Mentre prosegue la protesta a Trieste anche a Gorizia gli studenti iniziano a muoversi.
Dopo il duplice tentativo di accampamento prima in piazza della vittoria/travnik e poi nei giardini pubblici sgomberato con solerzia dalla digos mercoledì, oggi ci sarà un’assemblea studentesca alle 17.00 in piazza vittoria in previsione della data del 17 novembre, giornata internazionale dello studente.
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da Il Piccolo del 10 novembre 2011 — pagina 22
Protesta studentesca in piazza Vittoria
di Francesco Fain
Volevano “accamparsi” in piazza Vittoria. Emulando le gesta degli studenti triestini che hanno piantato le tende, nei giorni scorsi, in piazza Unità. Ma non sono riusciti nei loro intenti. La Digos, ieri mattina, ha concesso loro tempo sino alle 14 per sgomberare e loro (una cinquantina di studenti delle superiori di Gorizia) hanno obbedito, non prima però di aver dato vita a un coloratissimo sit-in, in cui sono stati affrontati i principali nodi della crisi, le problematiche di un mondo della scuola sempre più in difficoltà, le prospettive di una Gorizia che a loro va decisamente stretta. Alla fine, però, se ne sono andati. E si sono “accampati” ai Giardini pubblici. «L’intenzione è di restare qui tutta la notte. Vogliamo essere ascoltati. Vogliamo essere ricevuti dal prefetto», sottolinea una portavoce della protesta. Dei cinquanta presenti alla mattina, sono rimasti in trenta: determinati nella protesta e preoccupati per il futuro. «Assistiamo a continui tagli nel mondo della scuola. Ci sono sempre meno docenti e la qualità dell’insegnamento va a farsi benedire. E poi, non vediamo prospettive per Gorizia. Questa non è una città che sta morendo, è già morta», la sottolineatura di un altro portavoce della protesta studentesca. «Volevamo parlare con il prefetto ma ci è stato negato un incontro. Non l’avremmo mica aggredita. Il nostro sarebbe stato un confronto sereno in cui le avremmo spiegato il perché della nostra iniziativa». Qualcuno ha portato anche la batteria in piazza Vittoria, per fare musica e «per dare vita a un luogo che è sempre vuoto». E il tutto si svolgeva sotto gli occhi di uno sparuto gruppo di curiosi. Non sono mancate le visite eccellenti. Andrea Bellavite ha voluto manifestare loro la sua solidarietà. «È la prima volta che i giovani si incontrano in piazza e la fanno diventare luogo di dialogo e di incontro: invece di essere considerati una risorsa, diventano un problema da rimuovere, da sgomberare – sottolinea -. Non posso che dichiararmi solidale e lo faccio a nome di tutto il movimento del Forum per Gorizia. Mentre la collina del castello viene cementificata senza neppure aver ottenuto la valutazione di impatto ambientale, si cercano cavilli per mandare via giovani che manifestavano pacificamente». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Roberto Antonaz. «È successa una cosa incredibile – dichiara – perché giovani pacifici intendevano fare quello che milioni di ragazzi già fanno nel resto del mondo: ovvero prendere in mano il loro destino e migliorare il loro futuro. Mi domando: chi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine? Chiunque sia è nemico dei giovani»