Dal Messaggero veneto del 28/05/13
Fidenato al Governo «Ogm, consultatemi»
La Corte di giustizia europea ha riconosciuto le ragioni dell’imprenditore pordenonese Giorgio Fidenato, accusato di avere messo a coltura mais Ogm senza avere ottenuto l’autorizzazione prescritta dalla legislazione nazionale. La normativa europea non consente a uno Stato membro di opporsi alla messa in coltura sul suo territorio di ogm. L’ottenimento di un’autorizzazione nazionale costituirebbe, infatti, una misura di coesistenza volta a evitare la presenza involontaria di ogm in altre colture. «Ricordiamo che la Regione ha revocato la deliberazione sull’impiego degli ogm in agricoltura che vieta, se non per sperimentazione, l’impiego di sementi geneticamente modificate sul proprio territorio», spiega il deputato del Movimento 5 Stelle Aris Prodani. Per questo i deputati M5S hanno depositato un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri delle Politiche agricole e dell’Ambiente per sapere se l’esecutivo intenda rispettare subito gli impegni assunti con l’approvazione dell’ordine del giorno del Senato, adottando come criterio guida per la coltivazione degli Ogm la clausola di salvaguardia. E, proprio sulla clausola di salvaguardia – una norma, prevista dalla direttiva europea del 2001 e già applicata da vari paesi, che dà la possibilità a uno Stato di vietare sul proprio territorio la coltivazione di colture transgeniche nel caso si profilino rischi per la salute o per l’ambiente –, Giorgio Fidenato, quale «portatore di interessi», intende dire la sua. Quale titolare dell’azienda agricola “In Trois” e presidente di Agricoltori Federati, ha scritto ai ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche agricole, chiedendo «ai sensi del principio di trasparenza, di partecipare all’adozione del provvedimento amministrativo della clausola di salvaguardia, per analizzare congiuntamente le nuove prove scientifiche sulla rischiosità del Mon810 per la salute e per l’ambiente». Oggi, infine, Fidenato, a seguito del pronunciamento della Corte di giustizia Ue, chiederà il dissequestro di azienda, campi, conto corrente e trattore.