TAV News Tratta Venezia-Trieste/ Cosa succede al Ministero?

La cosa ha dell’incredibile, si stanno arrotolando nel fango, e stanno violando la procedura di VIA

Le nostre osservazioni avevano colto completamente nel segno! e cioè per esempio che mancava la comparazione.

Ma non possono mica farla a posteriori???

Il progetto è quello del 2010 punto e basta e come tale va bocciato!!

 

Martedì 6 novembre 2012

VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin: Individuazione

delle migliori soluzioni, sotto il profilo ambientale,

per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV

Venezia-Trieste.

(Seguito della discussione congiunta e conclusione

– Approvazione della risoluzione

n. 8-00209).

La Commissione prosegue la discussione

congiunta delle risoluzioni in titolo

rinviato da ultimo nella seduta del 10

ottobre scorso.

Manuela LANZARIN (LNP), dopo aver

ricordato che nella precedente seduta era

stata presentata una proposta di testo

unificato sulla quale il rappresentante del

Governo si era riservato di esprimere,

illustra una nuova proposta di riformulazione

(vedi allegato) che impegna il Governo

a verificare la disponibilità da parte

della società RFI per l’elaborazione di un

nuovo progetto, non necessariamente preliminare

– come invece specificato nella

precedente proposta di testo unificato –

diretto a proseguire i necessari approfondimenti

tecnici e la consultazione e coinvolgimento,

anche nelle forme della progettazione

partecipata, delle comunità ed

amministrazioni locali, al fine di realizzare

le soluzioni progettuali alternative di

cui in premessa che limitano gli impatti

ambientali e paesaggistici e riducono al

minimo gli effetti derivanti dall’attraversamento

dei centri abitati.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), nel concordare

con la collega Lanzarin sulla

nuova proposta di testo unificato illustrata,

richiama l’attenzione sulla necessità

di adottare iniziative dirette a svolgere una

reale comparazione tra i possibili tracciati

alternativi presentati al Governo, sia

quello litoraneo all’esame della Commissione

VIA, sia quello presentato dal Commissario

Mainardi con lettera dell’8 agosto

2012 ed anche con tracciati non formalmente

depositati che sono stati in ogni

caso oggetto di valutazione da parte di RFI

almeno nella prima fase, al fine di garantire

la compiutezza e la validità sostanziale

della procedura di valutazione di impatto

ambientale in corso presso il Ministero

dell’ambiente e della tutela del territorio e

del mare.

Nessun altro chiedendo di intervenire,

la Commissione approva all’unanimità il

nuovo testo unificato delle risoluzioni

7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin, che

assume il numero 8-00209.

ALLEGATO

7-00959 Viola: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto il profilo

ambientale, per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV

Venezia-Trieste.

7-00995 Lanzarin: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto il

profilo ambientale, per la localizzazione del tracciato della linea

AC/AV Venezia-Trieste.

TESTO UNIFICATO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,

premesso che:

nell’ambito dello sviluppo della

rete transeuropea dei trasporti, la Commissione

europea ha compilato nel 2004

un nuovo elenco di 30 progetti prioritari

da avviare prima del 2010 (si veda la

decisione n. 884/2004/Ce del Parlamento

europeo e del Consiglio del 29 aprile

2004, che modifica la decisione n. 1692/

96/CE);

uno dei 30 assi e progetti prioritari

è l’asse ferroviario Lione – Trieste –

Divaca/Koper – Divaca – Lubiana – Budapest

– confine ucraino che fa parte del

Corridoio V;

attualmente è in via di definizione

la proposta COM(2011)650 di regolamento

sugli orientamenti dell’Unione europea per

la rete transeuropea di trasporto (TEN-T),

presentata il 19 ottobre 2011, che prospetta

una revisione della rete TEN-T allo

scopo di realizzare una rete completa ed

integrata che comprenda e colleghi tutti gli

Stati membri dell’Unione europea in maniera

intermodale ed interoperabile, per

contribuire alla realizzazione, entro il

2050 di uno spazio unico europeo dei

trasporti basato su un sistema di trasporti

competitivo ed efficiente;

il nostro Paese è fortemente coinvolto

nel completamento dei sistemi trasportistici

europei individuati da corridoi

verticali e orizzontali di interconnessione

con l’intera Europa, che rappresentano un

fondamentale elemento di sviluppo delle

relazioni sociali e economiche dell’Europa

allargata;

