BASTA CAZZARI! FUORI CASAPOUND DALLE SCUOLE!
Venerdì 27 si terrà un corteo di studenti contro il caro autobus.
Di per sé, questa sembrerebbe una notizia positiva.
Da troppi anni a Pordenone sul versante studentesco c’è il deserto; mentre i diritti degli studenti vengono asfaltati da qualsiasi governo e partito in Parlamento, tra controriforme dell’istruzione come la riforma Gelmini e la “Buona Scuola” renziana, la risposta degli studenti è sempre stata fiacca e apatica.
Ogni giorno i presidi, futuri padroni assoluti delle scuole, ci ricordano esclusivamente i nostri doveri e se ne infischiano dei nostri diritti: si vietano le assemblee o le stesse vengono ridotte a farse una tantum, si limita la circolazione all’interno delle scuole di materiale di controinformazione e vengono tagliati sportelli e corsi di recupero. Questo anche grazie a rappresentanti d’istituto sempre pronti a chinare la testa di fronte ai presidi, venendo quindi meno al loro ruolo studentesco.
Ben venga quindi la manifestazione di venerdì? ASSOLUTAMENTE NO!
Hanno fatto di tutto per nascondersi e mentirci, passando a raccogliere le firme per le classi negando la loro identità, spacciandosi per “apolitici e apartitici” durante i volantinaggi, godendo della complicità dei rappresentanti di istituto, come quelli del Leopardi-Majorana, che li hanno aiutati a dissimulare chi sono.
Gli organizzatori di questo corteo sono i fascisti del terzo millennio di Blocco Studentesco, giovanile di CasaPound Italia, partito di picchiatori, razzisti e omofobi.
Questo gruppo politico, presente da poco tempo a Pordenone ma attivo in molte regioni italiane a diffondere odio e intolleranza, che ha avuto il merito di organizzare negli ultimi mesi, da quando hanno addirittura una sede in città, un’unica iniziativa a nome Blocco Studentesco, ovvero un italico torneo di beer pong pomeridiano, sta cercando di prendere in giro gli studenti spacciandosi per un gruppo di ribelli e rivoluzionari.
Di rivoluzionario, però, non hanno nulla e anche la difesa dei diritti degli studenti sembra interessarli poco, visto che a parole si lamentano dei rincari degli autobus, ma poi non hanno avuto problemi, negli ultimi anni, a rendersi complici delle politiche e a candidarsi dentro le liste elettorali, a livello locale ma anche europeo, di partiti come il PDL di Berlusconi, Fratelli d’Italia (ex Alleanza Nazionale) e Lega Nord, che negli ultimi decenni hanno promosso miliardi di euro di tagli alla scuola pubblica e hanno condotto politiche di continua precarizzazione di migliaia di giovani lavoratori, nostri coetanei.
Non vogliamo però far sembrare la questione puramente ideologica, per quanto, come giovani e studenti di Pordenone vogliamo ribadire che il fascismo, il razzismo, l’omofobia e il fatto di andare a pestare o accoltellare delle persone perché la pensano diversamente da noi o semplicemente perché hanno un abbigliamento alternativo, sono valori e azioni intollerabili che non possono trovare spazio all’interno di una qualsiasi società.
Di questo corteo vogliamo contestare sia i metodi che gli scarsi contenuti della piattaforma politica di Blocco Studentesco.
I metodi sono quelli descritti prima, ovvero il fatto che le poche firme raccolte in questi mesi, sono state recuperate mentendo su chi fossero e su cosa volessero fare con queste firme, mancando quindi completamente di rispetto e prendendo in giro gli studenti pordenonesi.
Inoltre chiamando senza alcun preavviso un corteo, si sono appropriati di una problematica che riguarda tutti gli studenti per unico obbiettivo: fare propaganda e pubblicità al loro partito sulle spalle delle difficoltà della nostra comunità studentesca.
Critichiamo, inoltre, la totale mancanza di contenuti e di prospettiva di questa manifestazione.
Urlare semplicemente che i biglietti sono cari non risolverà la situazione.
Grazie alle inchieste di pochi anni fa del CSPN e del Collettivo AUT, collettivi pordenonesi attivi durante il periodo dell’Onda e del No Gelmini, sappiamo che l’ATAP è un’azienda partecipata pubblica, i cui dirigenti sono stati scelti per nomina politica, ed ha un attivo pauroso che nel 2010 ammontava a oltre 5 milioni di euro.
Ma l’azienda di trasporti, non utilizza questo denaro per migliorare il servizio. per assumere altri lavoratori o per abbassare le tariffe, ma per pagare i lauti compensi dei dirigenti.
Ad esempio il presidente di ATAP Mauro Vagaggini, in quota PDL-Forza Italia, arrivato ormai al quattordicesimo anno di presidenza e fresco di rinnovo fino al 2016, sempre nell’anno 2010 è arrivato a guadagnare in un anno oltre 200.000€(!) tra ATAP e altre aziende sempre pubbliche.
Si potrebbe andare avanti a parlare delle ruberie di ATAP e delle storture di un sistema di gestione basato su nomine politiche in cui ci sono le mani di quasi tutti i partiti cittadini.
Ci chiediamo se Blocco Studentesco queste cose le sappia oppure le ignori.
O peggio ancora se eviti di dirle visto che all’interno del CdA di Atap c’è pure un rappresentante in quota Lega Nord, partito loro alleato anche in vista delle elezioni comunali pordenonesi del 2016.
Blocco Studentesco si è rivelato per quello che è: un gruppo di fascisti che prende in giro gli studenti pordenonesi e vuole solo farsi propaganda e pubblicità sulle nostre problematiche.
Invitiamo tutte le studentesse e tutti gli studenti a NON partecipare al corteo farsa di Blocco Studentesco e partecipare insieme a noi alla costruzione di un collettivo che si occupi veramente dei diritti di tutti, degli studenti ma anche dei giovani lavoratori precari, dove il sesso, i gusti sessuali, la nazionalità o il colore della pelle e le diversità tutte non siano un discrimine ma una ricchezza e dove si possano creare dei momenti di confronto e di autoformazione sinceri e veramente controinformativi rispetto alle problematiche di Pordenone, della scuola pubblica e delle nostre vite.
PN REBEL