CARCERI/ Presidio a Tolmezzo sabato 24 novembre ore 14.00

Superate le 200 visite

Circa 50 persone hanno partecipato complessivamente al presidio davanti al carcere di Tolmezzo Sabato 24 novembre

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(foto infoaction-CSA)

striscioni

 

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fuochi

 

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Il presidio si è concluso con dei fuochi d’artificio

 

Vogliamo far giungere loro il nostro appoggio
e far sapere ai funzionari che i detenuti non sono soli:
non basterà far sparire le loro denunce
per mettere la cosa a tacere.



Sabato 24 novembre

dalle ore 14.00

presidio

di fronte

al carcere

di Tolmezzo

Coordinamento

contro il carcere e la repressione

carcere

 

carcere

Voci da oltre le mura

Da sempre la realtà carceraria è negata, nascosta, censurata. Qualcosa che non appartiene alla quotidianità del cittadino comune. Eppure è sempre presente, come minaccia potenziale, o come dura realtà.

Dai detenuti del carcere di Tolmezzo continuano a giungere denunce di pestaggi e vessazioni.

Parlano di minacce: “se hai quattro anni di galera noi ti facciamo prendere trenta, che ammazziamo uno al passeggio e ti diamo la colpa a te”.
Parlano del ricorso costante all’isolamento come forma punitiva per chiunque non accetti di subire passivamente i soprusi.
Parlano di celle “lisce”, completamente vuote a parte il materasso, dove il detenuto viene rinchiuso solo e nudo.
Parlano delle condizioni invivibili, di bagni fatiscenti e di vitto scarso.
Parlano di sfruttamento: ai detenuti che lavorano vengono pagate regolarmente solo due delle sei o sette ore di lavoro.
Chi in questo carcere è entrato, ha parlato di secondini in tenuta anti sommossa.
Le numerose denunce inviate dai detenuti alla procura di Udine e al magistrato di sorveglianza, sono state fatte sparire o ignorate. Molti di loro, nel denunciare le condizioni in cui sono costretti, hanno chiesto il trasferimento presso altre strutture. Nessuno ha ottenuto altra risposta se non il trasferimento nella sezione di isolamento.

Quello che chiedono è che il silenzio sia rotto, che il loro grido possa fare breccia oltre le mura.
Chiedono che l’impunità di cui godono i funzionari dell’istituto penitenziario venga meno.

Ci chiedono di non girarci dall’altra parte.

Vogliamo far giungere loro il nostro appoggio e far sapere ai funzionari che i detenuti non sono soli: non basterà far sparire le loro denunce per mettere la cosa a tacere.


Sabato 24 novembre dalle ore 14.00
presidio di fronte al carcere di Tolmezzo

Coordinamento contro il carcere e la repressione