FERROVIE: sempre più disagi per i pendolari

Dal Messaggero Veneto online del 03 dicembre 2013

Treni gelidi e strapieni: ira dei pendolari

Nuovi orari dal 15 dicembre: i viaggiatori prevedono levatacce e convogli sovraffollati. Incubo coincidenze a Mestre

 

 

PORDENONE. E’ un ritratto a tinte fosche quello che i pendolari dei treni in partenza da Pordenone per Venezia o per Udine-Trieste dipingono in vista dei nuovi orari dal 15 dicembre.

Rivoluzione che tocca chi prende il treno ogni giorno per recarsi al lavoro. Sveglia puntata all’alba per chi dev’essere in ufficio. Dalle 6.57 il regionale veloce per Venezia è stato anticipato alle 6.42: in laguna si arriva poco prima delle 8. Il successivo? Parte un’ora dopo, alle 7.44, e arriva al capolinea soltanto alle 9.

 

«Difficoltà ne crea – spiega Elti Cattaruzza, pendolare che quotidianamente si reca a Venezia – perchè la sveglia è all’alba. Ma quelli che si fermano a Conegliano o a Treviso sono più contenti. Gli orari venno secondo i “gusti” personali».

E il rientro? Per chi usa il treno per lavoro non ci sono grosse variazioni, ma le “grane” emergono per chi va a teatro o a cena: l’ultimo convoglio da Venezia parte alle 23.04, anticipando di quasi un’ora l’attuale orario delle 23.56. Anche per quanto riguarda le coincidenze non c’è di che star sereni: chi rientra con le Frecce può trovare l’ultima coincidenza a Mestre alle 22.16, altrimenti sarà costretto a trascorrere la notte in stazione: il treno successivo è alle 5.16 del mattino.

Nella “normalità” di tutti i giorni, inoltre, le problematiche non mancano. Treni soppressi che “trasformano” i regionali veloci in treni locali, carrozze gelide senza riscaldamento, passaggi a livello che fanno “cilecca” spesso e volentieri accumulando ritardi.

«C’è però una nota positiva – ricorda Cattaruzza – affidata alla bontà d’animo dei capitreno che avvisano delle coincidenze una volta in stazione».

Sulla tratta per Udine non va meglio. Le lamentele sono affidate al blog comitatospontaneopendolarifvg.wordpress.com. «Hanno tolto il treno delle 6.38 da Pordenone – scrive Federica – sempre strapieno di lavoratori e studenti, per metterne uno alle 6.19. Ma chi lo prenderà? Resta quello delle 6.52 con partenza sempre da Pordenone, pure quello strapieno: figuriamoci cosa sarà dal 15 dicembre».

«Sottoscrivo – risponde Barbara –. Il risultato sarà il treno delle 6.52 pieno di gente che oltre a dover stare in piedi, come già accade ora, si spintonerà».

Ci sono, inoltre, le giornate di punta, soprattutto quando si spostano gli studenti universitari, che diventano un incubo.

«Lunedì alle 8, nonchè giovedì e venerdì tra le 17 e le 18 – spiega Chiara Cristini – i treni sono stra-affollati, la prima classe nessuno la usa e nella seconda siamo stretti come sardine. Perchè non togliere la prima e sostituirla con una seconda? E quando arriveranno i treni nuovi?».