Dal Piccolo
2014-06-13, 16 Regione
PARTE IL PROCESSO SULLE FATTURE GONFIATE AL CIE
di Franco Femia wGORIZIA Saranno oltre 100 i testimoni citati nel processo per le fatture gonfiate al Cie-Cara di Gradisca d’Isonzo. Le liste sono stata presentate ieri mattina dal pm Michele Martorelli e dai difensori dei 13 imputati nella prima udienza del processo che si è aperto al tribunale di Gorizia. La stragrande maggioranza dei testi è stata indicata dalla difesa e questo significa che il processo sarà piuttosto lungo e ci vorranno diverse udienze per arrivare alla sentenza. L’udienza di ieri è stata breve dedicata solo alle incombenze preliminari. Il collegio dei giudici (presidente Clocchiati, a latere Russo e Rozze)ha accolto la liste testimoniale mentre si è riservata su alcune prove documentali presentate dai difensori. E in particolare sulla richiesta di una perizia contabile sulle fatture di pagamento presentate dalla Connecting people, il consorzio siciliano che gestisce i due centri per immigrati di Gradisca. I difensori sostengono – lo hanno fatto con insistenza anche nell’udienza preliminare – che la perizia accerterebbe che i dati forniti dall’ente gestore sulle presenze degli ospiti al Cie e al Cara sono corretti. Ma i giudici si sono riservati di decidere su questa richiesta. Hanno invece fissato per il prossimo 19 giugno un’udienza per conferire a un perito l’incarico di trascrivere le intercettazioni telefoniche che fanno parte della prove documentali presentati al pm. I primi testi saranno sentiti nelle udienze che saranno fissate per il prossimo autunno dopo la pausa feriale. In questo processo il viceprefetto vicario di Gorizia Gloria Sandra Allegretto e il ragioniere capo della Prefettura Telesio Colafati sono imputati di falso materiale e ideologico in atti pubblici. Undici persone tra i vertici della Connecting people devono invece rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato a inadempienze di pubbliche forniture. Gli imputati sono Giuseppe Scozzari presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante della Connecting people, Ettore Orazio Micalizzi vice presidente del Cda, Vittorio Isoldi direttore della Connecting people all’epoca dei fatti, Giovanni Scardina direttore del Cie, Gloria Savoia direttrice del Cara (centro che ospita i richiedenti asilo politico), Mauro Maurino componente del Cda e Giuseppe Vito Accardo sindaco supplente. A processo anche quattro dipendenti del Consorzio con le stesse imputazioni del vertici della Connecting people. La Procura contesta ai vertici della Connecting people di aver ottenuto nel periodo tra marzo del 2008 e dicembre del 2011 somme ben più alte di quelle dovute sulla gestione degli immigrati. Secondo l’indagine condotta dagli uomini della Digos e della Guardia di finanza, nelle fatture presentate alla Prefettura sarebbe stato indicato un numero maggiore di ospiti di quelli effettivamente presenti nelle due strutture gradiscane. Secondo l’accusa la truffa ammonterebbe a quasi un milione e mezzo di euro.