PN REBEL FEST 1 – CENSURA 0

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Report PN Rebel Festival

Ringraziamo con tutto il cuore le 300 persone che hanno partecipato al primo PN REBEL FEST. Iniziato con un’assemblea come non se ne vedono a Pordenone, con più di 50 persone a discutere delle proprie vite, di Pordenone e di come la si vorrebbe e poi continuata con un concertone dove 5 gruppi si sono alternati convogliando un’energia davvero vitale. Ed è proprio ai gruppi che hanno partecipato con convinzione a questo progetto che si fa strada che vogliamo rivolgere il secondo ringraziamento. Ma tutto questo, questa storia pensata, discussa e organizzata da più di 2 mesi assieme, per un attimo sembrava dover svanire.

 

 

 

 

Improvvisamente la mattina stessa, mentre stavamo montando il palco nel posto prescelto da oltre 2 mesi (Casa Caccia di Cecchini di Pasiano), veniamo a sapere dal gestore che per le fortissime pressioni delle forze dell’ordine e dei vicini impauriti dai titoli deliranti del Gazzettino non era più possibile svolgere l’evento, non se la sentiva più di affittarcelo, neppure sulla proposta di uno del Comitato di assumersi, formalmente, la responsabilità dell’iniziativa. Sappiamo che poi sui giornali il gestore ha negato quanto ha detto a 7 persone, testimoni dell’intimidazione assurda subita, cercando di sostenere motivi tecnici, ovviamente inesistenti. Vogliamo precisare che comunque sia non ce l’abbiamo con lui, ben altri hanno la colpa di questa repressione preventiva.

3 dei gruppi che dovevano partecipare erano già partiti, 2 da Trento e uno da Seriate (Bergamo), centinaia di km di distanza, tutto il cibo e il bere acquistato, il palco pagato, l’attrezzatura e le spese che un evento del genere comporta: tutto assolutamente e volutamente autofinanziato, neanche uno spicciolo è stato chiesto a istituzioni o sponsor privati.

Eppure non ci siamo persi d’animo e abbiamo deciso di svolgere lo stesso il PN REBEL FEST presso il Prefabbrikato a Villanova, grazie alla disponibilità di un’associazione che, con noi, ha ritenuto inaccettabile questa ingiustizia.

Ed eccoci qui a raccontare una piccola grande vittoria, alla faccia delle intimidazioni, delle diffamazioni, dei deliri di gente che non può sopportare chi non si arrende al grigiore e alla miseria di una Pordenone sempre più povera, non solo di soldi a causa di una crisi senza sosta, ma povera di idee, di vitalità, di energie. Una Pordenone che è sempre pronta a negare, a vietare, a condannare, a censurare con una diffidenza e un livore che ci ripugna perché non ci appartiene.

Vogliamo infine scusarci con gli abitanti del quartiere che ha ospitato la nostra festa, sappiamo che la musica è andata avanti più del previsto ma vogliamo ribadire che la causa non è nostra, i responsabili sono la questura (polizia e carabinieri) che hanno fatto di tutto per impedire che un evento pacifico come un’assemblea e un concerto si tenessero in mezzo ai campi, in un luogo che ospita da anni quasi ogni week-end concerti e feste che vanno avanti fino a notte inoltrata. Non ci risulta inoltre che siano stati fatti dei cori contro i residenti. anche su questo si deve ringraziare il gazzettino che ha soffiato sul fuoco, preferendo inventarsi uno spauracchio privo di senso piuttosto che sottolineare la novità di questo festival autogestito, fatto a più mani e in completa autonomia. Se tutto si fosse svolto regolarmente nel posto prescelto, non comportando alcun problema come di fatto è stato, quel po’ di disagio per i condomini vicini non ci sarebbe stato.

Noi ce la mettiamo tutta a fare del nostro meglio, questo è solo l’inizio, vogliamo una città e un provincia diverse, vive, dove la partecipazione vinca sull’individualismo e la frustrazione, dove l’impegno e l’attivismo vincano sul menefreghismo e il silenzio di una città sempre più morta, nonostante i mega eventi che occasionalmente danno una mano di colore solo grazie agli enormi finanziamenti ricevuti, senza i quali neppure questa facciata reggerebbe.
Vogliamo spazi sociali, vogliamo reddito redistribuito, riempire le case vuote, vogliamo l’arte, la cultura e la musica in ogni quartiere di questa città, in ogni paese di questa provincia.
Tutto per tutti, niente per noi!

Comitato Pn Rebel Fest