Due condanne per l’assalto alla Minerva

Dal Piccolo del 22/05/13

Assalto alla Minerva, due condanne

 

Giovedì 30 maggio alle 10.30 verrà inaugurata, nei locali della Scuola dell’ifanzia di Romans, la mostra intitolata “L’arte che parla: gli artisti del territorio incontrano la scuola”, nella quale sono esposti i lavori realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia di Romans, grazie all’intervento di alcuni artisti, quali Enzo Valentinuz e Stefano Comelli; inoltre è l’occasione per esporre le creazioni del laboratorio Maninarte tenuto da Manuel Grosso e l’esito di alcuni percorsi didattici realizzati con le insegnanti della scuola. di Franco Femia wSAVOGNA Il 1° febbraio 2006 anni fa un gruppo di “no global” effettuarono un’incursione nella sede della Minerva di Savogna d’Isonzo per protestare contro l’impegno della cooperativa nei servizi di gestione dell’allora Cpt di Gradisca (oggi Cie). Imbrattarono i di vernice la palazzina, distrussero i cavi di alimentazione elettrica del cancello di ingresso che poi saldarono. A distanza di sette anni sono stati condannati per violazione di domicilio legato ai danneggiamenti il monfalconese Mauro Bussani, 44 anni, a 1 anni e 3 mesi di reclusione e il goriziano Giancarlo Cocianni, 30 anni a 1 anni e 4 mesi con la sospensione condizionale della pena e l’applicazione dell’indulto. Sono stati pure condannati al risarcimento dei danni patiti dalla Minerva da quantificare in separata sede. Per quanto riguarda l’accusa di violenza privata il giudice ha deciso il non doversi procedere per mancanza di querela. Una sentenza emessa dal giudice Luca Marani, dopo una lunga camera di consiglio, che è andata controcorrente alla richieste. Sia il pm Giuseppe Salvo che i difensori – gli avvocati Giovanni Iacono per Bussani e Andrea Finizio per Coceani – avevano chiesto l’assoluzione degli imputati. Nel corso del dibattimento processuale non erano emerse prove nei confronti della responsabilità dei due imputati. Tanto che la Digos aveva messo tra le prove filmati tratti dai siti dei no global, perché non erano stati girati dei video dalle forze dell’ordine intervenute quella mattina dinanzi alla sede della Minerva. Subito dopo la lettura della sentenza l’avvocato Iacono ha rilasciato una dura dichiarazione: «Tutte le modalità dell’istruttoria dovranno passare al vaglio dei giudici di appello visto che anche il pm aveva chiesto l’assoluzione». L’unico a chiedere ieri la condanna di Bussani e Cocianni è stato l’avvocato Samo Sanzin, che rappresentava la Minerva costituitasi parte civile. Sanzin ha ricordato nel suo intervento come, dati alla mani, l’incursione dei no global aveva creato danni materiali alla Minerva per 100mila euro. Bussani e Coceani erano gli unici due no global rinviati a giudizio tra i 55 indagati dalla Procura della Repubblica tra cui noti appartenenti alla galassia dei disobbedienti del Triveneto come Luca Casarini, Andrea Olivieri e Tommaso Cacciari. Sei anni fa il giudice delle udienze preliminari Massimo Vicinanza aveva disposto 53 proscioglimenti per non aver commesso il fatto. Era emerso che dei 55 giovani che dimostravano dinanzi alla Minerva soltanto due, Bussani e Coceani, sarebbero stati riconosciuti mentre provocavano i danni alla sede della Minerva. Insomma, i passamontagna che indossavano i no global non permettevano l’identificazione precisa per l’attribuzione dei singoli episodi di violenza contestati. L’assalto alla Minerva era avvenuto di prima mattina. Il gruppo di giovani aveva provveduto a tranciare cavi elettrici, bloccare i portoni e tracciare con la vernice scritte sui muri.