NO OGM: azione diretta contro i campi OGM a Vivaro-aggiornato 07/06)

Messaggero Veneto del 07/06

Ogm, devastato il campo di Vivaro

di Enri Lisetto PORDENONE I vandali hanno colpito nel campo “madre di tutte le battaglie” pro Ogm, quello appena campionato dalla Forestale a Vivaro, quello dove Giorgio Fidenato ha denunciato di avere seminato mais Mon810 nonostante il divieto di Stato e Regione. Durante la notte dell’antivigilia dell’appuntamento di Colloredo di Montalbano – oggi alle 10 a Laibacco verrà presentato il campo prova intitolato Biodiversità e Ogm – mani ignote hanno estirpato 500 su 3 mila 200 metri quadrati di mais, circa 4 mila piantine in tutto, e poi hanno piantato un cartello: «Serracchiani e Bolzonello: ora continuate voi!». Ma la Regione condanna l’azione in quanto «si tratta di violazione e danneggiamento di proprietà privata». Giorgio Fidenato denuncerà l’atto vandalico: «Quelle piante estirpate resteranno lì, a testimonianza di vigliacchi combattenti che non mostrano la loro faccia. Se avessero coraggio non agirebbero di notte, di nascosto e, come me, visto che sono sicuri delle loro ragioni, si sottoporrebbero a procedimento penale». L’incursione – accertata anche dalla Digos della questura di Pordenone che ha compiuto un sopralluogo nel campo devastato – viene condannato «con forza» dal vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello. Ma l’imprenditore agricolo di Arba “ignora” la solidarietà: «Mi sono autodenunciato per la semina Ogm: Stato e Regione non sono nella legalità. Coloro che hanno violato la legge pagheranno». Proprio nei giorni scorsi gli agenti del Corpo forestale e dell’Ersa hanno compiuto sopralluoghi negli appezzamenti di Vivaro e Mereto di Tomba: «Qualora dai controlli arrivasse la conferma che quelle sementi sono Ogm – chiosa Bolzonello – ci dovremo rivolgere alla Procura della Repubblica per evidenziare che quelle semine sono state fatte contravvenendo alle normative nazionali e a quelle regionali. In quel caso chiederemo al proprietario di estirpare quelle piante e alla legge di fare il suo corso». Il 30 marzo lo stesso campo di Vivaro era stato oggetto di un’invasione da parte di 150 «tute bianche» da Venezia, Mestre, Padova, Vicenza, Trento e Trieste che avevano seminato canapa biologica, mentre la villetta del leader di Futuragra Silvano Della Libera, poco distante, era stata oggetto di lancio di fumogeni e di un quintale di sterco. EnriLisetto

 

dal Messaggero Veneto online del 06/06/14

Estirpato nella notte il mais Ogm

Incursione nei campi di Vivaro seminati con il granturco geneticamente modificato dall’imprenditore Fidenato

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VIVARO. Ignoti, questa notte, hanno tagliato il mais Ogm seminato dall’imprenditore Giorgio Fidenato a Vivaro, nello stesso appezzamento preso di mira gli anni scorsi.

Estirpato mezzo seminato (danno non superiore ai 500 euro, ma coltivazione stagionale saltata), per 1.500 metri quadrati di area coltivata.

I vandali hanno poi affisso un cartello: «Serracchiani e Bolzonello, ora pensateci voi».

Dura la reazione di Fidenato: «Sono talmente sicuri delle loro ragioni che fanno le incursioni notturne per non farsi scoprire. Ipocriti: questa è la gente che ostacola la semina Ogm, mentre noi ci costringono ad autodenunciarci».

Dal Piccolo online del 06/06/14

 

Incursione notturna anti-Ogm, strappate le piantine di mais

 

Sotto tiro ancora una volta i campi di Fidenato, che lotta per poter seminare vegetali transgenici. Un cartello per firmare la devastazione. Il vicepresidente della Regione, Bolzonello: «Vandali da condannare»

 

 

 

 

Un’incursione notturna è stata compiuta la scorsa notte nel campo di Giorgio Fidenato a Vivaro, in provincia di Pordenone, dove era stato seminato mais Ogm. Ignoti vandali ambientalisti hanno strappato le piante che erano nel frattempo cresciute. Hanno quindi piantato un cartello con la scritta «Serracchiani e Bolzonello, ora pensateci voi», riferendosi alla presidente e al vicepresidente del Friuli Venezia Giulia.

 

Negli scorsi mesi lo stesso campo era stato oggetto di un’invasione da parte di «tute bianche» e il podere di Fidenato era stato imbrattato con scritte sui muri.

 

Ed è proprio il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, a definire l’incursione avvenuta la scorsa notte come «un atto di vandalismo da condannare con forza, in quanto si tratta di violazione e danneggiamento di proprietà privata».

 

 

Rispetto al sospetto che Fidenato abbia coltivato nelle sue proprietà nelle province di Udine e Pordenone delle varietà di mais geneticamente modificato, Bolzonello ha ricordato che la Regione, con la collaborazione del Corpo Forestale regionale, di quello dello Stato e dell’Ersa, sta compiendo su quei terreni delle analisi. «Qualora dai controlli arrivasse la conferma che quelle sementi sono Ogm – ha affermato -, ci dovremo rivolgere alla Procura della Repubblica di Udine e di Pordenone per evidenziare che quelle semine sono state fatte contravvenendo alle normative nazionali e a quelle regionali. In quel caso – ha concluso – chiederemo al proprietario di estirpare quelle piante e alla legge di fare il suo corso».

 

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Riceviamo questo testo di rivendicazione dell’azione e lo pubblichiamo integralmente.

Anticipata la festa della trebbiatura di mais OGM a Vivaro.

Avevamo capito che è vietato coltivare OGM, sembrava una legge dello Stato. Sembrava anche che il governo regionale avesse la volontà di impedire tali coltivazioni. Era un abbaglio! Di fatto la volontà è di farci capire e metabolizzare come tutto ciò sia inevitabile, tanto che ora si discute solo di regole per normare la coesistenza fra colture modificate e colture tradizionali, evitando di attuare la clausola di salvaguardia.

Infatti, anche questa primavera, chi ha voluto seminare OGM ha potuto agire indisturbato.

Per un attimo ci era sembrato che si volesse tutelare la nostra agricoltura, la nostra terra, la nostra dignità. Quello che invece accade è che tutti gli organi e gli innumerevoli enti regionali preposti al controllo, non prendendosi alcun onere e responsabilità, di fatto stanno tutelando gli interessi di grossi imprenditori e delle multinazionali che ci stanno dietro.

Il parallelo è presto fatto: così come Bolzonello, Serracchiani e compagnia briscola si sono inchinati/inclinati di fronte a Fidenato ed il suo MON(A) 810, così noi “ONESTI MIETITORI” abbiamo messo a 90 le piantine incriminate.

Abbiamo cominciato col levarne parecchie. Chissà se “lo Stato” che tutto vede e tutto può (quando vuole) è in grado di fare il suo lavoro: ESTIRPARE I CAMPI COLTIVATI A OGM .

gli ONESTI MIETITORI