CARA DI GRADISCA: di nuovo i lavoratori senza stipendio

Anche con “solo” il CARA aperto la Connecting People continua a non navigare in buone acque, non si capisce come possano anche solo pensare di riaprire il CIE…

 

 

Dal Piccolo 

2014-05-25

LAVORATORI DEL CARA DA 4 MESI SENZA STIPENDIO

GRADISCA Stipendi arretrati per i lavoratori di Cie e Cara, il silenzio della Prefettura. Nuova tragica puntata della telenovela che vede protagonisti i dipendenti del centro immigrati di Gradisca. I dipendenti della Connecting People hanno maturato nuovamente quattro mensilità non pagate per il loro lavoro e vivono nell’incertezza e nella disperazione. Martedì incontreranno al Monte di Pietà di Gradisca i sindacati Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl per concordare in assemblea nuove azioni con cui denunciare la propria situazione. Due mesi fa il consorzio Connecting People aveva firmato un concordato in bianco in Tribunale per risolvere la crisi economica in cui si era venuta a trovare, con numerose ditte creditrici che avevano oramai avanzato richieste di pignoramento. Da giugno a dicembre 2013 (più la tredicesima mensilità)i salari dei dipendenti del consorzio erano stati pagati all’80% direttamente dalla Prefettura, ma a tutt’oggi il rimanente 20% non è stato ancora versato. Il 20% di sette mensilità corrisponde in pratica a uno stipendio e mezzo. Nel frattempo l’ultimo stipendio erogato per molti dipendenti è stato a gennaio. Non basta. Itc, cooperativa collegata che forniva ai due centri gli interpreti e mediatori linguistici previsti dall’appalto col Ministero, per crisi aziendale dovuta ai mancati pagamenti da parte di Connecting People (che a sua volta non riceve i soldi dalla Prefettura), a fine marzo ha licenziato i 9 operatori suoi dipendenti che lavoravano nelle strutture di Gorizia. Le organizzazioni sindacali sono riuscite a far riassumere tutti gli operatori dalla cooperativa Luoghi Comuni, scongiurando l’interruzione del servizio e non facendo perdere neanche un giorno di lavoro ai dipendenti. Denunciano i sindacati: «In tutta questa fase la Prefettura, benché avvisata tempestivamente della situazione, è sempre stata assente e non è mai intervenuta Né a sostegno dei lavoratori licenziati né delle organizazioni sindacali. che da sole hanno portato avanti i contatti con Luoghi Comuni per le riuscita di questo riassorbimento di personale». «Ripetutamente – spiegano Michele Lampe della Uil, Monica Zanolla della Cgil ed Elisa Miani della Cisl – abbiamo chiesto incontri alla Prefettura per poter dare risposte ai lavoratori che rappresentano, stremati da mesi e mesi senza stipendio, incerti su quello che sarà il destino del Cie (riaperto oppure no? ndr) con una parte politica che ne chiede la chiusura definitiva, senza considerare le conseguenze sociali che avrebbe tale decisione sulle famiglie dei lavoratori. Ribadiamo quindi la richiesta di un incontro urgente per lavorare insieme ai rappresentanti del Governo per trovare insieme la soluzione migliore per questa intricata vicenda». Luigi Murciano