Esattamente 25 anni fa Pietro Greco detto “Pedro” militante dell’autonomia padovana, latitante a causa di una delle tante inchieste repressive contro i movimenti di quegli anni, veniva ucciso a sangue freddo da una squadra mista di agenti dei servizi segreti e della Digos mentre usciva di casa, al portone al numero 39 di via Giulia a Trieste. Pedro era disarmato ed è stato vigliaccamente ucciso in strada. Per ricordarlo quest’oggi alcuni compagni/e hanno affisso una targa e messo dei fiori sul portone di via Giulia luogo dell’omicidio. Targa che non ricorda solo Pedro ma tutti/e le vittime della violenza dello stato. Nonostante la targa sia stata staccata dopo poco tempo i fiori sono rimasti e altri ne sono arrivati nel corso della giornata. Nel tardo pomeriggio una nuova targa con lo stesso testo è stata riaffissa sul portone. Nella zona anonimi hanno anche affisso dei volantini per ricordarlo.
I compagni e le compagne
La targa riaffissa nel pomeriggio.
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