30 marzo. Tre carceri, tre presidi: Roma, Ferrara e Alessandria | Ferrara, cariche della polizia: report
Gianmarco Romano ha condiviso il suo video.
Ferrara 30 marzo. Circa 150 solidali si sono ritrovati sotto il carcere per portare la loro solidarietà a Claudio, qui rinchiuso, a Mattia, Niccolò e Chiara i quattro giovani No Tav assurdamente accusati di terrorismo per il danneggiamento (“tentato omicidio” secondo la Procura sabauda) di un generatore.
Il clima era festoso e spensierato come in tutte le occasioni in cui si ritrovano i No Tav, Che siano “10, 100, 1.000 o 10.000 I NO TAV DAPPERTUTTO” era scritto sullo striscione.
Sul finire, dopo due ore di musica, slogan, battitura alle reti, saluti a Claudio ma anche a tutti i detenuti, il dirigente ha fatto schierare la celere e tutto il corpo dei secondini, con caschi elmi e manganelli sulla strada. Un quarto d’ora di “fronteggiamento” inutile, e quindi hanno fatto una prima carica, seguita poi da una seconda. Hanno lanciato una decina di candelotti C.S. ,inondando di gas sopratutto le case a fianco della strada, dove diverse signore più o meno anziane seguivano dietro li vetri delle finestre le vicende del Presidio.
Hanno voluto rimarcare che le forze del disordine quando vedono le bandiere No Tav vanno nel pallone e non capiscono più niente, ma anche che il clima repressivo si sta’ alzando, ed anche a Ferrara come in Val Susa, per i No Tav e chi si oppone al Sistema, c’e’ e ci saranno sempre lacrimogeni, rigorosamente al C.S.
(Video interrotto causa manganello sulla schiena che ha fatto “sfuocare” l’immagine)
Il clima era festoso e spensierato come in tutte le occasioni in cui si ritrovano i No Tav, Che siano “10, 100, 1.000 o 10.000 I NO TAV DAPPERTUTTO” era scritto sullo striscione.
Sul finire, dopo due ore di musica, slogan, battitura alle reti, saluti a Claudio ma anche a tutti i detenuti, il dirigente ha fatto schierare la celere e tutto il corpo dei secondini, con caschi elmi e manganelli sulla strada. Un quarto d’ora di “fronteggiamento” inutile, e quindi hanno fatto una prima carica, seguita poi da una seconda. Hanno lanciato una decina di candelotti C.S. ,inondando di gas sopratutto le case a fianco della strada, dove diverse signore più o meno anziane seguivano dietro li vetri delle finestre le vicende del Presidio.
Hanno voluto rimarcare che le forze del disordine quando vedono le bandiere No Tav vanno nel pallone e non capiscono più niente, ma anche che il clima repressivo si sta’ alzando, ed anche a Ferrara come in Val Susa, per i No Tav e chi si oppone al Sistema, c’e’ e ci saranno sempre lacrimogeni, rigorosamente al C.S.
(Video interrotto causa manganello sulla schiena che ha fatto “sfuocare” l’immagine)
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