cantare bella ciao da parte del prefetto per “evitare tensioni” siamo stati in centinaia a cantarla in piazzale Ellero e alla ex caserma Martelli al nostro appuntamento.
Nella notte tra il 22 e il 23 Aprile, mani ignote, ma riconoscibili come fasciste per argomenti e modalità, hanno imbrattato i muri con scritte contro la Resistenza.
Anche quest’anno non ci faremo intimidire.
I luoghi non sono casuali e rappresentano una forte provocazione nel 70° anniversario della Liberazione: la Casa del Popolo di Torre, simbolo delle barricate di Torre (1921) e luogo storico della storia del mutualismo pordenonese dove siamo passati proprio pochi giorni fa con il nostro InfoPoint itinerante Bella Ciao; i muri antistanti il Circolo Libertario Zapata che da mesi ospita il percorso di PN Rebel e dove il 25 aprile, dopo l’evento alla ex Caserma Martelli, terremo un grande concerto che durerà tutta la giornata.
Luoghi simbolo della Resistenza di ieri e di quella di oggi, imbrattati da una vile provocazione notturna, da parte di chi agisce di notte, per fare scritte offensive, appendere striscioni o tappezzare il centro di adesivi senza neppure firmarsi.
Questa provocazione non fermerà la nostra festa, la nostra voglia di libertà e di resistere alle ingiustizie e alla precarietà che viviamo ogni giorno.
Vi aspettiamo tutti e tutte ancora più numerosi e convinti in piazza, all’ex caserma Martelli e al prefabbrikato per festeggiare insieme il 25 Aprile.
PN REBEL: FINO AL CUORE DELLA RESISTENZA