In relazione al post pubblicato su infoaction relativo al respingimento della valutazione-scuola attraverso i test INVALSI, la situazione delle scuole della bassa è la seguente:
Hanno votato contro i collegi dei docenti relativi alle scuole medie dei seguenti paesi:
latisana, palazzolo, muzzana, carlino, marano, s.giorgio, porpetto, torviscosa
l’inserimento dei test invalsi fa ovviamente parte di una manovra pesantissima, non tanto per i test in sè, ma per il sistema scuola che ne consegue….per es. stipendi dei docenti in relazione ai risultati dei test, formazione delle classi con eliminazione degli studenti problematici (che non portano voti alti nè soldi) ecc. ecc.
La tranvata presa dai dirigenti della bassa è stata enorme (più che altrove), perchè l’esigua adesione alla sperimentazione nel resto d’italia, unitamente ai risultati molto alti dei test invalsi precedentemente svolti nelle scuole del friuli avrebbe dato un’alta possibilità di portare a casa il bottino promesso (100.000 euro in 3 anni / per scuola).
Nessuno sa se questi soldi esistano ….
cmq. una parte dello scenario futuro potrebbe essere questo
tanto per raccontare
http://www.repubblica.it/scuola/2011/02/11/news/merito_non_decolla-12320734/
Dopo essere stato clamorosamente respinto in mezza Italia il progetto ministeriale “per la valutazione delle scuole” approda in Friuli.Con una mail “urgente” datata 7 febbraio il Direttore Regionale per il Friuli VG dott.ssa Beltrame ha invitato in tutta fretta i Dirigenti Scolastici delle scuole Secondarie di primo grado (le ex Medie) a riunire i Collegi Docenti per deliberare l’adesione al progetto.
Si ha notizie di scuole udinesi in cui il Collegio Docenti è stato riunito con un preavviso di poche ore (contro i cinque giorni previsti dalla normativa) e altri Collegi sono stati convocati per i prossimi giorni.
Il Ministero cerca così di evitare l’ennesima figuraccia recuperando in extremis in Friuli quelle adesioni che non è riuscito ad ottenere nel resto del Paese.
Il progetto prevede una valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti “attraverso i test standardizzati elaborati dall’INVALSI” seguiti da “verifiche esterne effettuate, sulla base di un protocollo unico, da parte di un tem di osservatori”.
Alle scuole partecipanti che si collochino “nella fascia più alta della graduatoria” viene promesso “un premio di importo significativo” (fino a 70.000 euro). da rilevare però che i fondi a disposizione sono così scarsi da permettere di “premiare” al massimo qualche decina di scuole a livello nazionale, per cui tutto assume la connotazione di una beffa nei confronti di scuole a cui sono stati tragicamente tagliati i bilanci e di docenti a cui è stato bloccato il rinnovo contrattuale e gli scatti d’anzianità.
Quanto alla validità scientifica dei progetti patrocinati dall’INVALSI seri dubbi provengono persino da uno dei “guru” riconosciuti della valutazione in ambito scolastico il prof. Giorgio Israel che, in un documento repribile in internet, paventa il pericolo che tutto si risolva “nella creazione di un gigantesco e dispendioso carrozzone che non assolve alcuna funzione utile nella valutazione del sistema dell’istruzione, acquisendo dati di scarsa utilità, elaborando valutazioni inattendibili e, in fin dei conti, fornendo elementi che rischiano di essere persino fuorvianti”
La CUB SCUOLA invita i Collegi Docenti a respingere la proposta di sperimentazione, così come è già avvenuto in numerose scuole della Bassa Friulana