il progetto del sistema AV/AC, in

corso di realizzazione, rientra nelle politiche

strategiche di interconnessione con

l’Europa centrale e i mercati asiatici ed ha

ripercussioni positive sull’intero apparato

economico e produttivo del Paese, realizzando

significativi incrementi dell’offerta e

degli scambi commerciali;

in molte aree del Paese i lavori

sono già stati realizzati e alcune tratte

sono già in funzione con soddisfazione dei

cittadini e benefìci del sistema produttivo

come ad esempio l’asse del corridoio 1 tra

Milano e Napoli ormai completato;

in alcuni casi il mancato coinvolgimento

dei cittadini e delle amministrazioni

locali interessate dal passaggio dell’AV/

AC, sin dalla predisposizione del

primo progetto preliminare ha creato accese

contrapposizioni tra i cittadini e le

amministrazioni centrali provocando effetti

devastanti sia sull’ordine pubblico che

sulla credibilità delle istituzioni;

un esempio eclatante di tali carenze

è rappresentato dal progetto della

Val di Susa dove, dopo un approccio

iniziale non chiaro, a seguito del lavoro

Martedì 6 novembre 2012 — 102 — Commissione VIII

fatto dal cosiddetto Osservatorio, il progetto

è stato modificato in maniera sostanziale

ma, nonostante ciò, proprio per

la mancata chiarezza iniziale, si sono

sviluppati movimenti di contestazione al

progetto che nel tempo hanno travalicato

i legittimi interessi degli abitanti e delle

amministrazioni di quei territori per assumere

una connotazione di contrarietà

assoluta con gli interessi generali, sfociando

in molte occasioni in ripetute e

gravissime violazioni dell’ordine pubblico;

si intravede il rischio che questi

fenomeni si ripetano in altri prossimi

scenari, come ad esempio quelli relativi al

tratto Venezia Trieste, e che possano compromettere

il completamento del sistema

infrastrutturale della TAV nel nostro

Paese;

l’obiettivo del sopraccitato progetto

prioritario 6, compreso fra Lione e Kiev,

in cui ricade la nuova linea alta velocità/

alta capacità Venezia-Trieste, è quello di

dare risposta alla crescente domanda di

trasporto merci da e per i Paesi dell’Est

europeo, mediante le seguenti strategie:

a) trasferire sui nuovi binari

parte del traffico merci attualmente circolante

sulla linea storica;

b) assorbire una quota significativa

del traffico merci su gomma attualmente

circolante sul corridoio autostradale;

su questo corridoio sono in corso

di costruzione i sistemi di infrastrutturazione

della linea ferroviaria alta velocità/

alta capacità con tratti già realizzati

(Padova-Venezia, Milano-Torino), altri all’inizio

dei lavori (Torino-Lione), altri in

fase di finanziamento e/o progettazione

definitiva);

la definizione del tracciato spetta

alle regioni interessate dall’attraversamento

di tale opera;

in Veneto e in Friuli Venezia Giulia

è in corso di definizione il tracciato della

Linea Venezia-Trieste fino al confine con

la Slovenia che prevede nel tratto friulano,

dal confine tra Veneto e Friuli Venezia

Giulia fino a Trieste, il parallelismo con il

sistema autostradale dell’A4, mentre il

progetto presentato da Italferr il 20 dicembre

2010 presso la regione Veneto nel

tratto della provincia di Venezia da Venezia

a Portogruaro sposta il tracciato più

a sud per poi riaffiancarsi all’A4 da Portogruaro

in poi (cosiddetto « tracciato litoraneo

»);

tale tracciato litoraneo è fortemente

contestato dalle amministrazioni

locali come espresso con ordini del giorno

dei rispettivi consigli e con le osservazioni

formulate alla Commissione nazionale per

la valutazione d’impatto ambientale, nell’ambito

del parere di competenza;

i motivi di contrarietà vanno ricondotti

al gravissimo impatto ambientale che

l’opera avrebbe su un sistema ambientale

e idrogeologico molto delicato, essendo

l’area interessata territorio di bonifica a

rischio ricorrente di esondazioni e con

gravi problemi di subsidenza;

di conseguenza recentemente la regione

Veneto ha nominato commissario

alla TAV l’architetto Bortolo Mainardi con

l’obiettivo di rivedere il progetto depositato

e di studiare soluzioni alternative;

