Vivaro – Fanna/ Ancora azioni anti OGM

MV PN 18 agosto

Giorgio Fidenato ammette:
il campo di Vivaro è Ogm

Ogm

di Martina Milia

Nessuna contaminazione di Ogm, secondo la forestale regionale e dagli ispettori del ministero, nei campi limitrofi a quello sequestrato a Vivaro e distrutto dai no global. Sono i terreni in cui ora Giorgio Fidenato ammette di aver seminato mais Ogm. Ma il ministero delle Politiche agricole mette le mani avanti: «I risultati delle analisi commissionate si avranno a giorni».

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MERCOLEDÌ, 18 AGOSTO 2010

Pagina 3 – Pordenone

Mais transgenico. Nuovi atti di protesta nei confronti della diffusione degli organismi geneticamente modificati

Segnaletica stradale contro i campi Ogm

Cartelli affissi nella notte a Fanna e Vivaro. Campo recintato per evitare altri blitz

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Non si arrestano le iniziative di protesta per la presenza di mais Ogm nei campi di Fanna e Vivaro. Ieri si è proceduto a un’altra forma di protesta, meno eclatante rispetto agli striscioni in viale Treviso a Pordenone o alla distruzione da parte dei disobbedienti del campo di mais di Vivaro: lungo la viabilità che da Maniago conduce a Fanna, nella strada regionale 264, i cartelli stradali sono stati imbrattati con alcune scritte che evidenziavano la presenza di mais Ogm. Quasi invisibile per chi percorreva in automobile la strada, in concomitanza con l’insegna del Comune di Fanna, era stato apposto una sorta di cartello stradale con la scritta “Comune contaminato da Ogm”, mentre poco dopo una freccia indicava “Mais Ogm” nella direzione in cui si trova l’area di quattro ettari nelle adiacenze del Santuario di Madonna di strada.
Si è trattato di una protesta “sui generis”, quasi che si volesse dare un’indicazione per segnalare il campo Ogm per eventuali, future azioni da parte di gruppi organizzati sul modello di quello che è già accaduto a Vivaro. L’attenzione delle forze dell’ordine è a 360 gradi anche alla luce dell’azione compiuta la scorsa settimana a Maniago con la distribuzione di pannocchie davanti alla sede del Nip, della piscina e della sede della Forestale a Maniagolibero. Cartelli di protesta sarebbero stati visti anche sul ponte di Montereale e in centro a Fanna. Intanto proprio in quest’ultimo comune i proprietari hanno deciso di recintare il campo e cercare di dissuadere gli eventuali oppositori del mais transgenico. (l.v.)

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MERCOLEDÌ, 18 AGOSTO 2010

Pagina 3 – Pordenone

Vanno a ruba i prodotti bio

Successo per l’iniziativa nella biblioteca multimediale

A ruba torte salate, zucchine, angurie a fette e marmellate di pere e zucca, nel chiostro della biblioteca civica a Pordenone. Entusiasta Gina Bagnariol, pordenonese con la coscienza ecologica. «Ho trovato la mia bio-cena – ha detto la prima cliente del banchetto “Prima Vera”, la comunità agricola che produce bio-verdure e frutta -. Sono una fan dei prodotti naturali».
In fila al banco della bio-verdura, anche Amabile Turcatel e Rita Orecchio. «Una buona iniziativa – hanno commentato le mamme – per avere garanzie su quello che si porta in tavola e si mangia». Pomodorini e melanzane in diretta dal campo al piatto e il bio-orto comunitario fondato da Silvano Lapietra con una cinquantina di soci fa bingo sull’integrazione sociale. In settembre saranno inseriti alcuni disabili dell’associazione Agrispe, nelle fila degli agricoltori della comunità Modo che è la sorgente di “Prima Vera”.
«In settembre la nostra azienda di comunità si aprirà al sociale – ha anticipato Lapietra -. Programmeremo gli inserimenti lavorativi di alcune persone svantaggiate, perché la nostra filosofia gestionale è l’inclusione e il servizio. In agenda autunnale ci sarà anche un convegno sulla bio-agricoltura, quella che rispetta i ritmi naturali della terra e che pratichiamo negli orti biologici delle Torrate e Cordenons».
Ogni 40 famiglie di associati si crea un posto di lavoro: l’adesione alla prima azienda agricola di comunità si può inoltrare via e-mail all’indirizzo associazione modo@libero.it, oppure telefonando al numero 3389332353. L’appuntamento con gli spuntini e bio-prodotti di “Prima Vera” in biblioteca è aggiornato al 23 agosto, dalle 18 in poi.
Chiara Benotti

MERCOLEDÌ, 18 AGOSTO 2010

Pagina 3 – Pordenone

«C’è oscurantismo nelle operazioni degli ambientalisti»

Campagnolo

Il blitz contro le viti sperimentali in Alsazia da parte degli attivisti francesi dimostra che l’Italia si sta mettendo alla testa di una caccia alle streghe che rischia di contagiare l’Europa.
«Stiamo assistendo al ritorno di un oscurantismo violento e senza limiti – ha commentato Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra – e questa situazione è anche il frutto dell’atteggiamento pilatesco della Commissione europea in materia di biotecnologie, che invece di incentivare la ricerca e l’innovazione la sta di fatto lasciando in ostaggio di pochi folli che non sanno nulla di agricoltura».
«La distruzione dei vigneti sperimentali a Kolmar – continua – è un atto contro la scienza prima che contro l’agricoltura. E’ il momento che gli scienziati parlino e prendano una posizione forte, comunque la pensino sugli Ogm. Riguardo all’Italia, la risposta più forte che si possa dare per arginare questo ritorno al Medioevo agricolo è l’avvio di una convinta campagna di sperimentazione sugli Ogm. Rinnoviamo quindi al ministro Galan la nostra richiesta di firmare i protocolli di sperimentazione lasciati nel cassetto dal suo predecessore».