Dal Piccolo del 11/02/13
Danneggiamenti al Cie, 9 assoluzioni
GRADISCA Dopo cinque udienze, alcune rinviate, nove immigrati nordafricani (otto marocchini e un egiziano), ospiti del Cie, sono stati assolti dall’imputazione di danneggiamento aggravato per non aver commesso il fatto. L’episodio incriminato era accaduto nell’agosto del 2009 nel centro immigrati di via Udine. Forse dell’ordine avevano scoperto, a circa 2 metri da terra, un foro del diametro di 50 centimetri che permetteva di arrivare al sottotetto della struttura. Foro che era occultato con dei fogli di giornale. Era il periodo di continue evasioni dal Cie e anche di vari danneggiamenti provocati dagli immigrati proprio per cercare di fuggire. E il foro era stato realizzato proprio per agevolare la fuga degli immigrati. Le indagini condotte dalla polizia aveva portato alla denuncia dei nove immigrati, che erano stati poi rinviati a giudizio per danneggiamento aggravato dal fatto di aver agito su un edificio pubblico. Ma le deposizione rese dai testimoni nelle varie udienze non hanno chiarito se erano stati gli imputati – su tre di questi sono emersi forti dubbi sulla loro identificazione – a compiere i danneggiamenti. Proprio puntando sull’incertezza delle accuse i difensori degli imputati – gli avvocati Elena De Luca e Marzia Como dello studio legale Marchiori – hanno sostenuto l’insussistenza di prove sufficienti alla condanna, in primis esistendo seri dubbi sulla corretta identificazione di diversi imputati. Argomentazione che sono state accolte dal giudice monocratico Raffaele Russo, che ha assolto tutti gli imputati per non aver commesso il fatto. Il pm Laura Santagiuliano aveva chiesto pene varianti da un anno e 3 mesi a un anno e un mese. (fra. fem.)