il commissario Mainardi ha presentato

un progetto di affiancamento all’attuale

linea ferroviaria in data 23 aprile

2012 e, pur in assenza di elementi di

approfondimento ancora da fornire, ha

chiesto un parere di massima alle amministrazioni

coinvolte, la maggior parte

delle quali si sono già espresse anche

formalmente;

con lettera datata 13 luglio 2012 il

commissario Mainardi ha informato i sindaci

dei comuni interessati che « in questa

prima fase semestrale di utile confronto

ho registrato la conferma quasi unanime

del dissenso dei Vs. Comuni al Tracciato

« Litoraneo » del Progetto Preliminare dicembre

2010 mentre, rispetto all’ipotesi

alternativa delineata dallo Studio di Fattibilità

illustrato/consegnatovi in aprile u.s.

che prevede il futuro corridoio « AV/AC »

Martedì 6 novembre 2012 — 103 — Commissione VIII

lungo l’attuale Linea Ferroviaria nella

Tratta da Mestre/Carpenedo a Portogruaro,

pur con tutte le Vostre comprensibili/

legittime richieste di ulteriori chiarimenti/

approfondimenti, ho registrato la

Vostra essenziale preferenza e condivisione

»;

pertanto il commissario ha così

dato atto di aver acquisito il parere favorevole

di massima della maggior parte

delle amministrazioni interessate salva la

richiesta da parte delle stesse di ulteriori

approfondimenti e modifiche (analisi domanda,

analisi costi-benefici, verifica delle

possibili varianti) che però non modificherebbero

il corridoio impegnato;

va altresì considerato che la soluzione

prospettata ha costi minori e prevede

prioritariamente l’ammodernamento

e potenziamento della linea esistente, garantendo

in prospettiva – con l’ipotesi da

verificarsi del quadruplicamento – al sistema

economico nazionale la realizzazione

di una fondamentale opera infrastrutturale

per il collegamento rapido con

l’Europa dell’est;

appare quindi evidente che, oltre ai

problemi di natura ambientale e progettuale

sottolineati sopra per il cosiddetto

tracciato litoraneo, diventa fonte di ulteriore

conflitto con il territorio la prosecuzione

della procedura di valutazione di

impatto ambientale presso il Ministero

dell’ambiente e della tutela del territorio e

del mare limitata al progetto litoraneo,

considerata la volontà contraria a detto

progetto già espressa dalle amministrazioni

locali interessate e la stessa indicazione

progettuale alternativa proposta dal

commissario Mainardi;

il commissario Mainardi, l’8 agosto

2012, ha presentato un rapporto al Ministro

delle infrastrutture e dei trasporti e al

presidente della regione Veneto relativo

alle tratte della TAV nel territorio veneto,

evidenziando le proprie valutazioni sui

due tracciati alternativi e chiedendo un

intervento politico per la scelta della soluzione

dell’affiancamento della nuova

tratta da Mestre/Carpenedo a Portogruaro

all’attuale linea ferroviaria; su tale ipotesi

non sembra che il commissario abbia

ricevuto risposta,

 

impegna il Governo:

 

ad assumere le iniziative di competenza

dirette a svolgere una reale comparazione,

anche nell’ambito di ogni procedura

amministrativa in corso, tra i

possibili tracciati alternativi presentati al

Governo, sia quello litoraneo all’esame

della Commissione VIA, sia quello presentato

dal Commissario Mainardi con

lettera dell’8 agosto 2012 ed anche con

tracciati non formalmente depositati che

sono stati in ogni caso oggetto di valutazione

da parte di RFI almeno nella

prima fase, come quello in affiancamento

del sistema autostradale A4, al fine di

garantire la compiutezza e la validità

sostanziale della procedura di valutazione

di impatto ambientale in corso presso il

Ministero dell’ambiente e della tutela del

territorio e del mare;

 

a verificare, considerate le volontà

espresse dalle amministrazioni comunali

interessate, dallo stesso commissario Mainardi

nonché da Rete ferroviaria italiana,

la disponibilità da parte della RFI per

l’elaborazione di un nuovo progetto, diverso

da quello relativo al tracciato litoraneo,

diretto a proseguire i necessari

approfondimenti tecnici e la consultazione

e coinvolgimento, anche nelle forme della

progettazione partecipata, delle comunità

ed amministrazioni locali, al fine di realizzare

le soluzioni progettuali alternative

di cui in premessa che limitano gli impatti

ambientali e paesaggistici e riducono al

minimo gli effetti derivanti dall’attraversamento

dei centri abitati.

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